Da un hobby a un lavoro: Arianna e le sue borse scomponibili

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26 Giugno 2014

È partita da zero. Senza esperienza nella produzione e nella vendita. Ed è riuscita a inventarsi un brand conosciuto anche in Giappone. Arianna Vivenzio, romana 34 anni, è l’ideatrice di OchoBags, una linea di borse scomponibili: ogni singolo componente può essere sganciato per personalizzare l’oggetto:

Sono laureata in disegno industriale e la mia tesi era sulla progettazione di una borsa modulare. Poi ho iniziato a lavorare e ho riposto l’idea di realizzarla nel cassetto. Ma poi la voglia di fare qualcosa di mio è stata più forte e ho abbandonato tutto per seguire questa vocazione» spiega Arianna a Millionaire.

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Per cercare ispirazione va in Giappone: è lì che compra le stoffe per i suoi primi prodotti:

Avevo solo l’idea, ma nessuna competenza nella produzione artigianale. Allora ho ripreso una vecchia macchina da cucire che mi era stata regalata da alcune amiche e ho realizzato i primi campioni. Poi ho cercato su Internet qualche professionista che potesse aiutarmi nella fase di prototipazione».

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È partita con 10mila euro, risparmi suoi e della famiglia, per la prima produzione, il la registrazione dell’idea e la partecipazione a fiere del settore. La svolta arriva quando, grazie alla pubblicazione delle sue borse su un sito Web (http://www.thecoolhunter.net/, ndr), viene notata da un’azienda giapponese che inizia con lei una collaborazione:

Collaboro con loro da due anni e mezzo e non ci siamo mai incontrati. Tutto avviene via Web: loro mi indicano l’oggetto di cui hanno bisogno, lo produco, appoggiandomi a un laboratorio in Puglia, e parte la spedizione». In Italia vende online. Realizza le sue borse con tessuti vintage, fantasie floreali, tappezzerie, materiali riciclati e perfino buste da spedizione.

Ha un sito Web dove i clienti (aziende o privati) la contattano e lei produce sulla base degli ordini che riceve: una sua borsa costa 80 euro ad aziende e 150 euro al pubblico.

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Oggi riesco a pareggiare le spese. Sto lavorando sulla comunicazione che oggi è il mio anello debole. Anche per questo sono alla ricerca di partner per espandere il progetto».

Che consigli dai a chi vuole creare un proprio brand?

Guardati intorno, osserva cosa viene fatto in Italia e all’estero nel campo in cui vuoi e. La curiosità sta alla base dell’inizio di ogni azienda che funziona (piccola o grande che sia). Una volta avuta l’idea cerca aiuto tra i tuoi amici, non avere timore di chiedere un sostegno: così fai gruppo e coinvolgi persone nel progetto: se hai un amico fotografo e hai bisogno di un servizio fotografico, chiamalo. Non improvvisarti: vedo oggi, complice la crisi, molte persone che producono qualsiasi tipo di oggetto senza una reale motivazione alle spalle. Così si inflaziona solo il mercato. Focalizzati su prodotti che siano producibili con facilità e curati nel design. Infine, direi di gettare il cuore oltre l’ostacolo. La strada è sempre in salita, manca il supporto delle Istituzioni. Ma con l’impegno si arriva ovunque. Anche in Giappone».

INFO: http://www.ochobags.com/

Giancarlo Donadio

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