Avete mai provato a scrivere un business plan per la vostra idea di impresa?
Se l’avete fatto, avete mai provato ad adattare al vostro business una pianificazione già costruita per un’altra società? Si? Allora, con tutta probabilità, vi sarete resi conto di aver intrapreso una mission impossible.
Ma perché, vi starete chiedendo, i business plan non sono tutti uguali?
No, non lo sono.
È vero che i business plan posseggono molti elementi in comune, ma è altrettanto vero che, a seconda del tipo di business e della presentazione che dovete fare, esistono degli elementi che li differenziano enormemente.
A tal proposito, la nota rivista Entrepeneur ha pubblicato un articolo molto interessante in cui descrive le 4 tipiche categorie in cui si differenziano i business plan.
L’articolo in questione è un estratto del libro “Start your own business”. Un libro, pubblicato dallo stesso Entrepeneur, che è arrivato alla sua quinta edizione e può essere acquistato a questo indirizzo.
Guardiamo con attenzione la suddivisione proposta dalla rivista.
Le 4 forme del business plan
Come dicevamo, i business plan possono essere suddivisi in 4 grandi categorie diversificate in base alla lunghezza, alla cura dei dettagli grafici e al formato. Non è detto, ovviamente, che la lunghezza sia direttamente proporzionale alla qualità del vostro elaborato, tutto dipende dall’uso che ne dovete fare.
1. Il miniplan
Il miniplan, come dice la parola stessa, è un business plan completo ma più semplice e breve rispetto a quelli tradizionali. In genere, è utilizzato per valutare la fattibilità economica di un progetto e per iniziative molto piccole. Può essere costituito da un massimo di 10 pagine ed è un ottimo modo per testare, velocemente, l’interesse di un potenziale partner.
Cosa deve contenere?
Deve fornire una veloce panoramica su alcuni concetti chiave come il tipo di business, i finanziamenti, il piano marketing e di bilancio, la proiezione economica e lo stato patrimoniale.
Attenzione
Evitate di commettere un errore pericolosissimo: inviare un miniplan a un possibile investitore che, invece, ne avrebbe gradito uno curato nei minimi dettagli.
2. Il working plan
È un tipo di pianificazione che serve per gestire le attività interne della vostra impresa. Deve essere sicuramente ben curato nei dettagli, ma può tralasciare la parte introduttiva, i curricula dei dirigenti e tutte quelle informazioni che, tra gli addetti ai lavori, sono già conosciute.
Cosa potete trascurare?
Forma e rifinitura grafica possono passare in secondo piano. Non è necessario che stampiate le pagine in carta patinata. Non avrebbe senso. È un piano fatto per essere usato, non per essere guardato o per impressionare.
3. Il presentation plan
Di finalità opposta al working plan, il presentation plan è studiato per inglobare in sé tutta l’accuratezza e la precisione della cura dei dettagli e dell’estetica.
Al proprio interno, infatti, può contenere le stesse informazioni del vostro piano di lavoro adattate, però, a un pubblico esterno più raffinato, come banchieri e investitori.
Cosa dovete curare
A differenza del working plan, è necessario utilizzare un linguaggio di tipo specialistico. In questo caso, è necessario inserire anche minacce e rischi di concorrenza.
Attenzione
Da evitare assolutamente qualsiasi imprecisione. Spesso i fruitori sono persone pignole, attaccate a grafici e tabelle. Un errore nei dati, ad esempio, potrebbe essere interpretato come una falsa dichiarazione.
4. L’electronic plan
Ed ecco l’ultima tipologia di business plan, l’electronic plan. Quando stilate il vostro piano aziendale utilizzate naturalmente un computer. Successivamente, i file salvati vengono stampati e rilegati a seconda delle diverse necessità di utilizzo.
Perché allora non creare un business plan in formato elettronico?
Quali vantaggi?
I vantaggi dell’electronic plan sono molteplici. Risparmio, semplicità di presentazione – un piano del genere può essere infatti spiegato attraverso il supporto di lavagne luminose, video proiettori – e può far fronte alle richieste del cliente più esigente che vuole visionare nel dettaglio fogli di calcolo complessi.
Questi sono soltanto alcuni suggerimenti per scegliere il tipo di business plan che meglio si può adattare alle vostre esigenze. Attenzione però: ciò che voi sceglierete condizionerà fortemente l’impatto che la vostra azienda potrà avere su chi, in seguito, dovrà leggerlo. Quindi non siate affrettati, scegliete con cura e siate il più precisi possibile sui dati che inserite.
Giuseppina Ocello