La Repubblica di San Marino offre un’interessante opportunità per i pensionati provenienti da paesi dell’Unione Europea, dalla Svizzera e da altri paesi individuati dal Congresso di Stato: la residenza atipica soggetta a un regime fiscale agevolato. Questa opzione è ideale per coloro che desiderano trasferirsi a San Marino e godere di vantaggi fiscali significativi, senza incorrere nelle fattispecie previste dall’articolo 17 commi 1 e 2 della Legge n.118 del 2010.
I requisiti
Per ottenere la residenza atipica per pensionati, il richiedente deve soddisfare due requisiti fondamentali:
- Avere un reddito annuale dimostrabile non inferiore a 50.000 euro lordi o un patrimonio mobiliare dimostrabile non inferiore a 300.000 euro.
- Non aver mai risieduto a San Marino in precedenza oppure non aver ancora consolidato la propria residenza anagrafica nel territorio sammarinese alla data di entrata in vigore dell’articolo che regola la residenza atipica per pensionati.
La tassazione
I redditi da pensione sono soggetti a un’imposta sostitutiva dell’imposta generale sui redditi delle persone fisiche pari al 6%, sia nel caso esista un trattato contro le doppie imposizioni tra il paese d’origine e San Marino, sia nel caso in cui il paese d’origine operi una ritenuta alla fonte. L’imposta sostitutiva è versata in un’unica soluzione entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte generali sui redditi e non è deducibile da nessun’altra imposta o contributo.
Per i pensionati che hanno ricoperto il ruolo di Dirigente o Funzionario di un Organismo Internazionale e che hanno un reddito annuale dimostrabile non inferiore a 100.000 euro lordi, l’imposta generale sui redditi applicata è ridotta al 3%, fatte salve le altre condizioni.
Il processo di richiesta
Il processo di richiesta della residenza atipica per pensionati prevede la presentazione di una domanda al Dipartimento Affari Esteri, corredata da vari documenti, tra cui:
- Copia di un documento valido per l’espatrio, firmata e dichiarata autentica dal pubblico ufficiale che riceve la domanda.
- Contratto preliminare o promessa di acquisto di fabbricati o contratto preliminare di affitto sottoposto alla condizione sospensiva della concessione della residenza.
- Certificato di residenza, certificato penale generale, certificato dei carichi penali pendenti o documenti equivalenti (se esistenti nel paese di provenienza).
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà riguardante le cittadinanze possedute, i luoghi di residenza degli ultimi 5 anni, l’assenza di condanne penali e carichi pendenti, e il regolare adempimento degli obblighi fiscali in qualunque paese.
- Documentazione che dimostri la disponibilità di risorse sufficienti per il mantenimento del richiedente e dei familiari che intendono trasferire la residenza a San Marino.
- Documentazione che attesti l’apertura di un conto corrente presso un istituto di credito sammarinese.
Inoltre, il richiedente deve corrispondere un diritto erariale di istruzione pratica di 1.000 euro, che assorbe tutte le imposte di bollo e i diritti d’ufficio.
La domanda viene sottoposta all’attenzione della Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, Emigrazione ed Immigrazione, che delibera entro 60 giorni in merito alla stessa. La decisione non è sindacabile in alcun caso.
Cosa succede dopo la concessione della residenza atipica
Una volta concessa la residenza atipica per pensionati, il titolare e i richiedenti secondari sono soggetti a specifici divieti e obblighi, tra cui:
- L’impossibilità di accedere a rapporti di lavoro dipendente nel settore pubblico allargato e in enti partecipati dall’Eccellentissima Camera.
- L’esclusione dal diritto a percepire provvidenze, contributi, assegni ed erogazioni pubbliche legate al possesso della residenza, incluso il contributo previsto dalla Legge 31 marzo 2015 n.44.
- L’obbligo di assumere a proprio carico i costi dell’assistenza sanitaria, mediante assicurazione privata o con l’Istituto per la Sicurezza Sociale, a copertura di ogni rischio inerente.
Il regime fiscale agevolato è concesso per un periodo di 10 anni consecutivi ed è rinnovabile. Gli effetti del regime cessano in caso di omesso o parziale versamento dell’imposta sostitutiva, fatti salvi gli effetti prodotti nei periodi d’imposta precedenti. La revoca o la decadenza dal regime fiscale precludono l’esercizio di una nuova richiesta di residenza atipica.
All’atto della concessione della residenza atipica per pensionati, il Dipartimento Affari Esteri richiede al richiedente la produzione di ulteriore documentazione, come la copia conforme dell’atto pubblico di compravendita o del contratto di affitto dell’unità immobiliare e la dichiarazione circa il luogo di residenza in Repubblica. Il Dipartimento provvede poi all’iscrizione del richiedente nei registri della popolazione residente, avvia verifiche tramite la Gendarmeria e trasmette i dati all’Ufficio Tributario per i controlli fiscali di competenza.
La violazione dei doveri previsti comporta la revoca immediata della residenza atipica per pensionati, così come la dichiarazione del falso o la produzione di atti e documenti falsi, ferme restando le sanzioni penali vigenti.
Un limite di 500 residenze atipiche all’anno
San Marino concede un numero massimo di 500 residenze atipiche per pensionati all’anno, un limite modificabile annualmente con decreto delegato. I richiedenti hanno anche la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno provvisorio della durata massima di 6 mesi mentre perfezionano l’iter per la residenza anagrafica.
Trascorsi 10 anni dall’iscrizione nel registro della popolazione residente, la residenza atipica per pensionati si considera consolidata e cessano i divieti, gli obblighi e i vincoli specifici, applicandosi le norme generali in materia di residenza.
La residenza atipica per pensionati a San Marino rappresenta un’opportunità fiscale vantaggiosa per coloro che desiderano trasferirsi in questo affascinante Stato, godendo di un regime fiscale agevolato e di un ambiente di vita tranquillo e sicuro. La procedura di richiesta, seppur articolata, offre la possibilità di accedere a benefici significativi per un periodo di 10 anni, con la prospettiva di consolidare la propria residenza nel lungo termine.
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