I futuri imprenditori miliardari per la BBC (c’è anche un italiano)

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24 Luglio 2014

I prossimi miliardari (The Next Billionaires) è un documentario che la BBC ha realizzato andando alla ricerca degli imprenditori più promettenti in giro per il mondo.

Giovani, giovanissimi in alcuni casi, con già alle spalle successi e numeri. Nella lista che comprende startupper americani, indiani, cinesi… c’è anche un italiano: Matteo Achilli. 22 anni, romano, è il creatore di Egomnia, piattaforma che aiuta le persone a trovare lavoro grazie a un algoritmo che assegna punteggia ai curricula degli iscritti. Un sito su cui navigano 300mila utenti e circa 700 aziende:

Il documentario mi sta portando tanta fortuna e Egomnia ha attirato l’attenzione di investitori da ogni parte del mondo: Sud Africa, Corea, USA, UK, Nigeria, Nepal, Brasile, Sud Africa, Australia, Colombia, Bangladesh, Germania, Messico» ci scrive Matteo, che in questi giorni è apparso anche sulle pagine di Business Insider, celebre sito di business americano.

Clicca qui e guarda un estratto del documentario.

Parliamo della sua storia, del segreto del suo successo e di tanto altro su Millionaire di settembre. Non perderlo.

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Nella lista dei prossimi miliardari, Matteo è in buona compagnia. Con lui Thomas Suarez, soli 15 anni, ma già navigato imprenditore: sta lavorando a un nuovo protipo di stampante 3D che promette di essere 10 volte più veloce di MakerBot, il modello più diffuso di stampante 3D casalinga. Creatore di App per smartphone e Google Glass, Thomas ha già una sua azienda, la CarrotCorp, fondata quando lui aveva solo 11 anni. Il successo l’ha ottenuto grazie a un gioco per smartphone, Bustin Jieber, che mette alla berlina la star del pop, Justin Bieber:

Ho come un demone dentro che mi obbliga ad andare avanti e fare cose innovative. So che dovrei uscire di più, arrampicarmi sugli alberi, fare corse in bici, ma i miei interessi convergono tutti sulla tecnologia e non riesco a staccarmene» spiega Thomas alla BBC.

Ha imparato a programmare da autodidatta, i genitori lo hanno aiutato nella fase organizzativa della sua azienda.

Molti ragazzi della mia età vorrebbero imparare a programmare, ma non ci sono molti corsi che consentono di farlo. È frustrante che ci siano tutti questi limiti per chi vuole migliorarsi».

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Dalla California all’India, dove Mumbai ospita tanti startupper con idee innovative, alcuni dei quali destinati a diventare prossimi miliardari. Come Arjun Bafna, 27 anni, che ha aperto una sua azienda dopo la laurea. Il suo obiettivo: diventare miliardario prima di compiere 30 anni di età. Gestisce un’azienda che si occupa di logistica, una società di viaggi e anche un piccolo business che permette agli utenti di personalizzare il look del proprio veicolo. Tanti successi, ma anche un fallimento, un’azienda di voli charter che ha dovuto chiudere perché non rientrava più nei costi:

«Sono ambizioso, ma so capire quando le cose non vanno e terminarle prima che sia troppo tardi» spiega alla BBC.

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A fargli compagnia un altro giovanissimo indiano, Chirag Dodiya 19 anni: studia e gestisce sei aziende, tra cui Plorez per permettere a chiunque di avviare una startup (http://plorez.com/go/)

Ha fondato la sua prima società di software aziendali all’età di 16 anni:

Ho avuto in regalo il mio primo pc a 15 anni come regalo di mia sorella. Ho scoperto un nuovo mondo chiamato Internet. All’inizio lo usavo solo per divertirmi, poi ho capito che potevo farci tanti soldi».

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INFO: http://www.bbc.com/news/business-27614929

Giancarlo Donadio

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