Taglia il traguardo del primo anno di vita Periscope, l’applicazione che consente di fare dirette in video streaming. Un anno di successi con più di 200 milioni filmati live creati. Lanciata alla fine di marzo dello scorso anno ha conquistato 10 milioni di persone tra cui molti vip (Fiorello e Jovanotti i primi ad usarla). E sopratuttto ha fatto scola con Facebook e Google che si lanciano nei servizi streaming.
L’inventore è uno startupper americano Kayvon Beykpour che lavora su un’App per un anno. La lancia e solo pochi mesi dopo arriva Twitter che la acquista per una cifra vicina ai 100 milioni di dollari.
Tutto nasce in Turchia
Kayvon che sviluppa il progetto nel febbraio del 2014 dopo un viaggio in Turchia: «C’erano gli scontri tra forze dell’ordine e la popolazione locale. Volevo sapere cosa succedeva in diretta ma su Twitter leggevo solo messaggi scritti. Volevo che qualcuno mi mostrasse con immagini cosa stava accadendo. Pensavo: “Possibile che con tutti quegli smartphone lì fuori non ci fosse nessuno che stesse girando un video da condividere con me?”» racconta a Business Insider.
Per realizzarla si fa aiutare da un amico, Joe Bernstein. E la presenta a investitori, arrivano i primi round di finanziamento, tra cui anche i soldi di Scott Belsky, manager di Adobe.
Tra i suoi amici di Stanford una manager di Twitter
La svolta giunge il mese scorso. Bravo e fortunato Beykpour che tra gli amici si ritrova Jessica Verrilli, che oltre a essere una sua ex collega all’Università di Stanford, è a capo del settore dello sviluppo e strategia di Twitter. Si incontrano per un caffè, lei gli chiede cosa stesse facendo e lui prende lo smartphone e gli mostra l’App: «Gliel’ho presentata come un sistema di teletrasporto perché in fondo è. Consente infatti agli utenti di essere presenti in ogni parte del mondo, di guardare tutto ciò che accade e fare domande in tempo reale».
Al cospetto di Jack Dorsey
Verrilli è impressionata dall’idea e Beykpour ottiene un appuntamento con Dick Costolo, Ceo di Twitter e Jack Dorsey, cofondatore del Social. Il resto è storia recente con l’accordo economico con cui Twitter compra la sua App, permettendo a Beykpour e al suo team di completarne lo sviluppo: «Mi pagheranno in hashtag» dichiara con tono scherzoso lo startupper. Il volume del finanziamento ufficiale non è noto, ma si parla di una cifra superiore ai 100 milioni di dollari.
INFO: https://www.periscope.tv/
Giancarlo Donadio