Avete un’idea innovativa per un oggetto di design che “spacca”? Per trovare clienti e soldi, l’opportunità è in Rete. Ma bisogna sapersi vendere bene. Tutto quello che c’è da sapere.
Che cos’è il crowdfunding
Il termine viene dall’inglese e, alla lettera, significa “finanziamento collettivo”. Si tratta di una modalità con cui privati e imprese possono raccogliere denaro in alternativa ai canali tradizionali (le banche, su tutti).
A mettere a disposizione le risorse è un gruppo di persone. A creare un link fra la domanda e l’offerta è una serie di piattaforme online.
La normativa del settore si avvia a diventare comunitaria, grazie al “Regolamento Ecsp”. Questo significa che le piattaforme potranno raccogliere finanziamenti non più solo nei singoli Paesi, ma nell’intera Unione europea.
Che forme di crowdfunding esistono
Donation. Si chiede un contributo a fondo perduto, di solito per una causa benefica.
Reward. A seconda del contributo ricevuto, si offre in cambio una serie di ricompense, che possono essere materiali (gadget, prodotti…) o immateriali (esperienze, incontri, citazioni…).
Equity. La contropartita della cifra versata è rappresentata dalle quote della società su cui si investe.
Lending. Si chiede un prestito, che verrà restituito con gli interessi.
Qual è la più adatta per chi vuole lanciare un prodotto di design
La reward. È quella usata più di frequente da chi vuole realizzare un’opera artistica (film, cd, libro, podcast…), ma anche un prodotto.
Tre esempi di prodotti di design realizzati grazie al crowdfunding
La tastiera Glove80. Wireless e bella. Ma soprattutto, grazie alla forma curva e completamente personalizzabile, super ergonomica. Su Kickstarter il progetto ha già raccolto l’equivalente di 250mila euro (costo per il singolo esemplare 300 euro).
I piatti Knork. Dopo le posate ecologiche e di design lanciate su Kickstarter, l’azienda Usa rilancia con i piatti ecologici per le feste, realizzati con scarti di produzione: fibra di canna da zucchero e bambù. Ergonomici e facili da tenere con una mano, hanno anche lo spazio per reggere calice e posata.
Il vaso Arianna. Ideato da 4 studenti del PoliMi, ha un sensore in grado di rilevare la qualità dell’aria e mappare il livello di inquinamento in città. Gli oltre 40mila euro raccolti su Produzioni dal Basso per la startup sono stati il primo passo. A fine 2021, è arrivato un round di finanziamento di un milione di euro.
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