Combattere lo spreco alimentare: le startup e il riciclo alimentare
Negli ultimi anni, il problema dello spreco alimentare ha attirato sempre più l’attenzione di imprenditori e innovatori. Diverse startup stanno emergendo con soluzioni innovative per ridurre questo fenomeno, trasformando ciò che un tempo era considerato scarto in risorse preziose.
Abbiamo fatto una ricerca tra le startup di tutto il mondo per segnalarvi alcune delle iniziative più interessanti che provano a combattere lo spreco alimentare attraverso l’adozione di modelli di economia circolare e pratiche di upcycling.
In questo contesto, le startup stanno giocando un ruolo cruciale non solo nella riduzione degli sprechi, ma anche nella promozione di un’economia più sostenibile e consapevole.
Le startup italiane contro lo spreco alimentare
In Italia, diverse startup stanno adottando misure concrete contro lo spreco alimentare.
- Phenix : app (prima nota come MyFoody) che connette i consumatori con negozi che offrono prodotti alimentari vicini alla scadenza a prezzi scontati.
- LastMinuteSottoCasa: simile a Phenix, facilita la vendita di cibo invenduto nei negozi locali.
- Sfridoo: proposte per il riutilizzo dei materiali di scarto industriali, riducendo gli sprechi aziendali.
- Bella Dentro: vendita di frutta e verdura imperfette ma perfettamente commestibili, supportando i produttori agricoli.
- Too Good To Go: format internazionale di acquisto a prezzo ridotto del cibo invenduto dei ristoranti, contribuendo a ridurre gli sprechi nella ristorazione.
- Food for Soul: progetto di Massimo Bottura che crea mense per i bisognosi utilizzando eccedenze alimentari.
- Babaco Market (Italia): e-grocery store che porta a casa dei consumatori frutta e verdura meno conosciute e che rischiano di essere sprecate.
- Ecozema: produzione di stoviglie compostabili da materiali di scarto agricoli.
- Biova Project: trasforma il pane invenduto in birra artigianale.
- Naste Beauty: utilizza scarti alimentari per produrre cosmetici sostenibili.
- Orange Fiber: produce tessuti sostenibili a partire dagli scarti delle arance.
- Kymia: recupera residui del pistacchio per produrre oli essenziali e altri prodotti cosmetici.
Alcune idee dagli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, il concetto di upcycling sta guadagnando terreno come strategia per combattere lo spreco alimentare. Questo processo implica la trasformazione degli scarti alimentari in nuovi prodotti di consumo.
- ReGrained: recupera i cereali esausti dalla produzione della birra per creare barrette energetiche e snack nutrienti.
- Renewal Mill: trasforma gli scarti della produzione del latte di soia in farine ad alto contenuto proteico e altri ingredienti sostenibili.
- The Spare Food Co.: trasforma gli avanzi di cucina in piatti pronti e ingredienti gourmet, dimostrando che anche gli scarti possono diventare prelibatezze.
- Barnana: produce snack a base di banane troppo mature per essere vendute nei negozi.
- Rubies in the Rubble: trasforma scarti di frutta e verdura in salse e condimenti gourmet.
- Toast Ale: produzione di birra utilizzando il pane invenduto.
- Treasure8: tecnologia per essiccare e trasformare gli scarti alimentari in ingredienti nutrienti.
- Rens: produce scarpe utilizzando fondi di caffè e plastica riciclata.
E dai nostri vicini europei
In Europa, altre startup stanno adottando soluzioni innovative per combattere lo spreco alimentare:
- Bene Bono (Francia): acquista verdure trascurate dai contadini per offrire prodotti biologici a prezzi ragionevoli.
- Foodsi (Polonia): app mobile che collega i consumatori con negozi che offrono sconti su cibo non venduto.
- GreenBytes (Islanda): strumento di gestione per ristoranti che ottimizza ordini e inventario per ridurre gli sprechi.
- La Patisserie Numerique (Francia): utilizza la stampa 3D per trasformare gli scarti alimentari in dessert.
- Nosh (Regno Unito): app mobile che aiuta gli utenti a gestire il cibo e ridurre gli sprechi a casa.
- Orbisk (Paesi Bassi): monitoraggio automatizzato degli sprechi alimentari in cucine professionali.
- Positive Carbon (Irlanda): sensori brevettati e AI per il monitoraggio degli sprechi alimentari.
- SAGES (Regno Unito): trasforma gli scarti alimentari in coloranti naturali per tessuti.
L’impatto dell’innovazione
Queste iniziative non solo riducono lo spreco alimentare, ma promuovono anche un’economia più sostenibile e consapevole. Queste startup, e probabilmente molte altre che non abbiamo ‘intercettato’, stanno dimostrando che con creatività e impegno è possibile trasformare il problema dello spreco alimentare in opportunità di crescita economica e innovazione sociale.
L’adozione di queste pratiche potrebbe portare a una significativa riduzione degli sprechi, contribuendo a un futuro più sostenibile. La collaborazione tra imprese, consumatori e istituzioni sarà fondamentale per amplificare l’impatto positivo di queste soluzioni innovative.