Una tecnologia che crea legami tra gli spazi fisici e virtuali, uno strumento per fare rete e business
Dal desiderio di aprire una porta tra le diverse culture è nata SlideDoor, un dispositivo virtuale che mette in collegamento live luoghi e persone geograficamente lontani.
A idearlo è stata, nel 2019, Slideworld, società di marketing umanistico microrelazionale di profilo internazionale, fondata da Carlo Maria Martirani (Ceo), Paolo Maria Chiarolanza (direttore generale), Rossana Apaza Clavijo (direttrice affari istituzionali), Nadja Dominique Ismail e Flavio Dinacci.
«La nostra idea vede la tecnologia come strumento e non come fine» – esordisce Carlo Maria Martirani – «Con SlideDoor persone che si trovano in posti molto lontani possono incontrarsi e condividere momenti ed esperienze. Per citare un esempio, con la nostra porta virtuale, sei milioni di americani hanno potuto conoscere, seppur a distanza, la bellezza del Duomo di Salerno».
SlideDoor è profondamente legata al mondo dell’arte dove trova la sua primaria ragion d’essere, ma oggi sta riscontrando successo in diversi altri settori, per esempio luxury e fashion, hôtellerie, il mondo dello sport, gli eventi internazionali: «In un mondo iper-digitale e con uno strumento ad alto tasso di tecnologia continuiamo a mettere al centro le persone» – puntualizza Martirani – «Grazie alla nostra strumentazione, in particolare al nostro software SlideNet e al nostro hardware SlideDoor, possiamo creare palinsesti sartoriali, possiamo mettere in rete diverse strutture. E’ il caso di una catena di otto alberghi dislocati in diversi continenti: le persone che si trovano nelle diverse strutture, una volta che si trovano davanti alla porta, possono incontrarsi».
Nella pratica SlideDoor viene data in comodato d’uso a tutte quelle imprese che desiderano connettersi con il resto del mondo per condividere presentazioni aziendali, momenti di incontro, campagne pubblicitarie: «Mediante l’installazione delle SlideDoor attiviamo delle connessioni video stabili tra i luoghi di tutto il mondo» – prosegue il Ceo – «Permettiamo così di far vivere agli utenti delle inedite esperienze di interazione, attiviamo, attraverso dinamiche spontanee, delle percezioni intuitive di messaggi e contenuti a carattere promozionale, didattico e divulgativo. Allo stesso tempo creiamo reti nel mondo del business tra i soggetti che decidono di aprire porte».
Per citare degli esempi, installazioni ben riuscite di SlideDoor si trovano a Roma – sia al Parco archeologico del Colosseo, sia a Palazzo Merulana – all’Ellis Island National Museum New York, al Museo archeologico nazionale di Napoli, al Duomo di Salerno, al Parco Valle dei templi Agrigento, al museo Galata di Genova. Il valore aggiunto del dispositivo riguarda la stretta interazione tra fisico e digitale: «Le nostre porte sono un servizio frutto del dialogo tra le discipline umanistiche e la tecnologia – riferisce il Ceo – «All’interno di un ecosistema integrato tra il mondo fisico e quello digitale le SlideDoor costituiscono un’intersezione tra comunicazione interculturale, sociologia delle emozioni, antropologia, psicologia sociale e digitale. Il risultato è uno strumento tecnologico phygital che riporta anche nel mondo digitale alcune caratteristiche che sono proprie del mondo fisico. Nello specifico riscrive le coordinate dell’incontro umano e del collegamento a distanza in grado di stimolare l’empatia».
Per il 2023 sono due le novità che riguardano SlideWorld: da un lato la messa a punto della versione 2.0 della porta digitale, grazie anche al contribuito del Por della Regione Campania, che ha visto in SlideDoor un’interessante opportunità di sviluppo. Dall’altro verrà lanciata una rete di 100 porte: «Negli ultimi mesi» – conclude Martirani – «SlideWorld è stata al centro dell’interesse di importanti stakeholder provenienti da nuovi e diversi mercati che hanno evidenziato la necessità di declinare il modello SlideDoor nei diversi settori. Alla luce di queste considerazioni creeremo una di un minimo di 100 SlideDoor per connettere in tempo reale e in real life size diversi punti di interesse turistico/culturale/sportivo/formativo dello scenario mondiale».
