Soplaya, una startup foodtech con sede a Milano, sta cercando di cambiare le regole del gioco nel settore delle forniture per ristoranti italiani grazie al suo innovativo canale di approvvigionamento digitale. Recentemente, ha chiuso un round di finanziamento da 12,5 milioni di euro, ma quello che è interessante è il suo modello di business rivoluzionario. Mauro Germani, CEO di Soplaya, immagina un futuro in cui ristoranti indipendenti e catene di medie dimensioni possano accedere a consegne veloci ed efficienti e ingredienti di qualità a prezzi trasparenti e onesti, indipendentemente dalle loro dimensioni o capacità di negoziazione.
Commentando il modello di business di Soplaya, Germani ha detto: “La tecnologia e l’automazione, applicate a ogni passaggio della catena di approvvigionamento dei ristoranti, miglioreranno radicalmente la trasparenza, l’efficienza e la sostenibilità. Ciò porterà a risparmi di tempo e costi che in precedenza erano disponibili solo per i grandi attori dell’ospitalità. Dopo il nostro primo round nel 2020, abbiamo allestito 3 hub snelli e modulari e ora siamo in grado di lanciarli in soli 45 giorni, crescendo tre volte più velocemente con ogni lancio. Grazie anche alle risorse raccolte con questo round, miriamo a consolidare la nostra presenza nel mercato italiano, preparandoci a espanderci in nuove geografie. Applicare l’AI alle operazioni e alla previsione della domanda sarà la prossima grande novità per Soplaya e la nostra comunità di ristoranti e fornitori nei prossimi anni.”
Lanciata nel 2018, Soplaya funziona come un grossista digitale per ristoranti, fornendo facile accesso a una nuova gamma di prodotti artigianali, locali o di nicchia, nonché marchi alimentari, e aggregando gli ordini di consegna tramite la sua app mobile, i suoi 3 hub logistici e la sua flotta di camion refrigerati. Ha effettuato oltre 100.000 consegne, fornito più di 1.000.000 di prodotti e servito più di 2.000 ristoranti, bar e hotel in 15 città italiane. L’azienda democratizza l’accesso alla catena di approvvigionamento alimentare B2B per tutti i produttori, grandi e piccoli, evitando qualsiasi investimento in vendite, logistica, consegne, ordini, pagamenti e gestione delle fatture. Non è solo un marketplace, ma uno strumento completo che consente a chef e proprietari di ristoranti di riprendere il controllo dei loro dati di acquisto, creare liste di ingredienti per i menu, effettuare ordini con un singolo clic, ricevere suggerimenti personalizzati sui prodotti e ottenere notifiche di consegna precise al minuto.
Con la sua tecnologia e rete di hub logistici, Soplaya è in grado di servire migliaia di prodotti da oltre 300 fornitori a centinaia di clienti ogni giorno entro 24 ore, senza costi di consegna. Giacomo Picchetto, partner di Alkemia Capital, lead investor di Soplay chiosa: “Siamo onorati di essere l’investitore principale in questo round di Soplaya. Il nostro fondo investe in scale-up tecnologiche B2B innovative con alto potenziale di crescita in Italia e all’estero, tecnologia all’avanguardia e un team completo ed eccellente: Soplaya presenta tutte queste caratteristiche, che la posizionano nello scenario europeo come un potenziale leader nell’innovazione di un settore ad alta crescita, anticiclico ma ancora tradizionale come la fornitura di ingredienti e prodotti all’industria HoReCa.”
Negli ultimi due anni, Soplaya ha investito significativamente nell’espansione del suo team con talenti di primo piano, raggiungendo 55 persone, e automatizzando ogni aspetto di una
catena di approvvigionamento alimentare B2B dove il 20% del valore si perde a causa delle inefficienze nella distribuzione. La trasformazione del settore B2B di Soplaya coinvolge l’automazione di tutte le operazioni e la loro transizione online per portare avanti una catena di approvvigionamento digitale end-to-end migliore, più giusta e più sostenibile. L’attività di Soplaya mira ad aumentare i profitti di chef e fornitori fino al 10%, ridurre le emissioni di carbonio del 50% e ridurre al minimo gli sprechi alimentari all’1%, non poco per un settore che sembrava ‘impermeabile’ all’innovazione e al controllo di pochi player a livello locale.
