La tassa che taglia il futuro di giovani e imprese

Di
Silvia Messa
23 Ottobre 2012

I titoli dei giornali hanno insistito soprattutto su un paragone:

“L’Italia come il Ghana e la Macedonia”

In fatto di corruzione, si sa, l’Italia non è al top: dai tempi di Tangentopoli non sembra essere cambiato molto. Non siamo certo noi a dovervelo dire: la televisione, i giornali e la rete sono pieni di casi, di indagini, di arresti e di “malloppi” trafugati.

Che tipo di danno riceve ciascun italiano dalla corruzione?

Ieri è stato diffuso il “Libro bianco” del governo sull’argomento: al suo interno, è citato un rapporto di Transparency International, che colloca l’Italia al 69esimo posto nel mondo per percezione di corruzione. A pari merito, appunto con il Ghana e la Macedonia.

Cosa vuol dire questo in soldoni?

Vuol dire che ogni anno – secondo quanto stima la Corte dei Conti – si sprecano 60 miliardi di fondi pubblici. Un bonus di mille euro procapite (compresi neonati) a testa all’anno. (Per completezza d’informazione, segnaliamo che c’è qualcuno che sostiene che il dato sia esagerato).

E questo non è tutto: sempre secondo il dossier governativo, per le imprese la “tassa” sulla corruzione significa una mancata crescita dal 25 al 40%.

Il Washington Post, noto quotidiano finanziario americano, si è anche “divertito” a calcolare il pil della corruzione italiana se fosse uno Stato indipendente. Ecco il titolo che ha suscitato il calcolo:

“Se la corruzione italiana fosse una nazione, sarebbe la 76esima potenza mondiale”

Cosa potremo fare con tutti questi soldi? Diamo un’occhiata alle più recenti misure del governo per fare un confronto su basi concrete.

Debiti della Pubblica Amministrazione

I debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti dei fornitori privati sono un forte indice della difficoltà di centinaia di migliaia di pmi italiane.

Anche in questo caso il calcolo è difficile, ma si aggira certamente tra i 62 miliardi (dati Bankitalia) e i 70 miliardi (dati Confindustria). In ogni caso una situazione paradossale, che produce storie di disperazione come quella raccontata dalla nostra Giusy Ocello qualche settimana fa (vai all’articolo “Quando il fallimento è colpa dello Stato”).

Su questo fronte il governo Monti si è impegnato a rimediare con lo sblocco dei primi 25-30 miliardi.

Occupazione

Ieri, “Il Sole 24 Ore” scriveva di un bonus di 232 milioni per le imprese che effettuano nuove assunzioni. Si tratta di incentivi sia per stabilizzazioni contrattuali che di nuove assunzioni a tempo determinato. Sono previsti per le donne o per i giovani fino a 29 anni.

Secondo i calcoli del quotidiano economico, le assunzioni finali totali (sia a tempo indeterminato che a termine) saranno circa 40mila. Non tantissimo, ma niente male considerando che la disoccupazione tocca ormai stabilmente un terzo della popolazione giovanile italiana.

È necessario calcolare quante imprese si potrebbero agevolare nell’assunzione di nuovo personale se utilizzassimo anche solo il 5% (3 miliardi di euro) della tassa sulla corruzione?

Scuola

Il futuro del Paese appartiene alle giovani generazioni. È talmente ovvio che è quasi superfluo ricordarlo. Dalla qualità della sua formazione si può calcolare il livello di speranza di un Paese.

Quanto tempo è che si fa economia sulla scuola e sulle università? È notizia di oggi: il governo ha intenzione di “risparmiare” sulla scuola 721 milioni di euro nel corso dei prossimi anni.

Secondo voi è meglio continuare a tagliare o ricominciare a investire (magari facendo le dovute razionalizzazioni)? Dite che una parte di quei 60 miliardi potrebbero fare comodo?

StartUp

Di recente, il governo ha stanziato 200 milioni per StartUp innovative (il provvedimento è entrato in vigore qualche giorno fa).

Ne abbiamo parlato sulle pagine di Millionaire Digitale il 5 ottobre: “200 milioni e meno burocrazia per StartUp innovative”.

A regime, il provvedimento avrà un fondo di 110 milioni annui per imprese giovani e altamente innovative. È necessario ripetere la domanda?

Voi che fareste?

Ora giriamo a voi imprenditivi questa domanda: voi che fareste di 60 miliardi di euro all’anno? Quali provvedimenti adottereste per far ripartire il Paese?

 

Gennaro Sannino

 

(Fonte immagine: utente Flickr kelsey_lovefusionphoto)

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