Gira per Milano con un cargo bike carico di attrezzi e ricambi per riparare bici. Raggiunge i clienti a casa o in ufficio e risolve il problema sul posto con soluzioni a minimo impatto ambientale.
Rudy Reyngout, belga che vive a Monza, si è inventato un business davvero originale. L’abbiamo raggiunto per farci raccontare la sua storia.
Come nasce l’idea?
Uso la bici da quando sono nato e da tempo volevo realizzare un’attività per valorizzare questa mia passione e promuovere la mobilità sostenibile. La cosa più ovvia sarebbe stato aprire un negozio, ma i costi di avvio erano troppo alti. Allora ho comprato un cargo bike e attrezzature (3mila euro circa di spese iniziali) per realizzare la mia officina mobile».
Come funziona?
Il cliente mi chiama e c’è un costo di uscita di cinque euro. Lo raggiungo a casa o in ufficio e faccio la riparazione. Per esempio la regolazione dei freni costa 10 euro, la sostituzione della camera d’aria 13 euro. Poi c’è un costo dei materiale: un copertone normale costa 10 euro, uno antiforatura 20 euro… Il cliente resta accanto a me durante la riparazione. Così può vedere la cura che ho del mezzo. Cerco di instaurare un rapporto di fiducia, consigliando la soluzione più economica ed ecologica».
Come promuovi l’attività?
Funziona molto il passaparola. I clienti capiscono i vantaggi del servizio, non devono aspettare tempi lunghi per una piccola riparazione, possono controllare il lavoro sul posto ecc, e suggeriscono l’attività ai loro amici. Poi a settembre, quando sono partito, ho stampato dei segnalibri promozionali e li attaccavo alle bici. Da qualche mese sono attivo sui social: Twitter, Facebook e ho aperto anche un sito Internet che è in una versione beta. Poi sfrutto contatti che ho nel mondo dei cicloamatori, blogger che mi danno visibilità, così come la stampa. Infine, anche il cargo fa molta promozione: quando giro per Milano, tanti sono i curiosi che mi fotografano e chiedono info sull’attività».
INFO: www.officinaciclante.it
Giancarlo Donadio