Intervista a Dio: twitter spiegato dal CEO dell’Universo

Di
Silvia Messa
30 Ottobre 2012

Sui social network, si sa, ci sono ormai tutti. Ma proprio tutti, persino dio (@lddio). State tranquilli: non è la persona barbosa che tutti immaginano. Basta leggere la sua bio su twitter:

Il Signore Iddio Onnipotente, fondatore e CEO dell’Universo, noto anche come Massimo Fattore. Entra sempre nel bagno delle donne, perché c’è scritto Signore

Siamo riusciti a contattarlo, pregandolo di rilasciare un’intervista per i lettori di Millionaire.

 

1. Signore Dio, anche lei sui social? Ma non aveva la possibilità di contattare chiunque col pensiero?

Si, e ci ho provato per millenni, ma ognuno capiva a modo suo. Vediamo che succede stavolta con i social network.

2. Perché ha scelto Twitter e non Facebook per rivelarsi all’umanità?

Questione di appalti e di competenze metafisiche. L’appalto per Facebook, per esempio, l’ha vinto Satana. E si vede.

3. Ci dedica la sua freddura di maggior successo?

[blockquote align=”center” variation=”teal”]Dunque, risale a questa estate, alla finale degli Europei di calcio con la Spagna, ed è stata molto fraintesa: “Non possiamo perdere contro gente che da quattrocento anni non riesce a capire che Don Diego della Vega è Zorro“.

Dopo averla twittata, ho passato il resto della serata a rispondere a tutti quelli che mi correggevano dicendo che Zorro era o messicano o californiano, e lo ripeto una volta per tutte: Zorro era ambientato nella California sotto il dominio spagnolo, quindi il tweet è riferito agli spagnoli.[/blockquote]

4. Su Twitter c’è mezzo miliardo di persone: cosa invoglia tutta questa gente a iscriversi? Quali sono le caratteristiche che lo rendono d’appeal?

[blockquote align=”center” variation=”teal”]La risposta parte da lontano. Con Facebook ci siamo tutti abituati ad un certo modello di esperienza social: interagire online soprattutto con amici e conoscenti della nostra città; chiedere amicizie e sperare di essere accettati; avere un pubblico che privilegia soprattutto foto e meme, e poco i contenuti testuali.

Twitter invece ha valorizzato tutto ciò che non ha Facebook: interagire non con i vecchi amici, ma soprattutto con gente nuova e interessante; niente richieste di amicizia, ma totale apertura dei profili (se mi piaci ti seguo, altrimenti no); avere un pubblico che non cerca le foto delle tue vacanze, e che magari apprezza cosa scrivi e come lo scrivi.

Il fatto, poi, di dover scrivere e leggere informazioni brevi lo ha reso subito il social più veloce: le notizie passano prima da Twitter e poi altrove, e questo ha attirato i giornalisti, che ne hanno parlato molto nei blog, sui giornali e in televisione. Negli ultimi due anni, poi, si sono iscritti i VIP e gli hanno dato la spinta finale, rendendolo veramente popolare e attirando i curiosi.[/blockquote]

5. Il suo profilo ha quasi 70mila discepoli: come ha raggiunto questo numero?

Vedi, quando ricevi la notifica “Dio ti segue”, senti il bisogno irrefrenabile di comunicare al mondo che hai visto la luce, quindi sono stati i miei stessi fedeli a farmi pubblicità. Cerco di ricompensarli rispondendo alle loro richieste, aiutandoli come posso e cercando di non scrivere sciocchezze troppo grosse. Non sempre ci riesco.

6. Passiamo ora ai 10 comandamenti per un buon account.

[blockquote align=”center” variation=”teal”]Interessante, il decalogo è una forma di comunicazione efficacissima da migliaia di anni.

I – La bio è fondamentale, scrivici qualcosa di accattivante.

II – Ho detto accattivante, quella roba fa pena.

III – Se hai una foto decente, simpatica o anche sexy, usala. Se hai una foto porno, allora Badoo è il sito che fa per te.

IV – Non chiedere mai apertamente di retwittarti (a meno che non sia un’emergenza). Sarebbe come raccontare una barzelletta e alla fine chiedere alla gente di ridere.

V – Se non sei un VIP, ricorda che Twitter non è un diario: quanto sei stanco, quanta fame hai o cosa stai facendo non interessa a nessuno.

VI – Rispondere alla gente che ti contatta e ti menziona non è una brutta cosa: si chiama ‘interagire’ ed è quello che di solito fanno gli umani.

VII – Se sei su Twitter per vendere qualcosa, allora eBay è il sito che fa per te.

VIII – Non cedere mai al gioco dei flamer e dei provocatori: è abominio.

IX – La matematica non è un’opinione, l’italiano nemmeno: scrivi come Dio comanda, o almeno poniti il problema.

X – Se tutto considerato non hai nulla da scrivere, allora Facebook è il sito che fa per te.[/blockquote]

7. Parliamo del suo blog: di cosa parla e perché ha deciso di aprirlo? La Bibbia non le bastava?

Siamo sinceri, non sono un eccellente blogger, però avevo davvero bisogno del blog “il mio amico Dio“. Di solito lo uso come un contenitore generico, ci metto un po’ di tutto, e mi serve per quel tipo di cose che hanno bisogno di uno spazio diverso e ‘fisso’. Su Twitter tutto scorre, e pure in fretta.

8. La promozione sui social dei suoi post, funziona? Ha qualche dritta da dare anche per questo?

[blockquote align=”center” variation=”teal”]Twitter è utilissimo per promuovere i post, ma bisogna avere un po’ di cura nel farlo, e considerare sempre che la gente probabilmente non è interessata a quello che postiamo, quindi ci vuole un po’ di promozione.

Twittare solo il link non serve a nulla: potrei scambiarlo per un virus o simile.

Twittare il link e scriverci “Nuovo post” non serve a nulla: non mi stai dando nessuna ragione per leggerlo.

Twittare sempre e solo link al blog o al sito non solo non serve a nulla, ma è controproducente: contribuisce a farti diventare un utente noioso.

Consiglierei di linkare i post non troppo frequentemente, accompagnandoli con qualche parolina accattivante di presentazione, una battuta o un invito, in base all’argomento. Dopo averlo twittato, poi, raccomando di non scrivere nient’altro per una mezz’ora circa, in modo che il primo tweet in cima al profilo (che potenzialmente è quello più visibile) sia quello con il post.[/blockquote]

9. I social network sono una cosa seria o solo un passatempo che ha creato per i fancazzisti?

Sono entrambi, più qualcos’altro che non abbiamo ancora capito. Di solito dico che i social sono moltiplicatori di possibilità: agevolano gli incontri, gli scambi, le conoscenze e le botte di fortuna, tutte cose che possono accadere anche nel mondo reale, solo che sui social avvengono di più e più in fretta.

10. Al momento i suoi progetti quali sono?

[blockquote align=”center” variation=”teal”]Beh, sto preparando delle strenne natalizie per i fedeli e sto scrivendo libri, ma il progetto a cui tengo di più è “Iddiozie & Diavolerie“, un libro che contiene le mie (si spera) migliori battute, edito da Terra Ferma Edizioni e che ho scritto insieme al mio acerrimo nemico, il @Dlavolo.

Si tratta di un ebook di beneficenza, per raccogliere fondi per una scuola emiliana terremotata e saccheggiata, la scuola elementare “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Massa Finalese (Mo). Io, il Diavolo e la casa editrice non prenderemo un centesimo, e anzi ci impegneremo a inviare i soldi raccolti direttamente alla scuola, saltando qualunque tipo di burocrazia lenta e macchinosa. L’ebook costa 5,99 € e si può comprare su iBook Store, Amazon, Bookrepublic, Rizzoli, Feltrinelli, IBS, ecc. Dateci una mano, e noi in cambio vi facciamo fare due risate.[/blockquote]

Gennaro Sannino

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