Angelica Eruli è una giovane imprenditrice che ha declinato competenze e capacità per dar
vita a un’azienda di content marketing, Wecontent, ambito non solo da percepire come una branca del marketing che si occupa di creare e condividere testi online, ma soprattutto come uno strumento per emozionare il lettore e aumentare le vendite.
In sintesi questa è la natura di Wecontent. È la prima content house italiana che, attraverso lo storytelling, aiuta le aziende a esprimere al meglio le proprie ambizioni online attraverso la produzione di contenuti per il Web. Wecontent offre soluzioni testuali flessibili e personalizzate ad aziende e privati in ogni settore. Una capillare piattaforma tecnologica con oltre 5.000 autori e traduttori suddivisi per specializzazione, permettono a Wecontent di garantire un servizio di produzione di testi per il Web totalmente personalizzato.
In un momento difficile per molte aziende, Wecontent è un paradigma imprenditoriale esemplare di come “a farcela” siano le donne. Un messaggio di speranza incarnato da una bellissima realtà che andiamo a conoscere accompagnati da Angelica Eruli, founder di Wecontent.
Come nasce questa cooperazione tutta al femminile che porta alla creazione di Wecontent?
«Sono partita 3 anni fa con un background umanistico, laureandomi poi in Lettere con una specialistica in multimediale. Dopo una breve esperienza all’interno di una testata editoriale, mi sono accorta che nel nostro settore, il content marketing, mancava una realtà che offrisse un servizio con un posizionamento medio-alto sul mercato.
Dopo aver individuato questa nicchia di mercato, sono partita. Dato che il settore letterario-umanistico registra una cospicua presenza femminile, mi sono trovata a selezionare collaboratrici donne e il nostro team in “rosa” è nato un po’ per caso, è stata una felice casualità».
Cos’è Wecontent?
«È un’agenzia di content marketing con sedi a Milano e Firenze. Il nostro core business è la produzione di contenuti e testi per il Web e per i social media. Il proposito di Wecontent è inoltre anche quello di assurgere a simbolo di persone che, attraverso costanza, impegno e tanta voglia di imparare, riescono a trovare il proprio spazio sul mercato».
Che plateau di servizi offrite?
«Offriamo un contenuto abbastanza ampio di servizi. Prima di tutto la stesura di contenuti ottimizzati in ottica Seo, unitamente alla parte strategica sottesa a questo aspetto. Poi la produzione di contenuti anche in lingue straniere, come ad esempio la traduzione di articoli o scritture e infine i testi per i social media, che sono un po’ il completamento di questa visione che abbiamo per il posizionamento sul Web. Questo ci ha consentito di lavorare sia con i privati e i professionisti che vogliono migliorare il loro posizionamento online attraverso i testi sia con concessionarie pubblicitarie e centri media che esternalizzano e affidano a noi la parte relativa alla produzione di testi».
Come si compone il dna di Wecontent?
«Il nostro mood aziendale è di terminare la nostra giornata lavorativa pensando di aver fatto sempre il nostro meglio. Questa convinzione, unita a competenze tecniche e al desiderio di rimanere aggiornati sempre di più sui trend sono gli elementi che ci contraddistinguono. Essere molto dinamici è parte integrante del dna di Wecontent, considerato che lavoriamo sempre sul Web e che l’algoritmo di Google si aggiorna con una frequenza spaventosamente alta. Il nostro lavoro è di certo molto stimolante, ma è facile essere fuori se non restiamo al passo con i tempi».
Qual è l’approccio di Wecontent…
«Abbiamo un approccio contenuto-centrico, ci occupiamo verticalmente, in maniera totale e totalizzante di contenuti per il Web e decliniamo il content marketing in tutte le sue sfumature. Dal punto di vista tecnico, uniamo competenze tecniche, quindi specifici tool
per la ricerca delle parole chiave e la conoscenza dei principali Cms, utili al caricamento dei contenuti online a una sensibilità editoriale molto spiccata. L’approccio contenuto-centrico è figlio di una componente umana molto forte all’interno di Wecontent. Sicuramente nel digitale il supporto dei tool tecnologici è fondamentale, ma credo che il rapporto con le persone e per le persone sia un valore aggiunto».
… e quali i valori su cui si fonda?
«I nostri valori fondanti sono empatia, candore, diversità e inclusione, responsabilità. Vogliamo che Wecontent sia un’azienda in cui persone con estrazione ed esperienze differenti si incontrino per realizzare il migliore lavoro della loro vita. Per ottenere questo grande progetto è necessaria trasparenza e una profonda condivisione degli stessi valori e obiettivi. E anche per questo siamo una content house a tutti gli effetti».

Quanto conta il gruppo per voi e il suo imprinting femminile?
«Il team è tutto, a maggior ragione per una società come la nostra che eroga servizi. La matrice femminile è molto importante perché, anche storicamente, le donne sono state chiamate ad avere questa peculiarità relativa alla precisione, alla meticolosità unita a una spiccata e manifesta sensibilità editoriale. Penso poi che avere un team tutto al femminile
sia un messaggio di speranza, dato che i numeri sull’imprenditoria femminile e sull’occupazione delle donne non sono molto lusinghieri. Noi donne possiamo farcela almeno quanto gli altri».
In qualità di imprenditrice, essere donna ti ha causato difficoltà?
«Essere imprenditrice donna nel settore digitale non è banale. Quando osserviamo le posizioni dirigenziali dei nostri clienti, constatiamo che sono occupate quasi tutte da uomini. E quando ci si confronta con i top manager c’è sempre un po’ di diffidenza soprattutto dal versante commerciale. Viene infatti più accettato che una donna si occupi di scrittura di contenuti, ma si resta diffidenti se invece l’ambito in questione è la parte manageriale/gestionale. A latere del discorso di percezione dell’interlocutore c’è un tema più generale, le donne giocano un ruolo preminente nella creazione di una famiglia. Da questo versante in Italia le donne sono molto meno tutelate rispetto ad altri Paesi europei, come la Francia».
Quale dovrebbe essere per te la strada da perseguire in tal senso?
«Premesso che ognuno sceglie quella che ritiene più opportuna, nel mio caso io ho una famiglia e faccio affidamento su un team che mi supporta molto. Quindi circondarsi di persone affidabili».
Che consiglio daresti a un’aspirante giovane imprenditrice?
«Di provarci, sicuramente. Di non farsi bloccare dagli ostacoli e non mollare. Ci vogliono tanta determinazione, umiltà e voglia di imparare tutti i giorni, ma la serietà e il lavoro vengono premiati».
Dove vorresti che fosse Wecontent fra 5-10 anni?
«Covid permettendo, Wecontent ha spiccate ambizioni internazionali, vogliamo formare più team che lavoreranno nelle nuove sedi, in Europa e poi verso Oriente. Con il nostro approccio contenuto-centrico la scalabilità di Wecontent è fattibile e auspicabile, è caratteristica insita nei progetti del nostro team. Sicuramente l’ultimo anno non è stato facile per nessuno, ma sono convinta che il digitale sia forse anche migliorato». wecontent.com