l panorama dell’innovazione italiana nel campo dei dispositivi medici è in fermento, grazie a una serie di startup che stanno portando avanti progetti ambiziosi. Queste idee rivoluzionarie sono state riunite sotto il progetto di sviluppo di Confindustria Dispositivi Medici, con proposte che spaziano dalle protesi biodegradabili ai nuovi sistemi di mobilità.
Il progetto, noto come Primary Site, ha l’obiettivo di promuovere l’emergere di nuove soluzioni nel settore dei dispositivi medici, creando un network di aziende impegnate in ricerca e sviluppo. L’idea è quella di favorire la nascita di un ecosistema che possa stimolare l’innovazione nel settore e contribuire a rendere l’Italia una potenza nella produzione di dispositivi medici di nuova generazione.
Le startup coinvolte in Primary Site stanno presentando idee all’avanguardia per affrontare sfide cruciali nel campo della salute. Tra queste, troviamo proposte come l’analisi predittiva dei pazienti attraverso l’utilizzo di dati, soluzioni per la mobilità autonoma per persone disabili e dispositivi per la cura delle ferite croniche.
Una delle aziende coinvolte è Alba Robot, che ha sviluppato un dispositivo robotico per la micromobilità a guida autonoma, offrendo una soluzione digitale e connessa per migliorare la mobilità delle persone con disabilità. U-Care Medical, invece, ha creato una piattaforma software di intelligenza artificiale clinica per analizzare i dati clinici dei pazienti in terapia intensiva, fornendo ai medici allarmi predittivi per una gestione proattiva delle complicazioni.
Un’altra startup, Tensive, si concentra sullo sviluppo di protesi biodegradabili per la ricostruzione o l’aumento del seno, offrendo una soluzione naturale per le pazienti oncologiche che hanno subito interventi chirurgici. Questi sono solo alcuni esempi delle innovative proposte che emergono da Primary Site.
Questa iniziativa è particolarmente rilevante alla luce della recente crisi pandemica, che ha evidenziato la necessità di una produzione interna di dispositivi medici. L’Italia, infatti, ha importato dispositivi medici per un valore di miliardi di euro, mentre la produzione nazionale ha faticato a soddisfare la domanda.
Primary Site si propone quindi di stimolare l’innovazione nel settore dei dispositivi medici, creando opportunità per le startup italiane di emergere e contribuire al progresso tecnologico nel campo della salute. Con un approccio di open innovation, l’iniziativa mira a accelerare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie avanzate, garantendo un livello sempre più elevato di cure per i pazienti.