In Italia, l’emergenza abitativa è un problema significativo che coinvolge molte persone e famiglie in tutto il Paese. Un report ISTAT del 2022 conferma questo dato: 2,5 milioni di famiglie sono in sovraccarico e spendono per l’abitazione oltre il 40% del reddito familiare disponibile.
Mentre crescono i casi e l’emergenza si fa sentire sempre di più, nascono startup come Ridaje e Homes4all, che aiutano le persone meno agiate a reintegrarsi, trovandogli lavoro e dimora fissa, dando loro una seconda chance.
Le conseguenze del disagio sociale in alcuni casi sono drammatiche: tra le più evidenti, l’incremento del numero dei senzatetto. Si calcola che solo a Roma siano 15000 le persone senza fissa dimora. Queste startup hanno scelto di supportare le politiche governative volte a contenere il dilagarsi del fenomeno, dando vita ad un’idea imprenditoriale che abbia un forte impatto sociale.
Come Ridaje, che aiuta le persone senza fissa dimora a reintegrarsi nella società attraverso la ricerca di un nuovo lavoro, mentre Homes4All interviene per ampliare l’offerta immobiliare privata a costi accessibili. Entrambe sostenute dalle campagne di crowdfunding a cui partecipano anche private, aziende ed associazioni.
Ridaje la startup che dà una seconda possibilità alle persone senza fissa dimora
“Adottiamo gli spazi verdi della città per conto di aziende, associazioni e comitati di quartiere e con i nostri giardinieri, li riqualifichiamo e li manteniamo curati”. A spiegare l’idea alla base di Ridaje è Luca Mongelli, ingegnere informatico, che nel 2019 l’ha fondata insieme a Luca Mongelli, ricercatore universitario. In quattro anni sono stati formati 50 giardinieri, recuperati oltre 50000 mq di verde pubblico in stato di abbandono e realizzati oltre 115.000 euro di progetti di riqualificazione e manutenzione urbana.
Le persone vengono selezionate grazie al supporto dei centri di accoglienza perché questi sono in contatto con le persone emarginate per lunghi periodi e quindi hanno una conoscenza più approfondita delle varie situazioni. Ogni corso (ne sono previsti due all’anno) è formato da 10 persone: almeno a 4 viene garantita la prova retribuita e a 2 di queste, anche l’assunzione.
A fine agosto è stata lanciata anche una campagna di equity crowdfunding per aiutare ancora più persone e riqualificare più aree verdi pubbliche possibili. In meno di mese è stato già abbondantemente superato il capitale minimo fissato, di 50000 euro. Tra gli obiettivi della campagna, comprare dei macchinari che permettano alla startup di partecipare ad appalti pubblici per lavori più grandi e l’acquisto di una casa da destinare agli aspiranti giardinieri.
Da Torino al Sud Italia, non si ferma la “lotta” all’emergenza abitativa di Homes4all
Recuperare e valorizzare il patrimonio immobiliare per creare città sempre più inclusive e sostenibili: è questa da sempre la mission di Homes4all, la startup innovativa che riduce l’emergenza abitativa favorendo la rigenerazione urbana. Come? Acquisendo e/o gestendo immobili che vengono poi affittati a famiglie in difficoltà ad un costo sostenibile.
Grazie alle tre campagne di equity crowdfunfing già lanciate, chiunque può investire nei progetti. Partita da Torino, attualmente ha circa 50 immobili, acquistati ed in gestione, tra Genova, Lombardia e Sud Italia. Tra i progetti più importanti sviluppati c’è “Homes4All- a Torino il diritto all’abitazione si innova”. L’idea è di fornire alla città piemontese, che solo nel 2022 ha registrato 33 richieste di sfratto al giorno e che conta più di 50.000 appartamenti sfitti, strumenti di azione preventiva per ridurre i tempi di attesa dell’alloggiamento ed ampliare così l’offerta immobiliare privata a costi accessibili
