Uljan Sharka, 24 anni, ha fondato la web agency iGenius e ha lanciato crystal.io, un software innovativo che analizza i big data sui social.
È arrivato a Milano dall’Albania nel 2008, quando era ancora minorenne. Ha imparato l’italiano. Ha studiato informatica da autodidatta, mentre lavorava come cameriere o commesso. Dopo tante difficoltà, Uljan Sharka ha fondato la web agency iGenius. Orari flessibili e nessuna gerarchia, come in Silicon Valley. Oggi la sua startup fattura un milione di euro, ha da poco ottenuto un investimento da oltre un milione ed è considerata una delle più promettenti del panorama tech.
Come sei arrivato in Italia?
«Non vengo da una famiglia povera, ma dopo la guerra civile del 1997 le condizioni economiche in Albania sono peggiorate per tutti. Il Paese era ancora isolato dal resto d’Europa. Era un periodo difficile, che mi ha fatto crescere in fretta. Ecco perché a 16 anni ero già pronto a lasciare l’Albania per cercare un’opportunità all’estero. Sono arrivato a Milano. Per qualche mese ho vissuto con studenti in Erasmus, poi ho iniziato a lavorare per poter essere autonomo».
Com’è nata la passione per l’informatica?
«Mi è sempre piaciuta. In Albania già a 13 anni lavoravo in un negozio di informatica. Ho svolto vari lavori, dal dj al commesso, per mantenermi gli studi in una scuola privata. Ma mi sono fermato al secondo anno di superiori. In Italia ho continuato a studiare da autodidatta. Ho lavorato in un negozio di computer come sistemista Microsoft e in un media store. Avevo tante idee sull’integrazione dei processi informatici, la scalabilità dei prodotti, ma quando ho visto che non potevo realizzarle nei posti in cui lavoravo, mi sono licenziato. Dal 2012 ho iniziato a lavorare nel campo della ricerca e sviluppo con una partita Iva agevolata. Ero da solo. Poi nel 2015 ho avviato una srl, iGenius».
Di cosa si occupa?
«Offre tutti i servizi tipici di una web agency, dalla creazione di un sito alla comunicazione sui social media. Puntiamo sull’integrazione e l’automatizzazione dei servizi, in modo che il cliente possa avere un dominio in un minuto, CMS e sito completo in pochi passaggi. Grazie a una partnership con Google, possiamo utilizzare il Google Cloud e aumentare le prestazioni. Un secondo dipartimento si occupa invece di business intelligence. Abbiamo creato un software che si chiama crystal.io».
Come funziona?
«Analizza i dati su social network, siti web e fonti di dati custom utilizzando intelligenza artificiale e machine learning. Per esempio quali sono le reazioni a un post, gli stati emotivi degli utenti, quale colore funziona di più. Fornisce dati in tempo reale e facilmente accessibili, risposte immediate con un semplice click. Ci siamo ispirati a Siri per creare un assistente virtuale e rendere il software intuitivo. Abbiamo presentato crystal.io al Lions Innovation Festival di Cannes e ha riscosso un successo pazzesco».
Come avete promosso la startup e il prodotto?
«Social, passaparola, networking. I primi investitori, per esempio, sono arrivati grazie ai clienti a cui avevamo mostrato crystal.io. I clienti ci hanno messo in contatto con loro. Noi abbiamo presentato il software, con un buon business plan e proiezioni a lungo termine. Li ha convinti anche il break even raggiunto dall’agenzia nei primi sei mesi di attività».
La tua età ti ha penalizzato?
«No, anzi, è stata un vantaggio, un ulteriore fattore “wow” per clienti, investitori e partner. Cerco sempre di rendere gli incontri informali, con un modo di fare “user friendly”».
Altri progetti?
«La società ha già una sede a Londra e presto apriremo un ufficio a San Francisco. Al momento iGenius ha 25 dipendenti ma assumiamo una risorsa ogni tre settimane. Non guardiamo all’esperienza. Ci interessano soprattutto le basi, che verifichiamo tramite un test rigoroso, e la passione».
Consigli?
«Per una buona impresa servono umiltà, passione e la forza del team. Mio padre mi ha insegnato il valore dell’umiltà da bambino. Non ho mai chiamato nessuno “dipendente” perché credo nell’importanza del confronto alla pari tra tutti i componenti del team. Dietro ogni successo c’è il team. Bisogna essere uniti, partecipare, confrontarsi sempre. Ecco perché ragioniamo come un’agenzia quotata in Borsa: vorremmo anche noi redistribuire una quota degli utili tra tutti i dipendenti. Al momento però tutti i guadagni sono reinvestiti nella società. Anche l’ambiente e le condizioni di lavoro sono importanti».
Come si lavora da iGenius?
«Tutti insieme in un grande open space a Milano. All’inizio c’era solo un tavolo al centro della stanza. Ora ci siamo attrezzati. Ognuno entra ed esce quando vuole, purché ovviamente rispetti le ore giornaliere da contratto. E se ha bisogno di un giorno libero in settimana può recuperare il lavoro il sabato».
Info: www.igenius.net