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Diego Piacentini: torno gratis in Italia per renderla migliore

Di
Silvia Messa
30 Settembre 2016

Diego Piacentini va in aspettativa per due anni da Amazon e torna in Italia per avviare la digitalizzazione del Paese. Gratis.

Diego Piacentini non si definisce un cervello in fuga. Torna in Italia, ma lo fa per aiutare il suo Paese. Dopo aver colto all’estero grandi opportunità di lavoro e crescita economica personale e professionale. 54 anni, figlio di un muratore bresciano, ha avuto il suo primo approccio con gli Usa grazie al programma Intercultura, poi si è laureato in Bocconi. Non voleva andarsene dall’Italia, ma negli anni ha ricoperto incarichi prestigiosi, soprattutto all’estero: da Fiatimpresit è passato in Apple Computer Europe, come vice president e general manager, per il mercato europeo, mediorientale e africano. Ci è stato 13 anni, poi 16 in Amazon, dove è un personaggio di spicco, membro dell’executive team, responsabile di tutte le operazioni di distribuzione in Regno Unito, Germania, Francia, Giappone e Cina.

diego-piacentiniAi vertici, coi big della Silicon Valley

Una carriera brillantissima la sua, che l’ha portato a lavorare fianco fianco con Steve Jobs, prima, e Jeff Bezos, poi. Ma oggi ha fatto una scelta coraggiosa: lasciare Amazon per due anni, per rispondere a un invito di Matteo Renzi. L’idea è partita nel 2014, quando il premier andò a visitare la Silicon Valley e gli rivelò che non voleva che il nostro Paese perdesse il treno dell’innovazione e del digitale. E gli chiese un aiuto.

Sul momento, Piacentini rifiutò. Poi, dopo nuovi inviti, si disse: «Cosa rimpiangerò di non avere fatto tra 10 anni? Ho capito che mi sarei portato dietro il rimpianto di non averci provato».

 

Give back: restituisci!

Ci piace quello che ha dichiarato a Mario Calabresi, su Repubblica: «Nei miei sedici anni negli Stati Uniti sono stato contagiato da un’idea forte, quella di restituire al proprio Paese, alla propria scuola, università… È il concetto del Give back… È quasi un obbligo morale: hai avuto successo e restituisci a chi ti ha formato».

 

In Italia: per lo sviluppo

«Sono venuto con l’obiettivo di rendere a vita più semplice ai cittadini, semplificando il rapporto con le istituzioni e per far sì che la macchina dello Stato sia ingrado di usare le tecnologie, come accade in gran Bretagna o negli Stati Uniti… Condizione necessaria per lo sviluppo economico, perché stimola gli investimenti anziché frenarli».

 

Sospetti tacitati

Qualcuno mette in dubbio la sua buona fede: difficile pensare che uno lasci uno stipendio milionario per lavorare gratis, infilandosi nel ginepraio della burocrazia. Ma Piacentini si vuole impegnare, gratis, per dare l’esempio a tanti manager e stimolare un cambio di mentalità in tutti. E a chi sospetta che abbia interessi personali a spingere un mercato, quello dell’e-commerce, in cui Amazon ha tutto da guadagnare, Piacentini replica che non è il proprietario di Amazon, è solo un azionista, come gli altri dipendenti, e per due anni non riceverà né venderà le sue azioni, per evitare l’insider trading.

 

Una startup a Palazzo Chigi

«Lavorerò pro bono per due anni come “Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale”. “Commissario” non è un titolo che suona moderno, ma moderno sarà il modo di lavorare del “Team per la Trasformazione Digitale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri» ha dichiarato Piacentini. Sarà una squadra di circa 20 persone. «Senza una squadra competente ed entusiasta non si va molto lontano». Il suo invito: «Cari talenti che vivete in Italia o che avete voglia di tornarci – anche temporaneamente – a un compenso che probabilmente sarà ben inferiore al vostro attuale: come vi convinco? Vi spiego che cosa abbiamo in mente e il tipo di persone di cui abbiamo bisogno per aiutare nella costruzione dei componenti fondamentali del sistema operativo Paese».

Il team

Il Team per la Trasformazione Digitale sta cercando talenti, con padronanza della lingua italiana e inglese e con comprovata esperienza in Informatica (Software Architecture, Mobile Application Development, Software Open Source, Information Security, API), in Matematica e Statistica (Modelli Predittivi, Machine Learning), in Product Design, User Experience e in altre discipline connesse all’agenda digitale. Gli stipendi prospettati sono tra i 40 e i 120mila euro. La promessa? Un ambiente informale, quello delle startup, anche se il team sarà a Palazzo Chigi… Giacca e cravatta solo nelle grandi occasioni!

 

 

 

 

 

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