Da LinkedIn la rete che unisce le imprese

Di
Silvia Messa
13 Novembre 2012

Fare rete per resistere, fare fronte comune per non desistere. Questo l’obiettivo primario di Assoretipmi (info: http://www.retipmi.it/), associazione nata per favorire la creazione di Reti d’impresa su tutto il territorio nazionale (e anche oltre). L’ideatore e presidente dell’Associazione è Eugenio Ferrari, esperto di lungo corso nell’Organizzazione d’Impresa e nel marketing, consulente e formatore, docente di corsi post laurea sulle tematiche per lo start up d’impresa.

L’abbiamo contattato per farci raccontare l’esperienza di Assoretipmi, ideale prosecuzione di un gruppo LinkedIn molto folto, Reti di imprese PMI. Ne è nata un’interessante discussione sulla Rete, intesa sia in senso materiale che virtuale.

Che cos’è e come nasce Assoretipmi?

Assoretipmi è un’associazione no profit, partita a marzo 2012 che nasce come naturale prosecuzione di Reti di imprese PMI, un gruppo su LinkedIN che conta 6mila iscritti, creato nel giugno dello scorso anno. L’Associazione è la versione operativa del gruppo online e conta oggi 200 iscritti.

Qual è il suo obiettivo?

[blockquote align=”center” variation=”orange”]L’obiettivo di Assoretipmi è quello di divulgare la cultura delle reti d’impresa in Italia, anche con eventi offline sul territorio italiano. Cerchiamo di condividere le nostre capacità operative per l’effettiva creazione delle reti: abbiamo al nostro interno professionalità in grado di guidare le imprese nello stabilire questo tipo di partnership. Cerchiamo in poche parole di trovare i partner per chi vuole mettersi in rete.

L’Associazione è strettamente legata alla Rete internet: siamo un sistema informativo interconnesso, non abbiamo strutture fisiche che appesantiscono il meccanismo. La nostra maggior forza di trascinamento è internet: cerchiamo poi di trasferire, volta per volta, la nostra esperienza anche attraverso eventi dal vivo.

Abbiamo già creato una decina di delegazioni “fisiche” in Italia e stiamo cominciando ad affacciarci all’esterno con tre nuclei già costituiti.[/blockquote]

Fornite supporto alle imprese all’estero?

All’estero cerchiamo soprattutto persone che abbiano una formazione imprenditoriale e una cultura italiana e forniamo il supporto operativo necessario alle aziende italiane che desiderano affacciarsi su un nuovo mercato. Si tratta di veri e propri punti d’appoggio per aiutare le imprese che desiderano internazionalizzarsi.

Perché è importante fare rete?

[blockquote align=”center” variation=”orange”]Il vantaggio del mettersi in Rete è molto intuitivo, in linea di massima. Sono soprattutto due le ragioni per cui le imprese decidono di fare fronte comune:

1. Avere maggiore potere contrattuale sul mercato, con un’offerta maggiormente differenziata;

2. Mantenere una forte flessibilità nell’offerta: le caratteristiche delle singole aziende sono comunque ben diversificate.

La Rete d’impresa favorisce queste dinamiche.[/blockquote]

L’esperienza di Assoretipmi nasce su LinkedIN. Quanto conta oggi, per un’attività, essere sui social network?

[blockquote align=”center” variation=”orange”]Conta moltissimo. Secondo me, prima di partire con un’attività è fondamentale scegliere su quale tipo di social network s’intende essere presenti e quanto investire. Si tratta ormai di una scelta di carattere strategico preliminare. Molto dipende dal target: se, ad esempio, la mia azienda è di tipo commerciale e ha un target prevalentemente giovanile, prediligerò facebook; se, invece, punto tutto sul mio know-how e sulle caratteristiche manageriali dell’impresa, probabilmente LinkedIn sarà più adatto alle mie esigenze.

In ogni caso, i social network vanno gestiti in maniera molto accorta. Il punto fondamentale è impostare tutta la comunicazione in maniera coerente. Se questa caratteristica viene a mancare, la presenza sui social network può risultare non solo inutile, ma anche controproducente. Si tratta di aspetti molto delicati, da valutare con estrema attenzione.[/blockquote]

Lei si è occupato spesso di formare e consigliare persone che desideravano avviare una StartUp. Di cosa ha bisogno, oggi, una StartUp per avere un’occasione di successo?

[blockquote align=”center” variation=”orange”]Occorre sicuramente una pianificazione dettagliata, una capacità “di astrazione”. Mi spiego meglio: è necessario percorrere mentalmente il cammino che l’impresa farà da qui ai prossimi anni e comprendere innanzitutto le dinamiche finanziarie dell’azienda e del settore in cui si intende operare.

Ogni settore d’impresa è diversificato in base all’apporto, all’utilizzo e alla gestione dei supporti finanziari. Bisogna quindi capire subito quanto capitale è necessario mettere in campo e in quanto tempo si può recuperare, stabilendo al meglio le tappe intermedie. Occorre dunque chiedersi chi sono i clienti a cui ti rivolgi, qual è il metodo di pagamento che utilizzano abitualmente, etc.

Quello che manca, oggi, è proprio questa capacità di saper astrarre fino in fondo, fin nei minimi dettagli, il percorso dell’azienda: cosa accadrà tra tre mesi? Quali possono essere i problemi e gli incidenti di percorso?

Anche in questo caso, la pianificazione dipende molto dal tipo d’industria. In linea di massima, però, occorre pianificare in maniera dettagliata almeno i primi tre anni.

Dovrò anche cercare di mettere in campo una proficua exit strategy nel caso in cui un evento non dipendente dalla mia volontà intacchi la mia azienda.[/blockquote]

Cosa ne pensa della nuova fioritura delle StartUp in Italia?

Penso, e mi auguro, che a fronte di mille StartUp che nascono, non corrispondano poi altrettante (o quasi) persone avvilite a causa del fallimento a cui potrebbero andare incontro. Il rischio della proliferazione di nuove imprese sta nel fatto che spesso tendono a occuparsi di medesimi problemi e affrontarli in maniera simile. In questo senso, penso occorra cercare di far fronte comune per sopravvivere insieme: in fondo, anche una Rete d’imprese è un progetto assolutamente nuovo, da zero, quasi come una StartUp. Occorre quindi puntare, oltre che sulla creazione di imprese, anche su un sistema più vasto in cui tutti possiamo resistere.

 

Condividi le opinioni del dottor Ferrari? Pensi che la Rete – sia online che offline – possa essere un volano per lo sviluppo del nostro Paese?

 

Gennaro Sannino

(Fonte immagine: utente Flickr clasesdeperiodismo)

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