Hai solo un’idea di prodotto o servizio, ma ti sembra buona. Come parlarne senza che te la rubino?
«Ho un’idea: come faccio a proteggerla?» È una tra le domande più frequenti che riceviamo a Millionaire, da parte di chi non sa come muoversi nelle fasi iniziali del proprio progetto.
L’accordo di riservatezza
Ecco che cosa consiglia, in generale, il nostro esperto in brevetti, Diego Pallini Gervasi, (www.ngpatent.it):
«Meglio preparare un accordo di riservatezza, in cui dovranno essere descritte dettagliatamente le caratteristiche tecniche delle informazioni da trasmettere, dovrà esser sottoscritto da ciascun interlocutore con cui vorrà iniziare una trattativa, prima di discutere della sua invenzione. È fondamentale per due motivi. 1) è possibile brevettare soltanto invenzioni che non siamo mai state divulgate. Se ne parli a un terzo non vincolato alla riservatezza, questo rende non più brevettabile l’invenzione. 2) è l’unico modo per dimostrare la data e il tipo di informazioni che sono state comunicate da te a un terzo. In caso di deposito abusivo da parte del terzo, ti permette di richiedere l’intestazione della domanda depositata abusivamente».
Quando registrare un brevetto
«Possono essere brevettate solo le invenzioni che abbiano i requisiti di brevettabilità: novità, originalità e industrialità. Per invenzione si intende una soluzione che risolva effettivamente un problema tecnico. Il primo passo è depositare una domanda di brevetto in Italia. Riceverai, dopo circa 9 mesi, un rapporto di ricerca, utile per capire la effettiva forza della tua domanda e l’opportunità o meno di investire su di essa».
Qui, in immagine, un’infografica che stimola comunque la diffusione di un’idea, pubblicata da Millionaire nel febbraio 2016 (tratta da medium.com, David Ams)
Il concetto è: l’idea non basta, conta come la metti in pratica. E la risposta sulla validità la può dare solo il mercato.