Le barche elettriche da condividere
Leonardo Caiazza e Michele Lauriola founders di E-ssence

Le barche elettriche da condividere 

Di
Mirko Giustini
8 Settembre 2023

La riduzione dell’impatto ambientale dell’uomo passa anche per una mobilità sostenibile a tutto tondo. Il 24 e il 25 settembre prossimi allo Yacht Club di Monaco verrà presentata la nuova App italiana di boat sharing elettrico ideata dalla startup E-ssence. I due giovani imprenditori Michele Lauriola e Leonardo Caiazza, hanno costruito con la loro azienda due barche con motori sotto i 40 cavalli, pertanto si possono guidare anche senza patente nautica. La batteria è da 30 kWh e consente una velocità di crociera da 12 nodi per un’autonomia di massimo 4 ore. La lunghezza di 6,30 metri permette di imbarcare fino a sei persone.

Dall’idea alla startup

A Caiazza e Lauriola l’intuizione è venuta due anni fa mentre frequentavano un master sulle energie verdi alla Bologna Business School dell’università emiliana, dove hanno appreso  le competenze necessarie per affrontare le sfide e le opportunità del settore delle rinnovabili. Il primo, trentaquattrenne di Parma residente a Forte dei Marmi, è l’amministratore delegato e alle spalle può vantare un’esperienza quinquennale nella gestione dei trasporti internazionali.

Il secondo, di un anno più piccolo, è originario di Manfredonia ma vive a Montebelluna: nasce come consulente specializzato nel business sostenibile per poi diventare il responsabile della sicurezza dell’impresa. Insieme hanno fatto crescere il loro progetto prima presso il programma di incubazione BigBo, promosso da Pixel e Banca Sella, poi al Nowtilus, l’hub ligure di innovazione marittima. Due passaggi che hanno consentito all’iniziativa di svilupparsi e di ottenere supporto finanziario e logistico.

Un mercato in crescita

Dall’apertura della barca all’assistenza virtuale del timoniere, tutto avviene tramite un’app. Qui l’utente può trovare itinerari consigliati e mete da visitare: a differenza di quelle con il motore a scoppio, le barche elettriche possono circolare anche all’interno delle riserve marine protette. Un prodotto che trova riscontro in un mercato in crescita che, secondo il report Mordor Intelligence, a livello globale dovrebbe salire di un 5% entro il 2027, arrivando a 20 miliardi di dollari. In Europa invece toccherà i 6,5 miliardi, mentre in Italia il giro di affari vale oggi circa 60 milioni di euro.

Un futuro sempre più verde

L’impresa ha in programma di espandere le sue attività fino a creare un vero e proprio ecosistema di mobilità sostenibile. Da una parte lavora per offrire un servizio di noleggio dell’attrezzatura per lo snorkeling, con la quale esplorare le meraviglie marine con un approccio rispettoso dell’ambiente. Dall’altra sta stringendo partnership per la gestione di biciclette e auto elettriche.

«Le prime settimane di operatività sono andate molto bene: sold out nei week end – Lauriola e Caiazza –.  Molte richieste stanno arrivando dalle 22 aree marine protette, luoghi così fragili che per viverle e salvaguardarle al tempo stesso occorre per forza muoversi senza ricorrere a carburanti inquinanti. Il sogno è espanderci all’estero, ad esempio in Austria o sul lago di Lugano, per contribuire alla riduzione degli spostamenti su gomma».

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