Alghe: vuoi produrle? Ecco come

Di
Silvia Messa
14 Agosto 2016

Le alghe sono una risorsa: si usano per produrre biofuel, integratori, cosmetici. E fertilizzanti. Ecco come coltivarle

 

Un alga buona: la spirulina

Ci sono molte specie di alghe. La spirulina è una microalga che si moltiplica in acqua salmastra in tempi brevi e può essere coltivata anche in Italia.

Seccata e in polvere, si usa come integratore o si unisce ad altri alimenti, in cucina. In poco volume, contiene tutto quello di cui il nostro fisico ha bisogno per stare bene: sali minerali, vitamine, proteine, con aminoacidi bilanciati e biodisponibili. È ricostituente, antiossidante, aiuta gli sportivi a smaltire l’acido lattico, ipocalorica, immunostimolante, normalizza il metabolismo, anche in chi soffre di diabete e ipercolesterolemia. integra diete vegetariane e vegane. Ne bastano 3 g al giorno, si assume per cicli di due-tre settimane. Ha un sapore gradevole. Samantha Cristoforetti ne ha fatto uso, nello spazio. È disponibile in snack, barrette e succhi.

 

Il business: come avviare una coltivazione

Il mare non serve! Si può avviare ovunque una coltivazione, su una superficie pianeggiante. I tubi che ospitano acqua e nutrienti si installano in serra (1/3), e in campo. «Più luce c’è, meglio è. Se la temperatura è più alta, aumenta la produzione. Al Nord cala, nei mesi invernali» spiega Matteo Castioni, agronomo, specializzato in microbiologia agraria. Con Francesco Campostrini (socio fondatore di Algain Energy, che produce fertilizzanti biostimolanti a base di alghe, ideali per l’agricoltura bio), lavora al progetto di coltivazione della spirulina dal 2005. Insieme hanno fondato a Sommacampagna (VR) Alghitaly, che ha vinto con la spirulina, il suo prodotto di punta, l’oscar green di Coldiretti nel 2014.

Matteo Castioni, cofondatore di Alghitaly. Foto da Facebook

Investimenti e rientro

«Per l’installazione dei fotobioreattori, dove crescono le alghe, su una superficie tra i 2000-5000 mq, e la creazione di un laboratorio alimentare, l’investimento prospettato va dai 200 ai 420 mila mila euro. La produzione è istantanea, si può fare anche un raccolto ogni 4 giorni, d’estate. Tempi di rientro: 5 anni».

 

I prodotti

I prodotti di Alghitaly sono acquistabili anche on line (www.alghitaly.com). Prezzi: 20 euro, per compresse (40g) e scaglie (50 g). Disponibili anche barrette energetiche e dietetiche, succhi di frutta con spirulina fresca, spirulina fresca surgelata per uso cosmetico e alimentazione (gelati e sorbetti). I clienti sono privati, aziende che poi lavorano e personalizzano il prodotto. Ma Castioni e socio puntano anche alla creazione di un arete di produttori: «Il mercato c’è: aiutiamo chi vuole avviare una produzione, che assorbiremo».

 

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