loris degioanni

Lo startupper italiano che ha conquistato la Silicon Valley

Di
Redazione Millionaire
21 Dicembre 2016

Partito da Vinadio, in provincia di Cuneo, con zero soldi e molto talento, Loris Degioanni ha avviato due imprese in Silicon Valley. 42 anni e 3 figli, sembra un ragazzo come tanti. Poi lo senti parlare e vorresti portare nelle scuole come esempio di  determinazione. Si occupa di Containers, l’evoluzione del cloud computing, un nuovo fenomeno informatico che sta esplodendo in Silicon Valley. Ha venduto la sua prima startup per 30 milioni di dollari. Con la seconda ne ha raccolti altri 30, di cui 10,7 da Accel, uno dei più importanti venture capital al mondo. Un risultato unico tra le startup italiane in Silicon Valley. Lo abbiamo intervistato tempo fa, ma oggi vi riproponiamo la sua storia bellissima e piena di lezioni.

La scalata al successo

«Ho talento nell’andarmi a cercare grane. Vengo da un paesino di montagna, l’alpinismo è stato per me scuola di vita. Ho sempre cercato nuove vie d’arrampicata, lasciando le strade già tracciate per mettermi alla prova, superare i miei limiti, tirare fuori energia e talento. Dallo sport alla vita, succede la stessa cosa: se vuoi ottenere dei risultati, devi rischiare di farti male e poi cercare di evitarlo con il 200% delle tue forze» ci ha raccontato Degioanni.

Prima cosa? Cerca i clienti

«Prima di cercare finanziatori, ho puntato a trovare clienti. Nella primavera del 2014 ho rilasciato parte del mio codice Sysdig in open source. Non ho guadagnato, ma ho fatto conoscere il brand». Il software ha iniziato a girare. Centinaia di migliaia di persone lo hanno scaricato negli Stati Uniti, in Asia, nell’Europa dell’Est, qualcuno anche in Italia. A fine 2014 Loris va sul mercato e inizia a vendere il prodotto. Dalla sua parte, ha la forza di un team di ingegneri italiani: «Gli italiani sono i migliori ingegneri del mondo».

Il fenomeno dei Containers

I Containers sono il nuovo fenomeno della Silicon Valley. «È il nuovo sviluppo del cloud computing, che qui rappresenta già roba vecchia. Permette di affittare server da qualcun altro in modo molto più efficiente, più veloce e più economico. Si può affittare una macchina anche solo per un’ora per un solo utente. Su questa nuova tecnologia si stanno buttando tutti: grandi aziende, banche e assicurazioni. Noi ci siamo ritrovati con un software che abbiamo ottimizzato per i Containers, prendendoci il rischio di farlo presto. Oggi stiamo cavalcando quest’onda, siamo la prima azienda al mondo specializzata nella visibilità e nel monitoring dei Containers».

La ricerca di investitori: se qualcuno investe in te, anche altri lo faranno

Un buon prodotto, il timing giusto, un team forte, Degioanni ha le carte in regola per sfondare. Ma trovare investitori non è facile. «Prendi centinaia di porte in faccia, tanti “grazie ci risentiamo”. Devi lavorare sulla tua reputazione e sul tuo network. La cosa più difficile è trovare il primo. Tutti ti chiedono: chi è il tuo lead investor? Se non hai un nome, sei fregato. Le dinamiche sono simili a quelle di un “gregge”. Se c’è qualcuno che investe in te, anche altri lo faranno. Gli incontri sono tantissimi. Ti senti un po’ come al mercato e un po’ come a un appuntamento romantico. Devi negoziare la valutazione migliore per te e il tuo gruppo. È un lavoro di mesi, di relazioni. Decine di incontri informali, che culminano con il leggendario Monday Meeting, la presentazione ufficiale agli investitori che in Silicon Valley si fa sempre il lunedì mattina. Ventiquattro ore dopo arriva la loro risposta. Se ti prestano soldi, lo fanno per business. Comprano quote della tua azienda con una valutazione relativamente bassa e si aspettano che queste quote si moltiplichino nell’arco di 5 anni».

Anche in Silicon Valley il business è ancora un fatto di incontri. «Grazie alla tecnologia potrei starmene in un rifugio di montagna e lavorare benissimo, ma non otterrei gli stessi risultati. Qui le persone continuano a contare. Non basta scambiarsi un biglietto da visita. Bisogna trascorrere del tempo insieme. Fare delle cose. È come sposarsi. E non ci si sposa per corrispondenza».

Sono andato all’estero e sono felice ma ognuno scrive la sua storia

Degioanni ha aperto una sede di Sysdig anche in Italia. «Sono andato all’estero e sono felice di averlo fatto. Sono cresciuto, mi sono arricchito, ho costruito una famiglia. Nel settore dell’IT, in California le opportunità sono incredibili. Ma la competizione è folle, la gavetta è molto intensa. Da lontano guardo sempre la mia Italia. E credo che le opportunità ci siano ovunque. Basta mettersi in posizione scomoda per trovare la forza di coglierle». Come nell’alpinismo.

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