Un progetto ambizioso e innovativo mira a rilanciare le edicole. Il tutto attraverso un’ampia offerta di servizi e un restyling a 360 gradi.
Una delle più antiche edicole di Milano, situata nel centralissimo piazzale Stazione di Porta Genova, è tornata a nuova vita. Acquisita da Finedi Asset Management nel 2020, è la prima che il Gruppo, operante con il marchio Quotidiana, ha rilanciato, in collaborazione con Unes Supermercati e il brand il Viaggiator Goloso, per farla diventare la prima delle Oasi di Quartiere che Quotidiana intende creare a Milano, rilanciando le vecchie edicole. Un luogo dove oggi è possibile, oltre ad acquistare il giornale, fare la piccola spesa di tutti i giorni, grazie a una selezione di prodotti di qualità, trovare servizi di vicinato e alla persona (dal baby-sitter allo psicoterapeuta, passando per l’elettricista e il giardiniere) e, a breve, anche ricaricare mezzi elettrici. Un restyling completo del chiosco che ha visto il ritorno del vecchio e ufficiale colore storico delle edicole, il “verde Milano”, un arredo elegante, leggero e non invasivo, con un sapiente utilizzo dell’illuminazione, realizzato con il supporto di qualificati artigiani e imprese che da anni operano nel settore del retail.
Molte le novità in casa Quotidiana, che in 2 anni ha portato una svolta decisiva a un settore che era ormai sulla via del tramonto. L’acquisto di quasi 30 edicole a Milano, tutte ubicate in posizioni strategiche della città, l’apertura dei primi punti vendita pilota, la raccolta di capitali tramite fondi di investimento e una riuscita campagna di equity crowdfunding che vede oggi un azionariato diffuso con oltre 94 azionisti tra cui figurano anche realtà quali Ligefate Way, editori e molti dirigenti di grandi aziende del settore retail, energy e finanza. Infine la sottoscrizione della partnership strategica con il grande gruppo di supermercati Unes fondata dal pioniere del settore, Marco Brunelli.
Chiedendo al fondatore e Ad Edoardo Filippo Scarpellini quali siano stati i risultati più importanti fino a ora raggiunti, ci confida che l’essere riusciti a superare molti ostacoli posti all’ingresso nel settore, aver raccolto un vasto numero di azionisti e aver sottoscritto l’accordo con Unes Supermercati sono i 3 risultati più importanti.
C’è ancora molto da fare, in primis riuscire a definire l’annosa questione delle concessioni per il commercio di suolo pubblico, tema che è stato molto sottovalutato dagli stessi operatori del settore e che oggi ha bisogno di una soluzione definitiva per garantire gli investimenti e i posti di lavoro nel settore.
Tema rilevante è stato anche quello legato alla comunicazione esterna, che ha visto Quotidiana riportare le edicole acquistate nel solco del rispetto delle regole, andando a fare pubblicità esterna solo secondo quanto stabilito dai vigenti regolamenti e sottraendo quindi le edicole acquistate al far west pubblicitario esistente. Questa estate la prima campagna di comunicazione istituzionale, in collaborazione con Milano & Partners, l’agenzia di promozione territoriale della città di Milano. Guardando al futuro prossimo l’azienda si è posta come obiettivo primario quello delle risorse umane.
«Fatta la casa» ci dice Scarpellini «è ora tempo di dedicarsi a chi ci lavora dentro. L’esperienza maturata in fase pilota con la formula dell’appalto non ha dato risultati interessanti, siamo in una fase storica in cui il lavoro salariato non scalda più il cuore e non è in grado di generare quell’energia e quella dedizione che, in un’attività come questa, sono il fulcro. Abbiamo allora rivisto il piano e stiamo ora definendo i primi accordi di gestione, trovando quindi imprenditori che gestiscano le singole edicole, operando sulla base del nostro format. Una formula di franchising che non richiede investimenti finanziari al gestore ma la capacità di gestione, la creazione di rapporti con il territorio e la spinta delle vendite. Le prime 5 assegnazioni sono state definite in un lampo».
«Ormai possiamo avere tutto tramite qualunque canale» prosegue Scarpellini «quindi la scelta del consumatore si basa anche sul piacere. “Acquisto qui” o “Acquisto lí” non solo sulla base della risposta all’esigenza primaria, ma anche sulla base di fattori inconsci che si generano nel cliente, fattori che riteniamo i punti vendita Quotidiana possano soddisfare. La storicità di questi luoghi, da sempre punti aggreganti e caratterizzanti dei quartieri di molte città, la loro rinascita, la prossimità, la capacità di creare relazioni umane sono, crediamo, le caratteristiche che rispondono a questi fattori inconsci».
Una bella e densa storia, quella di Quotidiana che, come tutte le storie pionieristiche, ha ancora molto da esplicitare in questa grande avventura per il salvataggio e rilancio delle edicole, per il bene delle città, dei cittadini e, possiamo dirlo, anche dei giornali.