3Bee chiude un round di investimento da 5 milioni.
La startup agri-tech 3Bee, nata nel 2017 dall’idea di due amici, Niccolò Calandri e Riccardo Balzaretti, che volevano proteggere le api in modo innovativo e sostenibile, ha chiuso il primo round di investimento di serie A. Questo è uno dei più grandi round di finanziamento della gestione delle aziende agricole dell’apicoltura, che segue quello da 3 milioni chiuso nel 2019.
Che cos’è 3Bee
3Bee sviluppa sistemi per migliorare la salute delle api e tutelare la biodiversità. Attraverso la sua tecnologia Hive tech, gli apicoltori possono monitorare costantemente e in modo completo i propri alveari per ottimizzare la produzione, risparmiare tempo e curare le proprie api prevenendone problemi e malattie.
Grazie ad un network di apicoltori, hanno creato il programma di ricerca, sviluppo ed economia circolare “Adotta un alveare”.
In seguito al successo del progetto e alle crescenti richieste, hanno deciso di renderlo disponibile a tutte le aziende attente alle tematiche green di sostenibilità ambientale.
Sono circa 52 i paesi attualmente coinvolti, con aziende sparse in Italia, Francia, Germania e Spagna. Con 3Bee lavorano oltre 5 mila apicoltori e monitorano oltre 1 miliardo di api sia mellifere che selvatiche.
Come funziona la tecnologia Hive-Tech
HiveTech, un alveare 4.0 che consiste in una rete di sensori IoT, i quali, posizionati all’interno dell’alveare, monitorano il benessere delle api permettendo agli apicoltori di ridurre i trattamenti, diminuire le visite nell’apiario. BioScan: un sistema di conteggio della fauna automatico che sfrutta l’intelligenza artificiale per riconoscere la tipologia di animale. Terra: un sistema di Reti neurali per l’analisi della biodiversità vegetali su 3 stati Europei, in collaborazione con ESA.
I dati vengono registrati dai sensori ogni ora. I dati vengono trasmessi tramite APP 2 volte al giorno. L’orario di trasmissione è modulabile dall’utente. L’utente riceve una notifica quando i dati per essere avvisato della trasmissione dei dati.
Al round hanno partecipato AG funder Grow impact fund, uno dei VC foodtech e Ag-tech più attivi al mondo, Anya Capital, fondo italiano focalizzato sulle startup ad alto impatto e l’ESA (Agenzia Spaziale Europea), che ha stanziato un capitale di 700mila euro per lo studio della biodiversità attraverso i satelliti e l’imaging multispettrale.
Obiettivi del round
L’azienda utilizzerà i fondi appena raccolti per rafforzare la propria infrastruttura sulla biodiversità e sulla tecnologia per la mappatura dei dati, nonché per l’assunzione di personale nel settore sviluppo commerciale internazionale, programmi di sensibilizzazione e sviluppo di servizi ESG.
Il settore Agrifood-tech si piazza così al 3° posto per investimenti ricevuti, con poco più di 156 milioni di euro ripartiti in 54 deal, divisi in sei categorie. Sono questi i numeri che si
leggono nell’ultimo report “Investimenti nell’agrifood-tech in Italia 2022” sviluppato dalla società di consulenza specializzata TheFoodCons e Agrifood-Tech Italia. Un’altra area promettente da tenere d’occhio? Allevamento di insetti, grazie a Bef Biosystem, Nutrinsect e Alia.