Iniziare una nuova attività può essere un’esperienza emozionante e gratificante, ma può anche essere costosa e a volte preoccupante per i fondatori. Le startup agli esordi devono spesso fare i conti con budget limitati e la necessità di risparmiare denaro per sostenere la crescita dell’azienda. Ecco alcuni consigli pratici e concreti per ridurre le spese come startup agli esordi:
1. Adottare ‘operation’ snelle
La prima cosa da fare è prendere in considerazione la possibilità di adottare operazioni snelle. Ciò significa rivedere attentamente i processi aziendali e identificare le aree in cui è possibile ridurre gli sprechi. Ad esempio, è possibile automatizzare le attività ripetitive, collaborare con fornitori per ottenere sconti o eliminare le spese non necessarie. Ecco alcuni esempi concreti di come adottare operazioni snelle:
- Automatizzare le attività ripetitive: Se la tua startup deve inviare regolarmente email o fatture, è possibile automatizzare questi processi utilizzando un software dedicato.
- Collaborare con fornitori per ottenere sconti: Se la tua startup acquista grandi quantità di prodotti o servizi, è possibile negoziare sconti con i fornitori.
- Eliminare le spese non necessarie: È importante rivedere attentamente le spese aziendali per identificare quelle che non sono necessarie. Ad esempio, è possibile ridurre le spese di marketing o di viaggi se non sono fondamentali per il successo della startup.
2. Negoziare con i fornitori
Anche i fornitori possono essere una fonte di risparmio per le startup. Non accettare mai il primo prezzo che ti viene proposto, ma negozia sempre per ottenere un prezzo migliore. È importante essere preparati a spiegare perché meriti uno sconto, ad esempio perché la tua startup è una nuova azienda in crescita o perché stai acquistando grandi quantità di prodotti o servizi. Ecco alcuni consigli per negoziare con i fornitori:
- Fai le tue ricerche: Prima di iniziare a negoziare, prenditi il tempo di fare le tue ricerche per sapere qual è il prezzo di mercato del prodotto o servizio che stai acquistando.
- Sii preparato: Pensa a cosa vuoi ottenere dal negoziato e sii preparato a spiegare perché meriti uno sconto.
- Sii flessibile: Non essere troppo rigido nelle tue richieste e sii pronto a scendere a compromessi.
3. Esternalizzare le attività non essenziali
Le startup spesso non hanno le risorse per assumere dipendenti a tempo pieno per tutte le attività necessarie. In questi casi, può essere utile valutare l’esternalizzazione di alcune attività a fornitori esterni. L’esternalizzazione può comportare un costo iniziale, ma può essere un modo efficace per risparmiare denaro a lungo termine. Ecco alcuni esempi di attività che possono essere esternalizzate:
- Contabilità: Le startup possono esternalizzare la contabilità a un professionista o a una società di contabilità.
- Marketing: Le startup possono esternalizzare il marketing a un’agenzia di marketing.
- Risorse umane: Le startup possono esternalizzare le risorse umane a una società di consulenza HR.
- Supporto IT: Le startup possono esternalizzare il supporto IT a un fornitore di servizi IT.
4. Sfruttare l’efficienza fiscale
Le startup possono beneficiare di una serie di incentivi fiscali. Ad esempio, le startup possono richiedere crediti d’imposta per la ricerca e lo sviluppo (R&D) o partecipare a diversi bandi europei o locali. È importante consultare un consulente fiscale per conoscere i requisiti e le opportunità disponibili per la tua startup.
Ridurre le spese è importante per tutte le startup, ma è particolarmente importante per le startup agli esordi che hanno budget limitati. Seguendo i consigli sopra riportati, le startup possono risparmiare denaro e migliorare la propria redditività (o sostenibilità).