Come fare soldi su internet senza capirci nulla – seconda parte

Di
Redazione Millionaire
19 Novembre 2012

In uno dei nostri articoli precedenti abbiamo parlato di come fare soldi su internet senza essere propriamente degli esperti della Rete. Puoi leggere qui l’articolo.

Oggi continuiamo lungo questo sentiero, condividendo con te altre idee per guadagnare on line.

Ci occuperemo nell’ordine di crowdfunding ed e-commerce.

1. Sfrutta il crowdfunding

Hai bisogno di soldi? Cercali online. Si chiama crowdfunding, significa finanziamento della folla

La moda viene dall’estero, ma si sta affermando anche in Italia. Non hai soldi per il tuo progetto? E allora li cerchi su Internet. Spieghi che cosa vuoi realizzare (un libro, un film, un’invenzione…), scegli la piattaforma giusta online (ce ne sono per tutti i gusti), fissi una quota e lanci la sottoscrizione.

Chi contribuisce avrà la soddisfazione di aver partecipato a un progetto in cui crede, ma anche gadget e incentivi. Il promotore potrà realizzare il suo progetto, grazie all’aiuto di amici, conoscenti e simpatizzanti.

Tutto questo ha un nome, crowdfunding.

Tra le esperienze italiane più significative quella di Kapipal (www.kapipal.com), fondata da Alberto Falossi.

Kapipal è un sito per raccogliere soldi per qualsiasi motivo legale. Il nome è la combinazione delle parole inglesi capital (capitale) e pal (amico).

Il punto chiave è proprio questo: su Internet i tuoi amici e contatti sono il vero capitale. Quanto raccoglieresti se ognuno dei tuoi amici Facebook ti inviasse un euro?

Kapipal oggi è forte nelle raccolte personali: liste nozze, cure mediche, spese universitarie, viaggi, beneficenza.

Come raccogliere soldi online

Chi ha bisogno di denaro, crea una pagina con foto e descrizione. E si pone una quota obiettivo, per esempio 1.000 euro entro un mese. Passa il link ad amici e utenti. Chi vuole può inviare una donazione tramite carta di credito. La quota può arrivare subito o al raggiungimento dell’obiettivo. In quest’ultimo caso, se la quota obiettivo non viene raggiunta, i soldi vengono restituiti ai donatori.

Spiega Falossi:

La difficoltà sta nel convincere le persone a contribuire. Le persone non donano automaticamente! La raccolta è per un compleanno è semplice: di solito tutti si conoscono e si fidano. Se invece il progetto è più ambizioso, come produrre un film, serve un investimento per farsi conoscere e conquistare il pubblico. Per esempio con gadget o incentivi, come l’invito sul set o la possibilità di fare la comparsa.

Consigli per partire

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  •  Trova la piattaforma giusta per raccogliere il denaro.
  •  Formula il progetto in modo chiaro e allettante.
  •  Prevedi un regalo o un premio per i sottoscrittori.

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Per approfondimenti:   Viaggio nel mondo del crowdfunding

2. L’e-commerce? C’est plus facile

Storia di un’impresa online nata dopo uno stop professionale da chi aveva poche competenze 

Virginia Sciré è una 30enne di Castelfranco Veneto (Tv), impiegata in una società finanziaria, che con la Rete aveva una dimestichezza nella media. Finché non rimane incinta e scopre che il suo bambino ha una malformazione cardiaca.

L’azienda in cui lavoravo mi ha annunciato il trasferimento in un’altra sede, a 100 km da casa. Così mi licenziai, ma mi serviva qualcosa da fare anche da casa  – racconta oggi Virginia.

[blockquote align=”center” variation=”blue”]Cominciai a esplorare la Rete. Mi sono resa conto che, mentre c’erano molti negozi online di abbigliamento per uomo e donna, la concorrenza era invece scarsa nel settore bambino. Ho aperto un negozio su eBay e da un fornitore, sempre trovato sulla Rete, sono partita con un investimento iniziale di 500 euro di merce.

Pochi giorni dopo, avevo venduto tutto. E ho reinvestito in nuovi acquisti. Sono andata avanti così per otto mesi, finché nel 2009 ho deciso di aprire un sito mio.

Per farlo, ne ho preso uno “preconfezionato” a cui ho apportato personalizzazioni minime. Ho sempre tenuto a essere autonoma: ho seguito un corso di Photoshop per presentare al meglio i prodotti, ho fatto studi di marketing e pubblicità, mi sono informata sulle dinamiche di posizionamento dei siti sui motori di ricerca.

All’inizio facevo tutto io: scelta della merce, foto, gestione ordini, spedizioni. Poi, man mano che il business cresceva, mi rendevo conto di dover fare delle scelte[/blockquote]

E così prende una persona e investe in un sito più professionale, spendendo 25mila euro in realizzazione, grafica e pubblicità.

Nell’ultimo anno abbiamo raddoppiato il fatturato, arrivando a 120mila euro. Abbiamo 30mila-45mila visite mensili, con il 60% dei clienti che effettua un secondo acquisto. Il mio punto di forza? Fare gli acquisti da mamma e non da imprenditrice, privilegiando la qualità, prezzi competitivi e rapidità nell’evasione degli ordini.

In un’ottica di crescita ha costituito una società con Moca Interactive, un’azienda specializzata in marketing online.

INFO: www.allegribriganti.it

Consigli per partire

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  • Scegli un settore in cui si hanno competenze.
  • Non partire prima di un’attenta analisi del mercato.
  • Punta su qualità, tempestività e servizio al cliente.
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E io apro il mio corner su etsy

Per chi non ha esperienza di vendita né di e-commerce, le soluzioni si chiamano Etsy ed eBay

Abbiamo deciso di fare e-commerce, ma non abbiamo nessuna esperienza di vendita né competenze tecniche?

La soluzione può essere quella di non dotarsi di un sito, ma di aprire invece uno shop in una piattaforma più grande e già predisposta (l’equivalente di un corner in un grande magazzino). I vantaggi sono notevoli: costi ridotti, zero rischi, possibilità di testare l’idea in previsione di sviluppi futuri.

Spiega Stella Melgrati, di Ferrara: [blockquote align=”center” variation=”blue”]Non avendo alcuna esperienza di commercio nella vita reale, ho deciso di appoggiarmi alla piattaforma americana Etsy (www.etsy.com). Ho caricato i miei primi oggetti (sciarpe, ciotole in feltro, accessori…) all’inizio del 2011, ma non è successo niente.

Etsy è un sito popolarissimo, ma se non fai promozione nessuno conosce il tuo shop. Così ho iniziato a fare un po’ di networking con venditori e acquirenti, anche appoggiandomi al gruppo italiano di Etsy (http://etsyitaliateam.blogspot.it).

Fondamentale aggregarsi per interessi, tipologia di prodotti, filosofia di vita.

Etsy è legata alla realtà americana, perciò bisogna conoscere bene l’inglese, tenere conto delle alte spese di spedizione e collegarsi dal tardo pomeriggio in poi, quando gli americani sono svegli.[/blockquote]

Il networking si è rivelato fondamentale: un oggetto di Stella è stato selezionato per il look book europeo di Etsy (solo due gli italiani scelti) e un altro ha trovato spazio su una rivista spagnola.

Altra piattaforma, altra storia: eBay

Chiunque può iniziare con investimenti minimi e ottima visibilità a vendere su www.ebay.it. A raccontare la loro esperienza, Fabrizio Bertollini e Salvatore Orefice, di 39 e 35 anni.

Avevano un lavoro ufficiale (uno vulcanologo e l’altro fisioterapista), ma li accomunava la passione per le moto. Negli anni 90 hanno realizzato un negozio di ricambi. Ma è stata l’esperienza online, dai primi anni 2000, che ha fatto decollare gli affari, relegando il lavoro precedente al secondo posto.

La nostra società Omnia Racing ha anche un sito, ma su eBay c’è il vantaggio del ranking. Mettendo un oggetto in vendita, l’indicizzazione arriva prima su eBay che sul proprio sito. Non è necessario avere alcuna competenza tecnica ed eBay ti proietta nel mondo. Oggi abbiamo clienti in Paesi di cui prima ignoravamo anche l’esistenza. Abbiamo quasi 10mila oggetti in vendita e realizziamo circa 600 vendite al mese – spiega Bertollini.

INFO: www.omniaracing.it

Consigli per partire

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  • Scegli la piattaforma più adatta ai tuoi prodotti.
  • Usala prima da utente e poi realizza il tuo shop.
  •  Punta non solo sui prodotti, ma anche su networking e promozione.
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Queste sono solo due idee per guadagnare on line. Hai altri suggerimenti da aggiungere alla lista?

Lucia Ingrosso

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