Ebbene sì, esiste anche un Umbria che non ti aspetti. Un Umbria lontana da quell’immaginario collettivo che la dipinge come un’affascinante regione ricca di arte, cultura, enogastronomia e paesaggi incantevoli. Definita anche il “Cuore Verde d’Italia”, il territorio umbro è storicamente vocato all’artigianato, all’agricoltura, ai servizi e all’industria in settori di punta quali l’aeronautica, il tessile, la meccanica e la siderurgia.
Negli ultimi anni invece si sta vivacizzando anche il mondo delle startup. Ed è proprio in questo comparto che inaspettatamente l’Umbria sta dimostrando di sapere esprimere delle vere eccellenze, come dimostrano i risultati analizzati nel contesto dell’Investor’s Forum 2023 “Il futuro non aspetta” organizzato dalla Regione Umbria in collaborazione con Sviluppumbria. Si è trattato della prima iniziativa volta a dare voce all’innovazione, all’idee vincenti, alla ricerca: elementi indispensabili per trasformare un’intuizione in un’attività utile per la società ed entrare nel mercato, magari anche grazie all’aiuto di un business angel.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di creare un ecosistema con un approccio innovativo incentrato sulle più avanzate metodologie dell’accelerazione di impresa, per accompagnare le startup del territorio, e aiutare agli imprenditori a consolidare la propria idea di business e acquisire consapevolezza sulla maturità tecnologica, manifatturiera e sul potenziale da proporre agli investitori. Oltre ad essere stato un luogo di confronto e scambio di vedute, il Forum ha rappresentato anche l’occasione per presentare sedici startup a un gruppo di investitori di altissimo livello con l’obiettivo di raccogliere capitali e sviluppare potenziali partnership.
Tra queste sono state selezionate quattro startup (Ubt Umbria Bioengineering Technologies, Beexlab, BugsLife e Recuperiamo) molto interessanti a livello di investimento che per progetto innovativo e modello di business sono risultate le vincitrici. L’Ubt Umbria Bioengineering Technologies Srl nasce dall’intuizione di Gianluigi Tiberi che ha realizzato un dispositivo per il rilevamento del tumore al seno con una tecnologia innocua che evita i pericolosi raggi X. Dopo aver brevettato il prodotto ed aver ottenuto la marcatura Ce e Qualità (13485), la startup è pronta per la vendita con l’obiettivo di diventare leader di mercato e salvare vite umane.
La Beexlab Srl è una startup che rivoluziona l’esperienza di degustazione dei vini grazie a un dispenser che consente di assaporare ogni calice alla temperatura ideale e ridurre gli sprechi conservando perfettamente i vini grazie all’innovativo packaging brevettato. Nata da un’intuizione di Massimo Mearini e del socio Diego Pepini, dopo aver vinto l’Innovation Award Honoree al Ces di Las Vegas, ora è in fase di industrializzazione in partnership con una realtà leader nel mercato di riferimento.
BugsLife Srl si occupa della trasformazione di larve di mosca soldato in farine proteiche. Un’idea nata dal cofondatore Giacomo Zeni, che durante Expo Milano 2015, ha posto l’attenzione sul problema della scarsezza alimentare e sul cosiddetto protein gap. Recuperiamo Srl invece ha sviluppato il primo portale per la gestione dei prodotti a rischio spreco basato su tecnologia blockchain. L’idea nasce da Marco Raspati e Paolo Rellini con l’obiettivo di generare impatto positivo a livello ambientale e sociale, offrendo alle aziende e agli enti non-profit uno strumento utile ed efficace per la riduzione dello spreco.
