Non è una novità che l’India sia un gigante pronto a correre anche nel settore tecnologico. Quello che però stupisce è come sia sottovalutato il mondo delle startup, in particolare di quelle fondate da imprenditrici donne, in un contesto dove tutto suggerirebbe il contrario.
L’India è ora sede di oltre 8.000 startup fondate da donne che hanno ottenuto finanziamenti complessivo di quasi $23 miliardi (tra il 2020 e 2022). Numeri che fanno impallidire gli hub europei e statunitensi.
La quota di imprenditrici nel settore tecnologico indiano supera il 18 per cento e tra le aziende finanziate la quota supera il 14 per cento, secondo il rapporto di Tracxn, una piattaforma leader nelle ricerche di mercato. Le startup guidate da donne rappresentano una significativa quota del 14,8 per cento del totale dei finanziamenti tecnologici indiani, pari a quasi $155 miliardi.
La regione di Delhi guida per numero di startup guidate da donne, seguita da Bangalore e Mumbai. Più di 2.000 startup guidate da donne hanno ricevuto finanziamenti, lasciando tuttavia circa 6.000 aziende non finanziate, di cui 590 hanno un fatturato di oltre $30.000.
La quota di finanziamenti raccolti dalle startup guidate da donne nel paese è aumentata nell’ultimo decennio, e ora rappresenta più del 15 per cento del totale dei finanziamenti alle startup in India dal 2020 al 2022.
I primi due mesi del 2024 in questo settore hanno visto $100 milioni di finanziamenti.
Ci sono 2.300 startup guidate da donne finanziate, di cui il 13,4 per cento è avanzato alla fase di Serie A e il 3 per cento è passato alla fase di Serie C o oltre. L’ecosistema delle startup tecnologiche indiane si classifica al secondo posto dopo gli Stati Uniti, per quanto riguarda i finanziamenti raccolti dalle aziende con fondatrici donne. Lo spazio del commercio elettronico B2C è in testa con 3.434 aziende, seguito dai marchi internet-first con 1.355 aziende e dal software-as-a-service con 1.181. LetsVenture, Wellfound e Venture Catalysts sono gli investitori più attivi in questo settore, ha detto il rapporto.
Sono dati che vanno inseriti in un contesto molto complesso, un paese enorme con una popolazione giovane, ma che forse stiamo sottovalutando per capacità imprenditoriale e soprattutto voglia di crescere.