Paradossi, strategie e ostacoli di un’azienda sostenibile

Di
Redazione Millionaire
2 Ottobre 2012

Si fa un gran parlare di politiche sostenibili.

Ma sono davvero utili ad aumentare le vendite? E a far risparmiare soldi alle aziende che le attuano?

Lo abbiamo chiesto a Roberto Ghibaudo, Direttore Service, Quality and Environment di Ricoh Italia,  società che propone una gamma di soluzioni hardware  – tra cui multifunzione digitali, stampanti laser e periferiche per il production printing – e software per la gestione avanzata del documento (acquisizione, archiviazione, workflow, distribuzione, sicurezza).

Una voce autorevole quella di Roberto Ghibaudo e della Ricoh, multinazionale che per l’ottavo anno consecutivo è stata inserita tra le 100 aziende più sostenibili del mondo.

Dott. Ghibaudo, quali sono le difficoltà maggiori che un grosso gruppo come il vostro incontra per realizzare una politica aziendale sostenibile?

[blockquote align=”center” variation=”green”]Penso che la difficoltà maggiore in questo ambito sia legata alla capacità dell’azienda di realizzare modelli di business in grado di coniugare obiettivi di breve e di lungo termine e di mantenere in equilibrio tutti i fattori che entrano in gioco nello sviluppo di un business ‘sano’.

La sfida sta nel riuscire a bilanciare ad esempio aspetti ecosostenibili ed economici individuando quali progetti siano in grado di portare a risultati da tutti e due i punti di vista. Alla base di questa politica sostenibile ci deve inoltre essere il monitoraggio costante degli obiettivi in un’ottica di miglioramento continuo delle prestazioni.[/blockquote]

Siete tra le cento aziende più sostenibili al mondo. Come ha contribuito e come sta contribuendo questo dato a rafforzare il legame tra voi e i vostri consumatori?

[blockquote align=”center” variation=”green”]Essere identificati per l’ottavo anno consecutivo come una delle 100 società più sostenibili al mondo è un riconoscimento pubblico del nostro commitment verso l’ambiente e della nostra cultura aziendale focalizzata sulla sostenibilità. Oltre a ridurre il più possibile le emissioni connesse alle nostre attività, aiutiamo i clienti a rendere sostenibili la gestione dei documenti con risultati certi e monitorabili nel tempo.

Questo rappresenta un aspetto qualificante rispetto a molti competitor che ci consente di rafforzare il rapporto con i nostri clienti. In particolare, Ricoh propone servizi gestiti che, partendo da una fase di consulenza, consentono di ridurre i costi dei processi documentali e allo stesso tempo di minimizzarne l’impatto sull’ambiente.

Il programma prevede un ciclo di miglioramento continuo ed è costituito da diverse fasi. Ricoh analizza i dati relativi all’infrastruttura di stampa per calcolarne le emissioni di CO2 e ridurle il più possibile. Le emissioni restanti e inevitabili vengono neutralizzate mediante crediti di carbonio generati da progetti ad energia pulita in cui Ricoh investe. [/blockquote]

Tutelare l’ambiente significa stampare meno carta. Ma il vostro guadagno è legato al numero di stampe? Non è un paradosso?

[blockquote align=”center” variation=”green”]Il nostro modello di business tradizionale si basa sul costo pagina per cui il cliente paga in base al numero delle stampe prodotte, ma il nostro obiettivo è paradossalmente quello di fargli stampare meno per risparmiare carta e ridurre l’impatto sull’ambiente.

Questa sembrerebbe una contraddizione ma in realtà non lo è. È vero che il cliente stampa meno, ma a fronte di un minor numero di stampe prodotte, notiamo infatti che le aziende estendono l’utilizzo dei nostri prodotti e servizi comprendendo i vantaggi anche in termini di costi. Una riduzione dei consumi di carta e di CO2 si traduce infatti – oltre che in un minor impatto ambientale – anche in un risparmio economico e in una maggiore efficienza organizzativa.[/blockquote]

Ci definisca qual è il rapporto tra costi e ricavi nel breve e medio periodo della vostra politica sostenibile? Essere green conviene?

Essere green è sempre più importante in un’ottica di responsabilità sociale ma anche di gestione dei costi. Basti pensare all’aumento dei costi delle materie prime: riuscire a ottimizzare il ciclo di vita del prodotto in modo da riciclare le materie prime e ricondizionare i componenti porta a vantaggi sia ambientali sia economici. Fino a qualche anno fa i processi per il recupero e riciclo delle materie erano molto costosi, mentre oggi non solo si coprono le spese ma si generano anche ricavi.

Quali strategie avete adottato per coinvolgere i vostri dipendenti nei programmi di sostenibilità aziendale?

[blockquote align=”center” variation=”green”]Il coinvolgimento dei dipendenti è una parte importante dei nostri programmi di sostenibilità con l’obiettivo di diffondere il più possibile un approccio corretto nei confronti dell’ambiente. Cito un esempio: per noi giugno è il “Ricoh Global Eco Action Month”, un mese interamente dedicato all’ambiente durante il quale i dipendenti a livello globale vengono incoraggiati a partecipare a progetti e iniziative per la tutela dell’ambiente e la riduzione degli sprechi di risorse.

Abbiamo scelto questo mese in quanto il 5 giugno è il World Environment Day delle Nazioni Unite. Anche in Italia durante tutto il mese abbiamo coinvolto i colleghi in una serie di attività. Ad esempio per avvicinare i dipendenti alla natura, li abbiamo invitati a partecipare a gare podistiche, ciclistiche e camminate, formando squadre ‘virtuali’ di dipendenti e alla fine del mese è stata eletta la ‘squadra virtuosa Ricoh Italia 2012’. In Ricoh puntiamo molto al trasferimento delle nostre competenze e del nostro know-how ai nostri clienti, anche in ambito green.

Con questo obiettivo sviluppiamo programmi di formazione per il nostro ‘personale sul campo affinché sia in grado di spiegare in che modo le funzionalità delle nostre soluzioni possano minimizzare l’impatto ambientale dei processi documentali. Penso ad esempio ad EcoMode che garantisce impostazioni del risparmio energetico efficienti.[/blockquote]

Cosa consigliate a quelle aziende che come la vostra intendono intraprendere politiche per ridurre il loro impatto sull’ambiente? Quali sono gli step da seguire?

[blockquote align=”center” variation=”green”]Consiglio alle aziende di attuare progetti partendo da una valutazione e analisi di tutti gli aspetti connessi: dai costi dell’investimento alle risorse necessarie, dagli obiettivi che si vogliono raggiungere alle metriche per la misurazione dei risultati. Se questi aspetti non sono chiari e ben definiti è difficile gestire il progetto e ottenere benefici nel medio-lungo termine. Una volta definita la strategia è importante procedere in modo graduale misurando in maniera costante i target raggiunti in un’ottica di miglioramento continuo.

Consiglio poi alle aziende di sviluppare iniziative sostenibili che contribuiscano ad aumentare la consapevolezza di questa tematica in tutta la comunità. Si colloca in questo contesto il “Giardino Incantato” realizzato da Ricoh Italia nell’ambito del proprio impegno per la Responsabilità Sociale. Si tratta di un giardino naturalistico creato presso la scuola dell’infanzia e primaria di via Fiume nel Comune di Vimodrone (Milano) con l’obiettivo non solo di tutelare la biodiversità del territorio ma anche di aumentare la consapevolezza sull’argomento.[/blockquote]

I consigli per una politica sostenibile di Roberto Ghibaudo in pillole

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  • Analisi degli obiettivi e dei costi di investimento
  • Procedere in modo graduale, monitorando continuamente i target raggiunti in un’ottica di miglioramento
  • Coinvolgere i dipendenti con iniziative per la tutela dell’ambiente e la riduzione degli sprechi
  • Aumentare la consapevolezza sostenibile con iniziative che coinvolgano la collettività
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Giancarlo Donadio
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