Come leggere i bandi: breve guida per la sopravvivenza

Di
Redazione Millionaire
21 Settembre 2012

Finanziamenti agevolati e sovvenzioni vengono normalmente assegnati a seguito della presentazione (e positiva valutazione) di una specifica domanda, redatta su modulistica obbligatoria, in risposta alla pubblicazione di un bando.

L’osservazione pratica ci suggerisce che molti progetti (imprenditoriali e non) vengono bocciati proprio perché non si è ben compreso e interpretato correttamente il bando di riferimento. Di seguito alcuni consigli utili per non sbagliare l’approccio.

Inquadra le caratteristiche dell’ente finanziatore

Il bando è un avviso con il quale un ente finanziatore comunica l’apertura di una gara per l’assegnazione di finanziamenti. Quindi sarà utile inquadrare bene le caratteristiche di questo ente e stabilire i contatti con gli interlocutori di riferimento. Potrebbe trattarsi di una regione, di un ministero, di un ente sovranazionale tipo commissione europea o più semplicemente di una fondazione bancaria.

Individua e raccogli tutta la documentazione

Il testo del bando è sempre accompagnato da altri documenti, fondamentali per presentare una richiesta di finanziamento corretta. L’individuazione e la raccolta della documentazione completa è di conseguenza di grande importanza, poiché solitamente informazioni e dettagli rilevanti sono disseminati nei vari allegati che compongono questa sorta di “pacchetto informativo”.

Tipicamente, il “bando” potrebbe essere composto da: testo ufficiale, programma di lavoro, linee guida per il proponente, modulistica obbligatoria da compilare (formulario di progetto, bilancio), modello di convenzione/contratto di finanziamento, altra documentazione necessaria (scheda informazioni bancarie, facsimile degli schemi di preventivo, lettere di eventuali partners, …).

Non ci credete? Ecco il pacchetto di un bando europeo, mentre così si presenta quello di un bando regionale.

Studia le norme di riferimento

Il bando, che contiene tutte le specifiche da rispettare per presentare la propria candidatura, è sempre riferito  ad una legge di agevolazione (nazionale o regionale), ad uno specifico programma di finanziamento (come nel caso dei fondi europei) o a specifici regolamenti per la concessione dei fondi approvati dall’ente finanziatore. Individuare e studiare l’ambito “normativo” cui il bando fa riferimento sarà utile per capire se avete trovato il canale giusto per il vostro progetto in termini di affinità di obiettivi, attività finanziabili, budget…

Costruisci una check list

Sarà utile pertanto costruire una check list che è possibile utilizzare sia come “indice” per ricostruire il pacchetto informativo che come strumento di valutazione della coerenza tra le caratteristiche del vostro progetto imprenditoriale e le specifiche richieste del bando.

Ecco un esempio:

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  • Quali sono le priorità?
  • Ci sono altri documenti ai quali il bando rinvia?
  • Quali attività si possono realizzare?
  • Chi può richiedere il finanziamento?
  • Qual è la durata dei progetti?
  • Quanti soldi ci sono per ogni progetto?
  • Quanto denaro occorre garantire di tasca propria?
  • Ci sono anticipi? O è necessario prima spendere e poi rendicontare?
  • Quali sono i criteri di valutazione applicati?
  • Quali sono le spese riconosciute?
  • Come e quando si presenta la richiesta?

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Riesamina la domanda

Dopo aver riorganizzato le informazioni relative al bando secondo l’ordine della lista, è consigliabile riesaminare la proposta da candidare al finanziamento alla luce delle prescrizioni individuate. Occorre chiedersi: “siamo in linea con tutti i requisiti richiesti?”

A questo punto non resterà che correggere i punti deboli e le criticità emerse, presentare la domanda e incrociare le dita!

 

Rinaldo Pitocco

Laureato in Economia e Commercio presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Consulente in materia di politiche comunitarie e programmi di finanziamento europei. Amministratore unico di Civica Srl, società che opera in ambito nazionale ed internazionale su sviluppo locale, politiche comunitarie e programmi di finanziamento europei. Dal 2012 è editore della rivista “Finanzia la tua idea”, un periodico mensile elettronico che tratta il tema dei finanziamenti e delle opportunità di business.

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