Virtual Reality

Virtual Reality al servizio della medicina

Di
Melania Guarda Ceccoli
2 Settembre 2022

TOMMI: un’esperienza di gioco in realtà virtuale pensata per aiutare i bambini ad affrontare meglio lo stress durante le cure mediche

Universo, metaverso, realtà virtuale. Ecco che anche la terapia medica si trasforma in gioco per migliorare la vita e le cure per i pazienti più piccoli. TOMMI è nato grazie alla startup Softcare Studios, fondata a Roma nel 2017 da Valentino Megale (Ad) e Cristian Currò (direttore operativo) e premiata dalla Commissione europea come migliore startup europea in salute digitale del 2018.

Creata da un team di giovani professionisti con esperienze trasversali in ricerca medica, sviluppo software e innovazione business, la startup è stata selezionata da diversi percorsi di accelerazione internazionali: in Germania con l’azienda pharma Merck (2017), poi negli Usa, con il TMCx a Houston (2018), presso il più grande centro medicale al mondo, ad Accelerace in Danimarca (2018) ed infine nel Regno Unito a Londra come parte del Global Startup Program promosso dall’ICE (2019).

Chi è Softcare Studios

Softcare Studios è una startup di salute digitale che lavora alla costruzione di situazioni virtuali per assistere pazienti e medici nell’esecuzione quotidiana di procedure importanti, soprattutto durante le procedure critiche. La missione dell’azienda è quindi migliorare l’esperienza terapeutica dei pazienti attraverso il digitale, fornendo sollievo e distrazione dallo stress e dai sentimenti spiacevoli che tipicamente derivano dai trattamenti invasivi.

L’idea alla base della startup era emersa nel 2016, quando decidono di presentare il progetto TOMMI durante il primo hackathon di Merck proprio a Roma. Grazie a questo, sono poi stati selezionati per partecipare al programma di accelerazione dell’azienda farmaceutica tedesca a Darmstadt durante la prima metà del 2017. Un percorso fondamentale, che li ha aiutati a maturare obiettivi e strategia di business fino alla fondazione dell’azienda.

 

In cosa consiste TOMMI

TOMMI è un visore per la realtà virtuale dedicato ai bambini per distrarli dal processo di trattamento. È un’esperienza di gioco in realtà virtuale, progettata per aiutare i pazienti pediatrici con stress durante le cure mediche, distraendoli quindi dall’ansia e dal dolore.

In questo modo, si riduce il tasso di sedazione dei pazienti. L’obiettivo è quello di rendere i bambini più a loro agio durante la terapia, migliorando i loro rapporti con i medici e facilitando il lavoro del personale ospedaliero.

All’apparenza può sembrare un semplice videogioco ma, grazie a diversi studi, riesce a raccogliere differenti dati importanti per garantire il massimo benessere dei pazienti più piccoli e fragili che devono visitare spesso l’ospedale.

Tommi ha 4 giochi diversi creati appositamente per rilassarli e per mettere alla prova le loro abilità. Una di queste attività coinvolge anche i genitori che, attraverso un’App per smartphone, riescono a interagire con il mondo virtuale, portando i bambini a essere più calmi, e a volte più motivati nel completare il gioco/terapia.

 

Gli obiettivi di TOMMI

Il primo obiettivo è proprio quello di alleviare il dolore e lo stress dei trattamenti ospedalieri di molti pazienti pediatrici oncologici. TOMMI riesce anche a migliorare l’immagine mentale che il bambino ha dell’ospedale e dei medici.

TOMMI però non si limita soltanto a questo. Infatti, i giochi che si possono vivere tramite il supporto del visore per la realtà virtuale, sono stati progettati in collaborazione con medici e psicologici per impegnare i sensi e l’attenzione del bambino lontano dalle sensazioni negative della terapia.

Allo stesso tempo, TOMMI è stato progettato per testare le capacità psicomotorie dei giovani pazienti. Durante la sessione di gioco, un’intelligenza artificiale misura e analizza i dati biometrici dei bambini relativi ai livelli di stress con una tecnica di cattura e analisi dei dati innovativa.

In questo modo, TOMMI riesce a fornire dei dati oggettivi sulle condizioni, sullo stato di benessere e lo stress dei giovani pazienti, che possono diventare un valido supporto per lo staff medico.

 

TOMMI negli ospedali italiani

L’esperienza virtuale è stata già impiegata da diversi ospedali in Italia (grazie al prezioso supporto di associazioni locali) tra cui l’Ospedale Regina Margherita di Torino, il SS. Annunziata di Taranto, il San Gerardo di Monza, l’Ospedale Maggiore di Novara, l’Ospedale Infermi di Rimini, l’Istituto Rizzoli di Bologna e l’Ospedale Università di Padova. Inizialmente, il progetto si è focalizzato sul supporto della qualità dell’esperienza terapeutica dei giovani pazienti nei reparti di oncoematologia.

A partire dal 2021, in stretta collaborazione con il personale sanitario dell’ASST Fatebenefratelli di Milano, rappresentato dallo specialista in accessi vascolari Gianuario Sanna, il team dietro al progetto ha esteso l’applicazione di TOMMI all’ambito degli accessi vascolari, concentrandosi sull’impiego dell’esperienza VR come alternativa digitale alla sedazione farmacologica tradizionale durante la procedura di posizionamento dei PICC.

Il primo studio nato da questa collaborazione, condotto presso l’Ospedale Buzzi di Milano, è stato recentemente pubblicato sul Journal of Vascular Access, mostrando come TOMMI possa essere utilizzato per ridurre significativamente la necessità di somministrare farmaci sedativi ai pazienti, riducendo al contempo la loro percezione di dolore e limitando costi e risorse umane necessarie a gestire la tradizionale sedazione.

Sull’onda dei primi promettenti risultati, il progetto è al momento sottoposto a un nuovo studio clinico multicentrico (6 ospedali italiani), in collaborazione con l’azienda medtech BD.

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