Jusp, startup dei pagamenti mobile, vince il Premio per l’Innovazione

Di
Redazione Millionaire
21 Settembre 2016

10 startup italiane hanno ricevuto il Premio per l’Innovazione dal presidente della Repubblica al Quirinale. Tra le startup premiate anche Jusp, fondata nel 2011 da Jacopo Vanetti.

Insieme a Giuseppe Saponaro e Stefano Calderano, Jacopo, 28 anni, ha ideato un dispositivo per i pagamenti in mobilità, un vero e proprio Pos che si collega a smartphone e tablet.

«Due mesi fa ho ricevuto una lettera dal Presidente della Repubblica», racconta Jacopo a Millionaire. «Ero stato selezionato per il Premio per l’Innovazione. Sono rimasto meravigliato. Mi sono detto “allora per posta non arrivano solo le multe!”». Ieri il fondatore di Jusp ha partecipato alla premiazione al Quirinale, in occasione della Giornata Nazionale dell’Innovazione: «Ho provato felicità, orgoglio, la sensazione che nel mio piccolo ho lasciato un segno. Ricevere quel premio mi fa sentire ancora più responsabile nei confronti del mio Paese. Ho capito che tutto dipende da noi. E la mia voglia di fare qualcosa di bello per l’Italia è aumentata. Ho stretto la mano a Mattarella, ho parlato del futuro e di cosa voglio fare della mia vita. È stata un’emozione forte».

Dai primi software a Jusp

La carriera di Jacopo inizia molto presto. A nove anni già sviluppa i primi software. Durante la scuola lavora già come freelance per varie aziende. A 20 anni si mette in proprio con un’azienda di software: «Sono partito con 100 euro, non riuscivo neanche a pagare la luce dell’ufficio. Ma poi abbiamo preso quota con clienti come Siemens, Mondadori e De Agostini». Oggi la software house appartiene al passato. Il presente si chiama Jusp, un’idea che rivoluziona il mondo dei pagamenti digitali. Ed è un successo: sei milioni e mezzo di dollari raccolti nel 2013 (la startup italiana più finanziata quell’anno) e un piano di espansione internazionale avviato nel 2015.

Business e Pos convincenti

«Il nostro Pos arriva in una settimana, costa 79 euro, e le commissioni sono solo 0,9% sulla transazione. Il modello di business e il prototipo del Pos hanno convinto gli investitori. Oggi Jusp ha migliaia di clienti in Italia: dalle farmacie, ai centri sportivi, ai negozi di abbigliamento, fino agli studi medici».jusp foto

Costi trasparenti

«I negozianti sono molto infastiditi dalle commissioni bancarie, spesso non hanno neanche idea di quanto sborseranno. O si vedono addebitare cifre importanti, per esempio per le tefonate che il Pos bancario fa, utilizzando numeri a pagamento».

Un Pos pieno di possibilità

«Il nostro è uno Smart Pos, agisce indipendentemente dalle banche. Può agganciare più conti bancari dell’esercente. Ha un gestionale collegato per monitorare i flussi di cassa e organizzare dati e attività in modo più semplice. Manda ricevute dei pagamenti ai clienti, via email, diventa un canale per segnalare e avviare promozioni».

INFO: http://jusp.com

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