Quando si parla di startup, stiamo parlando di realtà che di base nascono per crescere esponenzialmente, ma cosa distingue e caratterizza una startup di successo?
Secondo il settimo report emesso dall’Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital italiano, le startup che crescono di più sono quelle partecipate da Cvc “corporate venture capital”. Lo studio promosso da InnovUp e Assolombarda, in partnership con scientifica di InfoCamere e Politecnico di Milano, ha evidenziato in queste startup un aumento annuo del +23% sui loro ricavi a differenza del +4,8% raggiunto dal totale delle imprese innovative non partecipate da Cvc. Una crescita non indifferente.
Secondo lo stesso report, circa il 31,2% delle imprese innovative presenti sul territorio italiano è partecipata da soci Corporate Venture Capital e solo queste, generano ben il 45,4% dei ricavi totali dell’intero ecosistema. Un dato schiacciante che dimostra quanto il team, all’interno di una startup rappresenti uno degli elementi di maggiore rilevanza per il successo della stessa.
Un ecosistema in crescita
Il numero di imprese innovative italiane e quote di partecipazione all’interno di startup, rappresentano un fenomeno in forte crescita. Solo nel 2022 la quota di imprese innovative neo-costituite, è aumentata del +6,4% su base annua, passando da 14mila nel 2020 a 17mila a fine 2022, mentre le quote di partecipazione hanno raggiunto un +12,5%. Circa un terzo di queste imprese (precisamente 5.300) sono partecipate da Corporate Venture Capital, le stesse che su un ricavo nazionale di 9,5 miliardi di euro hanno portato quasi la metà, ovvero 4,3 miliardi di euro. È assodato quindi, che le startup e le PMI partecipate da Cvc crescono più velocemente delle altre, ma a crescere non sono solo i ricavi; oltre a questi, anche il valore di produzione media è passato dai 5,9 milioni del 2020 ai 7,5 milioni di quest’anno, registrando una crescita del +27,9%. Infine, sotto il profilo della raccolta di capitale, le imprese CVC si attestano anche come la categoria più dinamica con un capitale raccolto di circa 249 milioni di euro annui.
«In un anno che ha visto crescere gli investimenti in startup italiane, oltre la soglia dei 2 miliardi di euro, in controtendenza con quanto accaduto all’interno della maggior parte dei Paesi europei, è ora fondamentale che le istituzioni mettano a sistema nuove forme di supporto per chi investe in realtà innovative, ad esempio, coinvolgendo maggiormente i grandi investitori istituzionali tramite deduzioni fiscali ad hoc, o i singoli investitori, potenziando l’esenzione della tassazione sui capital gain nei primi anni di attività» dichiara Cristina Angelillo, presidente di InnovUp, che aggiunge: «Dal momento che sono proprio le imprese sotto i 5 anni di età quelle che generano il maggior numero di nuovi posti di lavoro, è cruciale promuovere ancora di più l’Open Innovation a livello nazionale e stimolare le Exit di tipo industriale, istituendo appositi incentivi per le acquisizioni industrial, in modo da creare una filiera ancora più connessa e attrattiva per nuovi talenti e investitori».
Il potere del Corporate Venture Capital
I corporate venture capitalist sono prevalentemente società di piccole dimensioni principalmente con base nel Nord-Ovest del Paese. Questo tipo di organizzazioni mette a disposizione di startup e PMI innovative risorse sia finanziarie che umane, aprendo il proprio network a queste realtà così prese dalla crescita. Ciò permette sicuramente uno sviluppo più veloce in quanto, l’accesso a queste risorse dà vita a relazioni che possono completamente ribaltare il destino di un’impresa.
«L’Osservatorio, giunto alla settima edizione, conferma il ruolo sempre più centrale del corporate venture capital e mostra come le attività di Open Innovation siano fondamentali per la piena maturità del nostro ecosistema innovativo» ha dichiarato Paul Renda, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, che prosegue: «Su questo fronte la Lombardia, grazie alla sua spiccata vocazione imprenditoriale, può svolgere un ruolo di traino per l’intero Paese. Basti pensare che nel territorio risiedono 4,7mila startup e PMI innovative, il 38,8% delle quali è partecipato da investitori CVC, una percentuale molto più alta rispetto a quella italiana (31,2%). Per continuare a crescere come ecosistema diventa però fondamentale agevolare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, in particolar modo nei settori e nelle tecnologie a maggior potenziale di crescita, favorendo la contaminazione tra industrie mature e giovani realtà innovative. In questa direzione, come Assolombarda, ci impegneremo ancora di più per promuovere iniziative di Open Innovation e Corporate Venture Capital attraverso lo sviluppo di una nuova piattaforma in grado di far dialogare le nostre 7mila imprese con le oltre 420 startup associate».