Fai di un hobby il tuo lavoro

Di
8 Novembre 2012

C’è chi realizza sciarpe e foulard da vecchi asciugamani, chi incide a fuoco il legno, chi riveste le palline di Natale ad uncinetto, chi crea bijou con frammenti di conchiglie.

Basta andare su google e cliccare la parola “hobby” per immergersi in un universo di proposte creative, di ogni genere e tipo.

Sono soprattutto le donne ad attivarsi in tal senso, tentando di ritagliarsi spazi nel tempo libero per dare sfoggio del loro ingegno con amiche e amici.

Quello che gli hobbisti cercano di trarre dalla loro attività è in primo luogo la soddisfazione personale, un sentimento di gratificazione nel quale non è contemplato un desiderio di guadagno.

Ciò che conta per loro, insomma, è la passione, non i soldi!

Eppure, non bisogna andare lontano per capire che il sogno nel cassetto di molti hobbisti è di trasformare la loro attività in una fonte di guadagno aggiuntivo.

Ma come si fa a fare soldi con un hobby? Quali sono i passi da fare per vendere le proprie creazioni?

Proviamo a scoprirlo insieme vedendo quali caratteristiche definiscono un hobbista e quali obblighi, fiscali o legali, deve adempiere per poter fare della sua passione, un’occasione di guadagno.

Identikit

È facile definire un hobbista. In genere, il suo profilo ideale è:

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  •  Creativo
  • Entusiasta
  • Aperto
  • Innovativo

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E, ovviamente, se avete altre caratteristiche da aggiungere, puoi elencarle nei vostri commenti alla fine del nostro articolo.

Ma, a livello legale?

L’attività degli hobbisti viene definita sulla base di leggi regionali, ma, in linea di massima, rientrano all’interno di questa categoria tutte le persone che hanno queste caratteristiche.

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  • Tutti coloro che vendono, barattano, propongono o espongono, in modo saltuario e occasionale, merci che non superino il valore singolo di 250 euro
  • Non posseggono partita Iva
  • Producono opere che sono frutto del loro ingegno e sono prodotte a mano (quindi non in serie)
  • Gestiscono la propria attività in maniera saltuaria e non organizzata
  • I loro introiti non superano i 5 mila euro di fatturato annuale.
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Detto questo, che produci oggetti lavorati all’uncinetto, quadri, dolci, gioielli o altro, poco cambia. L’importante è che, in base alla tua attività, stia attento ad avere tutte le credenziali necessarie per vendere i vostri prodotti. Se fai dolci, ad esempio, dovreste avere tutte le carte in regola per la somministrazione di bevande ed alimenti.

 


Documentazioni

Qui dobbiamo operare una differenza sostanziale: il fatto che siate voi ad organizzare i mercatini di esposizione delle opere d’arte, o che partecipi a uno già organizzato da altre Associazioni e/o Enti pubblici. Procediamo col vedere quale documentazione dovete possedere per partecipare alle fiere per hobbisti.

Iniziamo col dire che non è necessaria alcuna iscrizione ai registri presso la Camera di Commercio, d’altra parte, però, è obbligatoria l’osservanza di tutti gli obblighi fiscali legati alla propria attività, anche se sporadica. Di questo parleremo nella sezione sottostante.

La documentazione necessaria per esporre i vostri prodotti è costituita da:

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  • Il tesserino da hobbista, rilasciato dal Comune dove si svolge la prima attività. Le modalità di rilascio e le caratteristiche del tesserino sono stabilite dalla giunta regionale.
  • Permessi Comunali, come può essere l’eventuale assegnazione del posteggio (di questo dovrete chiedere agli organizzatori).
  • Denuncia di inizio attività (qualora fosse richiesta).
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Per quanto riguarda il primo punto, il tesserino, in genere, ha validità di 1 anno. È rinnovabile fino a 5 anni, trascorsi i quali l’hobbista è tenuto a inoltrare nuovamente la richiesta al Comune scelto. Sottolineiamo come questa materia sia regolamentata a livello regionale. Quindi, attenti a informarvi presso gli enti più vicini al luogo dove volete esercitare la vostra attività.

Per ciò che concerne, invece, il secondo punto: se partecipi a una Fiera organizzata da Associazioni o Enti pubblici, informateti presso questi ultimi della presenza di contributi da pagare, quale ad esempio, una tassa fissa comunale per la partecipazione all’evento, e altre eventuali certificazioni.

In genere, si tratta di un’autocertificazione da presentare che attesti di esercitare l’attività di esposizione e vendita di proprie opere dell’ingegno a carattere creativo, senza necessità di autorizzazione amministrativa, secondo quanto disposto dell’art.4 comma II lettera H del D.L.31-03-1998 n. 114.

Obblighi fiscali

Da hobbista, puoi esporre e vendere le tue opere durante i mercatini o le fiere, senza la necessità di avere una Partita Iva o emettere scontrini, a patto che il tuo fatturato non superi i 5 mila euro annuali.

Attento, puoi partecipare solo agli eventi destinati a chi, come te, non ha Partita Iva e non a quelli riservati agli ambulanti che, invece, ce l’hanno. Un’altra cosa: è proibito esporre il prezzo.

Gli hobbisti sono operatori occasionali, non soggetti quindi ad obblighi fiscali. Premesso ciò, per poter partecipare agli eventi fieristici, è  comunque necessario che siano forniti i seguenti dati:

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  •  Nome e cognome
  • Codice fiscale
  •  Dichiarazione dell’attività principale svolta

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Come operatori occasionali, secondo la normativa vigente, le collaborazioni devono essere:

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  • Sporadiche ed episodiche
  • Non organizzate
  • Non professionali
  • A portata limitata, temporale (non superiore ai 30 giorni per lo stesso committente) e quantitativa (non superiori ai 5 mila euro)
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Detto questo, potrebbe essere necessario il rilascio di una ricevuta per attività occasionale, dove saranno inseriti tutti i dati dell’hobbista (nome, cognome, codice fiscale), la somma ricevuta, la dichiarazione di non essere titolare di Partita Iva, né iscritto ad alcun albo professionale.

Se l’importo del compenso lordo è superiore ai 77,46 euro, è necessario applicare, solo sulla copia originale, una marca da bollo di 1,81 euro.

Naturalmente, tutti i compensi percepiti dovranno poi essere trascritti nella dichiarazione dei redditi (Quadro L, attività occasionale).

Dove esporre le tue opere

Vediamo insieme alcuni dei luoghi, virtuali e reali, dove puoi esporre e vendere le tue creazioni:

Online. La rete ci offre l’opportunità di allargare di gran lunga il nostro bacino di utenti. Esistono dei portali che, in maniera gratuita o dietro il pagamento di una piccola commissione, ti permettono di esporre le tue opere.

Alcuni di questi sono:

Misshobby e Babirussa, che offrono un carrello per gli acquisti e richiedono commissioni di vendita

Artesanum, del tutto gratuito, ma che non offre la comodità del carrello

Blomming, che consente di avere il proprio “negozio” anche su Facebook o sul proprio blog, con un’unica gestione

Offline. Tante nel nostro Paese sono le fiere dedicate agli hobby creativi nel corso dell’anno.

Conosciamole alcune insieme:

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  • A Bologna c’è Mondo Creativo, Salone dell’Hobbistica Creativa, Belle Arti e Fai da Te, un evento semestrale dove l’hobbista può scatenare la sua fantasia. Arte degli addobbi, cucina creativa, cucito creativo, decorazione floreale, pittura decorativa e mosaici, sono alcune delle aree tematiche dell’evento.
  • A Modena, l’appuntamento per gli hobbisti è Io creo, il Salone della Creatività e delle Arti Manuali,  che regala una ricca esposizione di prodotti ed offre una serie di corsi di una serie di corsi di artigianato.
  • Abilmente, a Vincenza, è un atelier della manualità creativa che, due volte all’anno, mette a disposizione degli interessati un grande laboratorio attivo pieno di corsi e dimostrazioni di cucito, ricamo, découpage, patchwork e tanto altro. In fiera è inoltre possibile reperire anche materiali (feltro, perline, tessuto, lana pizzi, ecc.) per le proprie opere.
  • L’Hobby Show di Roma, il Salone delle Belle Arti e della Creatività Manuale, offre corsi, laboratori e workshop di arte tessile, decorazione, stamperia, punto croce, patchwork, dando l’opportunità agli operatori del settore di promuovere la propria arte.
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Cliccando su questo sito troverai un database ricchissimo di fiere e potrai scegliere tra quelle che si adattano più al tuo prodotto.

 

Queste sono solo alcune linee guida da seguire per fare del proprio hobby un lavoro per guadagnare o arrotondare. Naturalmente, assicurati sempre di rispettare le normative vigenti, in termini legali e fiscali, seguendo il consiglio di un commercialista.

E tu, hai mai pensato di trasformare il vostro hobby in un business? Raccontaci la tua esperienza.

Giancarlo Donadio e Giuseppina Ocello

(Fonti foto: immagine in evidenza, autore, utente flickr zarzamel, immagine interna, autore utente flickr Joybot)

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