Investimenti record nelle startup italiane
Di pari passo con sviluppo e innovazione crescono gli investimenti nelle startup italiane. Gli ultimi dati parlano di un crescente coinvolgimento di venture capital, durante il primo semestre la somma investita nelle startup è aumentata, arrivando a toccare un totale di 957 milioni di euro, pari a più del doppio in un solo anno (123%).
Un incremento dovuto principalmente agli investitori italiani, che hanno contribuito con un totale di 671 milioni. I restanti 286 arrivano da fondi esteri, insieme hanno finalizzato 161 round, facendo registrare un aumento del 14% se confrontati con il 2021.
Se da una parte gli investimenti in realtà italiane sono in aumento, si registra invece un calo degli stessi in realtà fondate da imprenditori italiani all’estero, passati da 379 milioni a 176, per un totale di 11 operazioni, in linea con l’anno precedente. Il computo totale è comunque positivo, sommando infatti i due fattori le operazioni di venture capital aumentano del 12%, salendo a un totale di 172, per un ammontare totale di 1,1 miliardi di euro nel semestre.
Grande soddisfazione per i risultati
I dati sono stati rilevati dal Venture Capital Monitor, realizzato dall’omonimo Osservatorio attivo presso Liuc Business School, con il contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center e grazie al supporto istituzionale di Cdp Venture Capital Sgr e Iban.
In merito è intervenuto Innocenzo Cipolletta presidente di Aifi, l’Associazione italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt, commentando il periodo florido per le startup italiane: «L’economia italiana sta finanziando l’innovazione e credo che otterremo un anno di buoni risultati, i numeri sorprendenti dimostrano come l’innovazione sia fondamentale per permettere all’economia di avanzare, anche e soprattutto nei momenti di crisi, i risultati avvicinano l’Italia alle dimensioni degli altri Paesi, sebbene abbiamo ancora strada da fare».
E non è tutto. Continua, infatti, Cipolletta: «I dati dimostrano anche che le startup domestiche hanno tutte le caratteristiche per diventare le grandi società del futuro visto che in soli 6 mesi è stato investito quasi un miliardo su quelle italiane».
Soddisfatta, è intervenuta anche Anna Gervasoni, professoressa presso la Liuc-Università Cattaneo: «ll corporate venture capital, nella prima parte dell’anno, ha dimostrato di giocare un ruolo importante nel progresso aziendale. Le iniziative di questo settore hanno rappresentato il 22% del totale, a testimonianza di come le imprese svolgano un ruolo importante nella filiera dell’innovazione e si strutturino con veicoli ad hoc, in modo da rendere i loro interventi strutturali e non sporadici».
Ultimo, ma non per importanza, Maurizio Montagnese, presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center: «Anche in questo primo semestre, contraddistinto da forti cali nei mercati finanziari in seguito alla crisi geopolitica e all’accelerazione dell’inflazione, gli investimenti in venture capital in Italia sono sensibilmente cresciuti».
A questo proposito, precisa Montagnese: «Il ruolo decennale del nostro Gruppo nel sostenere le startup finanziariamente e con iniziative di accelerazione sui territori, sta portando evidenze concrete e valore per un futuro industriale del nostro Paese. La nostra controllata al 100% NEVA Sgr e gli altri investitori istituzionali e privati sono sempre più propensi a operare, portando nuovi capitali in questo segmento di mercato a supporto dell’innovazione».
In linea con gli anni precedenti, il primato per gli investimenti Initial ricevuti appartiene alla Lombardia. Sono infatti 59, ovvero il 38% del mercato, seguono Lazio (14%) e Piemonte (9%). Il settore maggiormente finanziato è l’Ict con il 40%, seguire il Fintech con il 10% e l’Healthcare con l’8%.