«Abbiamo avuto l’idea mentre eravamo in Thailandia, dove stavamo lavorando per Rocket Internet per lanciare lazada.com, il più grande portale di e-commerce del Sud- Est Asiatico. Ma abbiamo deciso di realizzarla in Italia, perché ci è sembrato che ci fosse molto interesse da parte degli investitori nei confronti del settore dell’ecommerce e dei marketplace legati al cibo» spiega Fabio Di Gioia, che con Mario Sorbo ha lanciato Foodscovery, un marketplace di prodotti alimentari.
Qual è l’idea di Foodscovery?
«Quella di riuscire ad avere accessibilità istantanea a prodotti autentici del territorio italiano. Esempio: la mozzarella di bufala la trovi al supermercato, ma se vuoi proprio quella di un caseificio campano doc la puoi ordinare tramite il nostro sito. Consegniamo in tutta Italia e in Europa. I nostri prodotti vanno dal culatello del salumificio di Soragna, in Emilia- Romagna, al cannolo siciliano della pasticceria di S. Agata di Militello».
Come funziona?
«Il cliente fa un ordine sul nostro sito, i singoli produttori lo ricevono tramite la nostra piattaforma e lo devono accettare entro 24 ore. Viene già data loro la bolla di accompagnamento, e lo spediscono al cliente. Il nostro guadagno è una commissione sull’acquisto. Non vendiamo noi né centralizziamo gli acquisti, ma facciamo da tramite».
Come avete realizzato la vostra idea?
«Abbiamo messo 5mila euro a testa sul progetto. I primi tempi lavoravamo dall’estero, io a Monaco e Mario a Bangkok, gli sviluppatori erano a Foggia, la nostra città. Nel 2014 abbiamo partecipato a un bando (www.starthope.it) della Fi.R.A., finanziaria regionale abruzzese: abbiamo ottenuto 500mila euro e fondato la nostra società a Pescara».
Come sta andando?
«Gli ordini sono in crescita: ad aprile erano 100 al mese, a settembre sono saliti a 1.500. Gli italiani dedicano solo una piccola parte del loro budget all’acquisto di cibo online (lo 0,2% del totale degli acquisti di cibo), ma ci sono margini di crescita e gli investitori ci credono. Stiamo chiudendo un nuovo round e siamo fiduciosi».
INFO: www.foodscovery.com
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Tiziana Tripepi