Realizzare un video virale non è opera semplice: come abbiamo visto in passato (ad esempio qui), una ricetta univoca non esiste.
Alcune caratteristiche generali, però, sembrano essere ricorrenti in diversi spot di successo. Vediamone due:
[styled_list style=”check_list” variation=”teal”]
- Divertimento;
- Interattività.
Pubblicizzare il proprio marchio online spesso vuol dire non concentrarsi troppo sulle vendite; le campagne di marketing virale mirano, in primo luogo, ad aumentare la visibilità del brand e la fidelizzazione dei consumatori.
Per attivare il passaparola, bisogna spingere gli utenti a parlare delle tue campagne pubblicitarie: è necessario quindi fornire un contenuto utile o divertente (o entrambi, ancora meglio).
Bisogna, poi, tenere sempre presente l’interattività. L’utente web non è uno spettatore passivo: ha bisogno di partecipare e di “fare” qualcosa con il tuo brand.
L’esempio del curling umano
Vediamo un esempio. L’anno scorso, la Bic ha lanciato un divertente video in cui si reinventa completamente uno sport olimpionico: il curling, competizione di squadra che consiste nel lanciare alcune “pietre” di granito levigato sul ghiaccio, provando a centrare un bersaglio disegnato sulla stessa lastra congelata.
Guardiamo il filmato:
Alla fine del video potete vedere due evidenti call-to-action: giocare o diventare fan della pagina Bic.
Il gioco consiste nel provare a partecipare al curling umano, avanzando man mano nei diversi livelli di difficoltà e condividendo la propria esperienza sui canali social.
Come potete osservare, in nessun momento del video si parla di prezzo o vendita: l’obiettivo è quello di far crescere il passaparola intorno al marchio. Il prodotto è collegato in maniera indiretta allo spot: solo con una rasatura perfetta – procurata dalla lama Bic – l’uomo può diminuire il proprio attrito e partecipare al gioco.
Per approfondire questo e altri argomenti puoi scaricare la nostra guida su “Come produrre un video virale”.
Redazione