Lavorare su un set è un sogno per molti. Se c’è poco spazio per i ruoli artistici (attori, registi …), esistono un’infinità di figure più accessibili (costumisti, operatori di ripresa, montatori, fonici …).
Come iniziare a proporsi, ce lo dice Perluigi Laffi, cameraman:
La formazione migliore è quella sul campo. Primo passo: guardare tanti film. Poi bisogna rivolgersi alle case di produzioni cinematografiche e offrirsi per collaborazioni».
Inoltre, ci si può indirizzare verso le film commission: ogni regione ne ha almeno una. Si occupano di cercare location interessanti, permessi per girare le scene e abbattere i costi di occupazione del suolo.
Due professioni: il costumista e l’operatore
Si occupa del taglio estetico del film, è a capo di un reparto di sarte, parrucchieri e truccatori. È il costumista.
Cosa occorre per diventarlo e quanto si guadagna?
Oltre alle basi culturali, sono necessarie grandi doti psicologiche per convincere gli attori a modificare la loro immagine. Dopo due anni di apprendistato si guadagna intorno ai 1.000 euro a settimana» racconta Lia Morandini, costumista.
E il cineoperatore?
Ci vogliono precisione e conoscenze tecniche e tanta pazienza per affermarsi» spiega Pierluigi Baffi, operatore. Si può guadagnare da 1.500 a 2mila euro lordi a settimana.
Figure emergenti: esperto in color correction e 3D
La diffusione del digitale fa nascere nuove professioni: l’esperto in color correction (tecnica di colorazione digitale) e figure tecniche specializzate in 3D. Per aspirare a queste professioni bisogna conoscere software come Maya, uno dei più apprezzati per la tridimensionalità.
Le scuole per formarsi
[styled_list style=”circle_arrow”]
[/styled_list]
Da leggere:
Per saperne di più sul settore: L’ABC del linguaggio cinematografico, Compositing digitale, Lavorare sul set, Il montaggio. Casa editrice Audino.
Questo è un estratto dell’inchiesta sulle professioni del cinema di Giuliano Pavone, su Millionaire di marzo 2012.
Redazione