Quali sono le startup advergame più importanti in Italia?

Di
Melania Guarda Ceccoli
1 Febbraio 2023

Nel 2021 hanno giocato 15,5 milioni di persone, ovvero il 35% della popolazione italiana tra i 6 e i 64 anni. Cosa sono gli advergame e cosa offre il mercato?

 

In Italia i videogiochi vanno alla grande. Secondo gli ultimi dati IIDEA disponibili, il giro daffari del settore nel 2021, comprensivo di hardware e software fisico e digitale, è pari a 2 miliardi e 243 milioni di euro, con una crescita del +2,9% rispetto al 2020..

Ma oggi il mercato dei videogiochi interessa anche il mondo aziendale. Ecco quindi che nascono gli advergame, una tipologia di videogioco che, utilizzato nell’ambito di campagne di comunicazione, consente ai brand di creare engagement e catturare l’attenzione degli utenti in modo divertente ma non intrusivo, incoraggiando la loro partecipazione a sfide che hanno il potenziale per diventare facilmente virale. 

 

Il significato del termine

il termine è composto dalle due parole inglesi advertising” e game, ossia pubblicità” e gioco”. Secondo lo IA,  advergame significa una «forma di comunicazione commerciale che diventa parte di un gioco elettronico interattivo, sviluppato appositamente per la promozione di un prodotto o di un brand».

Attraverso classifiche e premi, gli advergame servono a raccogliere informazioni sulle preferenze e abitudini degli utenti, in modo da utilizzare poi tutti questi dati per offrire servizi e prodotti sempre più personalizzati.

In questo modo, il brand crea una relazione con il proprio pubblico, coinvolgendolo nel suo mondo e trasmettendo i suoi valori.

 

Tipologie di gioco

Ci sono tre tipologie di gioco:

GIOCHI PUBBLICITARI ASSOCIATIVI: il marchio e/o il prodotto non sono direttamente rappresentati nel gioco, ma vi si fa riferimento attraverso lo stile di vita, l’ambiente o le attività rappresentate;

GIOCHI PUBBLICITARI ILLUSTRATIVI: il marchio o il prodotto sono i principali protagonisti del gioco;

GIOCHI PUBBLICITARI DIMOSTRATIVI: prevedono una completa interattività e coinvolgimento tra il giocatore e il brand o prodotto. Si tratta, ad esempio, di giochi in cui è possibile testare virtualmente il prodotto.

 

I migliori advergame

A fare la storia fu Budweiser, che nel 1983 creò il primo advergame: un arcade per bar, pub e altri locali dove veniva bevuta birra. In questo caso il logo dell’azienda era ben visibile e l’esperienza di gioco era completamente incentrata sul riuscire a servire della birra.

Anche Coca Cola e Pepsi hanno avuto il loro advergame. Per la prima si trattava di Pepsi Invaders, in cui i pericolosi invasori alieni da sconfiggere erano le lettere che formavano il nome della rivale Pepsi.

Dalla sua parte, Pepsi ha lanciato nel 1999 solo in Giappone un gioco per Playstation, Pepsiman, in cui lobiettivo era muovere il protagonista schivando ostacoli ed evitando cadute fino a raggiungere persone disidratate da salvare con una lattina di Pepsi.

Burger King ha rilasciato 3 titoli per Xbox 360: i giochi avevano per protagonista il mondo fast food e si trovavano nella maggior parte dei punti vendita della catena.

Magic Kinder, della Ferrero, aveva creato codice univoco all’interno della sorpresa dell’ovetto, che dava accesso a dei videogiochi per PC rilasciati periodicamente sul sito delliniziativa.

Lego invece ha pensato in grande con 52 giochi diversi, più quelli concessi in licenza e con i personaggi delle saghe di Harry Potter o Star Wars.

 

Le start up in Italia

In Italia ecco 5 start up che si occupano di advergames.

Blaster Foundry: startup catanese fondata dal 25enne Francesco Fichera. Lazienda, nata nel 2021, vuole unire il marketing online al mondo dei videogiochi. Blaster Foundry ha lanciato sulla piattaforma Two Hundred, la sua campagna di equity crowdfunding, andando a raggiungere e superare lobiettivo iniziale di 60.000 euro, puntando allobiettivo dei 250.000 euro.

Johannes: realtà indipendente nata nel 2015 come Social Live Agency da Vittorio Castelli e Daniele Lazzari, che si focalizza sul mondo digitale puntando su phygital, realtà aumentata, advergaming e contenuti video. Oggi infatti la società si definisce un’Experiential Technology Company, in grado di creare esperienze immersive, fisiche e digitali su misura.

Code This Lab: fondata nel 2009 dai due giovani informatici Biagio Iannuzzi e Mauro Banchieri. Oggi lazienda con base a Napoli ha un portfolio ricco di clienti come Tods o Wwf.

Dinobros: realtà nata dallincontro tra Samuele Sciacca classe 97, giovane programmatore informatico con un passato da youtuber, e Manolo Saviantoni, classe 80, designer e pixel artist. 

Gamindo: nata del 2019 da Nicolò Santin e Matteo Albrizio è una startup innovativa specializzata nello sviluppo di videogiochi promozionali con un impatto sociale.

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