Le startup che riducono l’inquinamento atmosferico

Le startup che riducono l’inquinamento atmosferico

Di
Alessandra Litrico
5 Giugno 2023

La qualità dell’aria in Italia è tra le peggiori d’Europa. Secondo i dati Snpa 2022, si assiste a dei superamenti diffusi di biossido di azoto in alcune zone del paese localizzate in grandi aree urbane, come Torino, Milano, Bergamo e Napoli. La situazione si fa ancora più complessa per l’ozono: solo l’11% delle stazioni di monitoraggio rientra nei limiti. I dati dell’EEA confermano la scarsa qualità dell’aria, con vaste zone che presentano livelli di allarme per le polveri sottili. La situazione non migliora in Europa, dove il 97% degli europei respira quantità giornaliere di particolato ben superiori alla soglia fissata dall’OMS.

 

La tecnologia che cattura e ricicla l’aria inquinata

Tra le realtà nostrane che fanno della loro mission la cattura e la rimozione delle polveri sottili, c’è la romana Bufaga, startup composta da cinque giovani universitari che hanno brevettato una tecnologia smart per rimuovere e riciclare l’inquinamento atmosferico. Come? Attraverso un dispositivo montabile su qualsiasi mezzo di trasporto, in grado di eliminare dall’aria i principali inquinanti e monitorarne la qualità nelle zone in cui circola il veicolo. Funziona così: i dati vengono raccolti in una piattaforma, sono acquisiti e analizzati in tempo reale, dopodiché la dashboard permette di fornire un’analisi aggiornata della qualità dell’aria e degli agenti rimossi. Il servizio, una volta fornito alle imprese, le rende a emissioni zero.

L’idea è frutto dell’ingegno di Serena Mignucci, ingegnere ambientale e fondatrice della realtà che è stata selezionata, insieme ad altre 43 startup italiane, per incontrare i colossi tecnologici della Silicon Valley in occasione di SMAU San Francisco 2023. “Ci posizioniamo come pionieri nell’affrontare il problema dell’inquinamento e promuovere la sostenibilità aziendale -afferma la CEO- siamo orgogliosi di contribuire per un futuro sostenibile per tutti, in modo da poter lasciare un pianeta senza inquinamento alle generazioni future”. I progetti in corso sono molteplici, tra partnership e sfide future, come racconta a Millionaire: “Abbiamo partecipato con successo al programma di Open Innovation VeniSIA in collaborazione con il Gruppo Mundys, holding degli aeroporti di Roma e delle infrastrutture di trasporto. Questa partnership strategica testimonia la fiducia del settore nell’innovazione. Inoltre, stiamo per avviare un Proof of Concept con uno dei nostri partner principali, ENI”.

 

Ridurre l’inquinamento con un’app

Con una diversa mission, ma sempre nell’ottica di ridurre l’inquinamento atmosferico, nasce invece Plateasy, la prima app che aiuta i conducenti a trovare parcheggio, favorendo comportamenti più virtuosi e sostenibili in chi guida. La startup, fondata da Matteo Bauce e Francesco Collamati, ha creato la prima piattaforma social basata sulle targhe che, con un clic, riduce il tempo per trovare il posto. Gli utenti si registrano, condividono la loro targa e, con un messaggio, avvisano quando stanno per liberare il posto auto. Gli altri utenti ricevono l’avviso e parcheggiano.

Con l’app è possibile segnalare anche posti liberi che vengono individuati passeggiando per la strada. Risparmiare tempo significa ridurre le emissioni e creare un circolo virtuoso che fa del bene a tutti. Avvisare, inoltre, fa aumentare i crediti degli utenti, che potranno essere sfruttati per scontistiche in negozi e locali convenzionati, come avviene nella zona di Roma Prati, quartiere scelto per il lancio del progetto che, già partner dell’Osservatorio nazionale sharing mobility, prevede di espandersi entro il 2023. A risparmiare tempo, si risparmia anche denaro. Ma soprattutto, si guadagna vita.

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