Laudato Si’ Challenge: ecco le 9 startup green che piacciono al Vaticano

Di
Redazione Millionaire
25 Gennaio 2018

Un programma di accelerazione ispirato ai principi di Papa Francesco e alla sua seconda enciclica, patrocinato dal Vaticano e finanziato da investitori privati. È il Laudato Si’ Challenge. La prima edizione si è conclusa con 9 startup scelte tra 300 partecipanti da tutto il mondo.

Il Laudato Si’ Challenge è un’iniziativa globale che, come si legge sul sito, «incoraggia le startup a migliorare le proprie soluzioni innovative per affrontare le sfide del mondo… Supportiamo la giustizia sociale, trovando, finanziando e incubando aziende che stanno risolvendo i maggiori problemi del mondo». Dai cambiamenti climatici alla povertà. L’intento è ispirare una nuova generazione di imprenditori che operano non solo per il profitto, ma guidati da una vocazione sociale.

Le 9 startup scelte hanno ricevuto un investimento di 100mila dollari (in cambio di equity) e sono state accelerate presso Luiss Enlabs, a Roma. Ecco cosa fanno per migliorare il mondo:

Aqus

Aqus è una startup californiana che ha creato Aqusafe, un filtro per l’acqua che permette di portare acqua depurata e potabile dove serve, nei paesi in via di sviluppo, senza bisogno di energia elettrica.

Innov8tia

La startup cinese ha brevettato un dispositivo che, grazie alle microonde, trasforma i fanghi tossici in energia e acqua.

Mandulis Energy

Propone soluzioni innovative per l’energia rinnovabile, utilizzando gli scarti agricoli nei paesi emergenti. Ha sede a Londra.

Nokero Solar

Produce lampade solari tascabili e a lunga durata, utili nei villaggi in cui manca l’elettricità.

Pāpr

Arriva da Cincinnati l’idea di “stampare” su software anziché su carta. Una soluzione green per le aziende, che possono così ridurre gli sprechi di carta.

Protrash

La startup messicana dà valore ai rifiuti, permettendo agli abitanti dei paesi in via di sviluppo di vendere i propri rifiuti riciclabili.

Rise

Ricava farine iperproteiche e prive di colesterolo dagli scarti di grano dei birrifici. La startup ha sede a Brooklyn.

Scooterino

L’unica startup italiana è Scooterino, un’app di scooter sharing che mette in contatto chi offre un passaggio in scooter e chi lo cerca. I vantaggi? In città si riducono inquinamento e traffico. La storia dei fondatori, i dettagli dello sviluppo della loro idea li potete leggere in “Il lavoro? Me lo invento” di Lucia Ingrosso e Silvia Messa (Hoepli, in libreria e on line).

Smart Yelds

Un team di strartupper di Honolulu ha creato un’applicazione per l’agricoltura, che, in base alle condizioni ambientali, dà indicazioni su come migliorare e aumentare la produzione.

Info: www.laudatosichallenge.org

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