L’iniziativa «SETE: 100 idee per salvare il mondo» ha scelto le dieci startup italiane che stanno rivoluzionando la gestione delle risorse idriche, con soluzioni innovative per un futuro più sostenibile.
Innovazione e sostenibilità al centro del progetto SETE
Il progetto «SETE: 100 idee per salvare il mondo», che ha visto il patrocinio di Regione Puglia, Acquedotto Pugliese e l’UNIDO ITPO Italy, è stato ideato per promuovere soluzioni innovative nel campo della gestione delle risorse idriche. Il focus dell’iniziativa è stato sensibilizzare sull’importanza di tutelare le riserve idriche globali e premiando le startup con le idee più promettenti.
La startup vincitrice: BlueEcoLine
Tra i protagonisti, la startup BlueEcoLine, proveniente da Firenze, si è distinta con un progetto altamente innovativo nel contrasto all’inquinamento dei fiumi. Le due soluzioni proposte, «River Eye» e «River Cleaner», utilizzano tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale per monitorare e rimuovere i rifiuti plastici presenti nei corsi d’acqua. Il primo sistema analizza i rifiuti flottanti, mentre il secondo automatizza il processo di raccolta, portando direttamente alla riva i detriti per facilitarne il recupero. Un esempio concreto di come tecnologia e sostenibilità possano andare di pari passo.
PlantVoice: l’intelligenza artificiale che parla con le piante
Un’altra startup finalista, PlantVoice, fondata a Bolzano da Matteo e Tommaso Beccatelli, ha sviluppato una tecnologia che permette di monitorare in tempo reale lo stato di salute delle piante. Grazie a sensori e software basato sull’intelligenza artificiale, la startup ottimizza l’uso delle risorse idriche, riduce il consumo di pesticidi e aumenta la produttività agricola. Un approccio che ha l’ambizione di cambiare il modo in cui affrontiamo la gestione dell’acqua in agricoltura, evitando sprechi.
Le altre soluzioni finaliste per la gestione delle risorse idriche
Oltre a BlueEcoLine e PlantVoice, altre otto soluzioni sono state selezionate tra le migliori per la loro capacità di innovare la gestione delle risorse idriche:
- Soonapse (Roma) ha sviluppato Ploovium, una piattaforma che ottimizza l’irrigazione grazie all’uso di AI e big data.
- Pipein (Torino) propone soluzioni per la manutenzione predittiva di acquedotti e oleodotti, riducendo sprechi e aumentandone l’efficienza.
- All About Water (Milano) utilizza strumenti agritech e fintech per migliorare gli investimenti nel settore agroalimentare, con un focus sulla gestione sostenibile dell’acqua.
- Quantum (Bari) offre un sistema che monitora i nutrienti nelle acque reflue urbane, migliorando l’efficienza delle risorse in agricoltura.
- Sepra (Monza Brianza) sviluppa tecnologie per l’ottimizzazione dei trattamenti industriali delle acque.
- Smart Island (Caltanissetta) si concentra sull’agricoltura di precisione, monitorando i bisogni idrici delle piante per garantire un uso razionale dell’acqua.
- Beadroots (Lecce) ha ideato una soluzione innovativa per migliorare la ritenzione idrica nel terreno, fondamentale durante periodi di siccità.
- Elaisian (Roma) sviluppa sistemi di agricoltura di precisione per prevenire malattie delle piante e ottimizzare l’irrigazione.
Un progetto che guarda al futuro della Puglia
L’evento, svoltosi a Bari, è stato un’occasione per mettere in luce le soluzioni più promettenti nel campo della sostenibilità idrica e delle tecnologie green. La Regione Puglia, da sempre attenta alle sfide legate all’ambiente, ha messo in campo iniziative per diventare un hub internazionale per l’innovazione, con programmi che supportano le startup locali e attraggono talenti da tutto il mondo.
Il progetto SETE non solo premia le migliori idee, ma incarna una visione che punta a un futuro dove l’innovazione tecnologica e la sostenibilità siano al centro di ogni sviluppo. La Puglia, con il suo impegno e le sue risorse, si conferma un terreno fertile per idee che possano cambiare il mondo, partendo dalla salvaguardia delle risorse idriche.
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