Ha fondato Eataly, i supermercati delle eccellenze italiane e oggi chiude il 2014 con 350 milioni di euro di fatturato. Dopo aver costruito centri in mezz’Italia (Torino, Milano, Roma, Piacenza, Firenze) e in mezzo mondo (New York, Chicago, Giappone, Dubai, Instanbul), Oscar Farinetti non ferma la sua espansione: prossime aperture a Verona, San Paolo, nel World trade Center, Mosca, Seoul e Monaco di Baviera.
Quali sono il “Farinetti pensiero”? Scopriamolo attraverso le dichiarazioni che ha rilasciato a Millionaire negli ultimi anni.
Sul futuro…
«Più che immaginarlo, voglio farlo. Voglio aprire nuovi store, creare migliaia di posti di lavoro».
Sui segreti del successo…
«Cerco sempre l’armonia e mi aspetto il bello da ogni cosa, anche da questa intervista (sorride, ndr). L’Italia è una repubblica fondata sulla bellezza. Dobbiamo migliorare la bellezza che abbiamo ereditato dai nostri padri attraverso il nostro lavoro. Come? Bisogna avere tenacia, essere inguaribili ricercatori di armonia. E creare aziende globali. Se parti e vai a portare il Made in Italy nel mondo ce la fai. Tutti vogliono mangiare italiano».
Su come uscire dalla crisi…
«La terra è il vero partner dell’Italia. Merita il massimo rispetto. Siamo nel più bel posto del mondo. Il nostro orgoglio deve essere coinvolgente. Orgoglio che parte dalle nostre radici: storia, civiltà. Bisogna conoscere bene il passato, per immaginare il futuro. Ci indica la strada da percorrere».
Sul coraggio…
«Non è solo reagire alla paura e buttarsi. Ma è capire uno scenario, valutare e analizzare. Un coraggio strategico».
Sull’ambizione…
«La follia deve accompagnarci nella vita. Parlo di una follia poetica, che è genio, intuizione. Quella che stimola nuove idee, progetti».
Sulle nuove generazioni…
«Bisogna che abbiano più amore per i figli che per le loro aziende, cosa che capita spesso nel nostro Paese. I miei tre figli sono al mio fianco e tengo più a loro che all’impresa».
Redazione