5 consigli per definire il tuo brand

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5 Dicembre 2012

Come forse saprai, il primo passo per realizzare una strategia di marketing efficace è un’accorta e indovinata definizione del tuo brand.

Un brand è, infatti, la promessa che fai ai tuoi potenziali clienti, dice loro cosa devono aspettarsi da te e perché mai dovrebbero sceglierti rispetto ai tuoi competitor.

Definire un brand è tra le operazioni di marketing più complesse perché è un viaggio alla scoperta di te stesso, oltre che della tua azienda.

Anche se pensi di conoscere chi sei, di sapere quali sono le  peculiarità del tuo prodotto o servizio, potresti fallire nel centrare il focus della comunicazione del tuo brand.

Solo perché non ti sei fatto le domande giuste.

Vediamo qualche consiglio che potrebbe esserti utile per aiutarti in questo arduo compito.

 Primo passo: rispondi alle domande

Come spesso consigliamo per iniziare ogni tipo di strategia, dalla creazione di un business plan alla realizzazione di una strategia social, il primo step da compiere per iniziare è farsi delle domande.

Vediamone qualcuna utile al nostro caso.

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  • Cosa offre la mia azienda? Quali sono le caratteristiche del mio prodotto o servizio?
  • Quali sono i valori del mio prodotto e servizio?  E per esteso,  quali sono i valori su cui è fondata la mia azienda?
  • In cosa è specializzata?
  • Qual è il mio target di mercato? A che genere di pubblico potrebbero piacere i miei prodotti o servizi?

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Dopo aver scaldato il cervello con queste domande iniziali scendi più in profondità, chiedendoti:

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  • Se la mia azienda fosse una persona, come definirei il suo carattere?
  • In altre parole, qual è la sua personalità? Creativa, innovativa, sofisticata?
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Dopodiché riorganizza queste informazioni e mettiti a lavoro, seguendo 5 suggerimenti.

 

5 consigli per definire il tuo brand

I brand  di successo riescono a creare nella mente del consumatore una serie di immagini, non legate esclusivamente al prodotto di cui si fanno portavoce. Esempio lampante è la Nike che già da anni ha associato il suo brand agli atleti delle discipline sportive più svariate. Ciò ha fatto sì che “Nike” non sia solo sinonimo di scarpe, ma “movimento, salute e velocità”. Ovviamente ci vogliono anni e anni per creare questa consapevolezza nel consumatore. Ma bisognerà pur partire!

Vediamo allora cinque consigli per provare a definire un brand, creando un legame emotivo con il pubblico.

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  • Coerenza, coerenza, coerenza. Una volta definiti i tuoi valori inseriscili come parte integrante del tuo brand e non cambiarli per scendere a compromessi.
  • Trova una nicchia di mercato.  Più è definito lo spazio entro il quale farai la tua proposta, più possibilità ci sono che il pubblico si identifichi con il tuo brand e si fidelizzi. Pertanto, focalizzati su un’area del mercato e presentati come esperto in quel ramo.
  • Mai ripetersi.  Non usare termini di cui hanno fatto già uso altri nel tuo mercato di riferimento. Associa invece parole ed idee in un modo sorprendente come nessun altro ha fatto prima di te.
  • Allo stesso tempo fai attenzione a non fare troppi voli pindarici e ad essere coerente con ciò che stai comunicando.
  • Riproponi, riproponi, riproponi. Una volta realizzato il messaggio perfetto per te, ripetilo nel tempo. Ciò ti darà riconoscibilità, da un lato, conforto ai tuoi consumatori, dall’altro.
  • Punta sul tuo valore extra.  A volte voler apparire meglio dei tuoi competitor non è proficuo. Focalizzati sui valori che ti rendono diverso rispetto a loro.
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 Per approfondimenti:  Come trovare il valore irresistibile della tua impresa 

 

2 regole da seguire per definire il tuo brand

Secondo il manager americano John Parham, presidente della Parham Santana, un’agenzia celebre per le sue strategie di branding, due sono le regole da seguire per definire un brand nel modo più efficace.

Vediamole insieme.

 1.    Meglio essere chiari che fighi

Definire un brand – afferma Parhmam in un suo intervento su Inc.com – non significa fare poesia ma essere chiari

Sembra facile detto così, non trovi?

E invece non lo è. Infatti, lo stesso Parhamam precisa che la chiarezza non basta. E ricorre ad un esempio per farlo capire.

La Walmart, azienda di e-commerce americana, aveva come messaggio principale nella sua comunicazione “Prezzi bassi, sempre”. Un messaggio chiaro, senza dubbio, ma di scarso appeal. Poi ha modificato la formula in “Risparmia, vivi meglio”. Una frase che non è Skakespeare, ma funziona perché crea quell’elemento emozionale che prima mancava.

 

 

 2.    Meglio essere diversi che migliori

Ci sono già tante aziende – spiega Parhmam – che spendono milioni di dollari in pubblicità per persuadere i loro consumatori di essere migliori delle altre. Avrebbero più successo se comunicassero di essere, semplicemente, diverse.

L’esempio qui è quello della Volvo. Da anni la comunicazione dell’azienda svedese ha puntato sulla sicurezza.

Se avesse cercato di far credere al pubblico di essere migliore della Mercedes, avrebbe perso in partenza la sua sfida. Ha vinto puntando sulla diversità della sua proposta.

 

Come scritto nella premessa e, confermato dal resto dell’articolo, definire un brand è un lavoro gravoso che richiede riflessioni, tempo, e l’aiuto di professionisti per essere realizzato nel migliore dei modi.

Tu come comunichi il tuo brand? Ce qualcuno dei nostri consigli che hai seguito o seguiresti?

Giancarlo Donadio

 

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