Saverio Murgia e Luca Nardelli, 25 anni, di Savona, sono i fondatori della startup Eyra.
Nel 2014 hanno ideato un dispositivo che aiuta i non vedenti a condurre una vita più autonoma. Oggi, a 25 anni, Saverio Murgia e Luca Nardelli, fondatori della startup Eyra, sono tra i migliori imprenditori under 30 d’Europa. La rivista americana Forbes li ha inseriti nella lista dei Social Entrepreneurs che usano “strumenti di business per salvare il mondo”.
«Vedere il livello delle altre persone che sono state nominate negli anni passati ci rende fieri di far parte del loro stesso network», ha commentato a Millionaire Saverio Murgia. «I premi e i riconoscimenti sono estremamente utili, soprattutto quando sono di questo livello, ma non sono mai l’obiettivo. Il mio sogno in questo momento è quello di vedere per strada persone che usano Horus».
La selezione
«A dicembre 2016 siamo stati contattati da Forbes che ci faceva sapere che ci avevano identificato come buoni candidati per la nomina nella lista dei 30 Under 30. Qualcuno ci deve aver candidato. E Forbes ha creduto che la nostra carriera fosse in linea con i loro requisiti. A dicembre abbiamo dovuto fornire maggiori informazioni riguardo Eyra, Horus e il nostro percorso formativo e professionale fino ad oggi. Non so come ci abbiano valutato, tutto il processo è segreto. So solo che tutti i dati sono stati valutati da una giuria di esperti nominata da Forbes».
«Qualche settimana fa siamo stati ricontattati: eravamo tra i finalisti e avremmo dovuto partecipare alla cerimonia di premiazione a Londra il 16 gennaio. Abbiamo preso i biglietti aerei senza sperare di essere tra i vincitori. La mattina stessa della premiazione abbiamo ricevuto un’email di congratulazioni dal team di Forbes. E l’emozione è stata fortissima!»
Il dispositivo
Horus è composto da una cuffia con telecamere e da una parte tascabile che contiene processore e batteria. Osserva la realtà, la comprende e la descrive alla persona, offrendo una serie di informazioni utili per attraversamenti pedonali, la lettura di testi, il riconoscimento di volti e oggetti.
La storia di Eyra
L’idea è nata nel 2014. «Eravamo a Genova e una persona non vedente ci ha chiesto di aiutarla ad attraversare la strada. Luca ed io stavamo realizzando strumenti visivi per robot: “Perché non applicare gli stessi studi su persone in carne ed ossa?”. Abbiamo iniziato con un primo prototipo, un software per la lettura dei testi».
Per avviare il progetto, Saverio e Luca hanno partecipato a diversi bandi. Uno ha permesso loro di vivere una settimana in Silicon Valley. Poi sono arrivate le vittorie ai contest e i primi finanziamenti. Soldi, ma soprattutto occasioni per ricevere feedback e completare il team. Info: https://horus.tech
30 Under 30 Europa
Nella lista dei Social Entrepreneurs c’è anche l’italiano Filippo Yacob, 29 anni, co-founder della startup Primo Toys, che ha inventato Cubetto, un robot di legno che insegna la programmazione ai bambini.