Costruire le case con la stampante 3d

Costruire le case con la stampante 3D

Di
Paola Pierotti
20 Maggio 2023

Materiali naturali, basso consumo di energia, attenzione all’ambiente, tempi record. La storia di Massimo Moretti e della sua pluripremiata WASP. La malta/inchiostro di Mapei Corporation. Le esperienze internazionali più avanzate e le abitazioni accessibili “stampate” in Africa.

A Massimo Moretti l’ispirazione è venuta dalla natura e dall’osservazione della vespa vasaio, che costruisce il proprio nido con materiale recuperato dall’ambiente circostante. Invenzione e innovazione hanno animato il suo percorso professionale che è sfociato nella produzione di grandi stampanti 3D per costruire moduli abitativi, rigorosamente con materiali naturali e disponibili sul territorio, a un costo che tende a zero. Attratto dalle scintille della mola del padre, Massimo è cresciuto nel piccolo laboratorio meccanico di casa. Diplomato tecnico elettronico, si è cimentato in progetti di automazione industriale, modellazione 3D e prototipazione, non solo nel campo della meccanica ma anche del design d’interni, della cosmetica e della chimica. Dal 2000 si è avvicinato alla stampante 3D, e dieci anni fa ha fondato a Massa Lombarda la WASP (World’s Advanced Saving Project): una società che progetta, produce e commercializza stampanti 3D Made in Italy in tutto il mondo. 

 

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Massimo Moretti e Mario Cuicinella

 

Nel 2018 Wasp è stata nominata tra le 100 Europe’s Digital Champions secondo il Financial Times. Nel 2021 Moretti ha vinto il premio innovatori responsabili con l’obiettivo della transizione ecologica, promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Nello stesso anno con Tecla è approdato alla Cop26, la conferenza Onu sui cambiamenti climatici. Tecla, che sta per Technology and Clay, è il primo modello innovativo di abitazione ecosostenibile stampato in 3D interamente in terra cruda locale, progettato da Mario Cucinella Architects. 

Si tratta di un innovativo modello circolare di abitazione in cui confluiscono le ricerche sulle pratiche costruttive vernacolari, lo studio del clima e dei principi bioclimatici, l’uso di materiali naturali e locali; questi moduli possono essere costruiti dalle stampanti entro 200 ore consumando una media di 6 kW di energia. 

Basta un team di sole due persone per supportare la costruzione della struttura e i tipici scarti di costruzione vengono quasi completamente eliminati. Ancora, nei mesi scorsi Wasp ha incassato anche il premio 3D Pioneers Challenge 2022 per il concept store Dior sulla spiaggia di Jumeirah a Dubai, aperto fino ad un anno fa: due moduli circolari realizzati combinando argilla, sabbia e fibre naturali grazie a un eccezionale sistema di stampa 3D progettato da Wasp.

 

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Planitop, la sfida di Mapei negli Usa

Stampanti 3D al lavoro con materiali naturali ma anche con quelli tradizionali. Una sfida per startup e colossi dell’industria. Protagonista rimane la ricerca e l’attenzione all’ambiente. Tra i top player anche Mapei, in particolare la filiale statunitense Mapei Corporation, che con la malta/inchiostro Planitop 3D, l’unica a essere codificata a livello internazionale per la costruzione di edifici con stampa 3D, ha contribuito a premiare la tecnologia Black Buffalo con il National Association Home Builders (NAHB) Global Innovation Award, il premio che celebra i prodotti, i servizi, le case, le comunità e i campioni dell’industria edilizia più avanzati e all’avanguardia di tutto il mondo.

Si tratta di una malta cementizia fibrorinforzata, a base di leganti idraulici, fibre e aggregati selezionati, studiata per essere applicata con il processo di stampa tridimensionale del calcestruzzo. Il primo utilizzo di questa malta/inchiostro permetterà di realizzare 200 nuove case in Virginia.

 

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Ricerca e robotica

Negli Usa sono stati annunciati diversi progetti su larga scala, compreso quello promosso da ICON, il laboratorio di robotica che ha costruito la prima casa autorizzata stampata in 3D in America. Insieme allo studio BIG – Bjarke Ingels Group e al costruttore Lennar, il progetto conta 100 case, ed è partito all’inizio di novembre 2022. Sul sito web di riferimento la commercializzazione propone case a catalogo alimentate da pannelli solari sul tetto, con 8 planimetrie e 24 prospetti da scegliere; il tutto grazie a una squadra di robot che integreranno tecniche di costruzione additive.

 

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Edilizia 3D a impatto sociale

Tra i protagonisti internazionali del settore c’è Cobod, che ha una precisa strategia in termini di materiali open source, collaborando con clienti, istituzioni accademiche e fornitori in tutto il mondo. Tra i suoi principali azionisti ci sono General Electric, Cemex, Holcim e Peri. Ha sede in Danimarca con uffici regionali e centri di competenza in Florida e Malesia. Impresa, ricerca e sviluppo insieme: e con il progetto 14Trees – una joint venture tra Holcim, leader globale nelle soluzioni per l’edilizia sostenibile, e British International Investment, l’impact investor del governo del Regno Unito – punta ad accelerare la costruzione di case accessibili in Africa. È di 14Trees la prima casa stampata in 3D in Africa e la prima scuola stampata in 3D al mondo. Da ottobre 2022 a gennaio 2023, 14Trees ha stampato una decina di case in 3D a Kilifi, in Kenya, con una media di una casa a settimana; il tempo più veloce per stampare una casa è stato di 18 ore. 

Articolo pubblicato su Millionaire aprile 2023

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