Scarpe, gioielli, magliette, libri, prodotti alimentari. Poi beni immateriali e servizi come assicurazioni, coupon, ricariche, prenotazioni, consulenze, biglietti per eventi, video, film, e-book, musiche ecc. Online si vende tutto. E anche qui l’ingegno umano ha un forte impatto. Non conta solo ciò che si vende ma come lo si vende. Ognuno di noi ha idee e abilità che potrebbero influenzare l’intero progetto.
Ma come fare a capire cosa vendere online? Ecco 5 strategie secondo Daniele Rutigliano, esperto di commercio elettronico, autore del libro E-commerce vincente, edito da Hoepli. E Ceo della web agency Aproweb.it.
1. Osserva lo scenario
Cosa si vende di più? Prodotti o beni immateriali? Secondo l’Osservatorio e commerce B2C Netcomm–School of Management Politecnico di Milano (www.osservatori.net), nel 2014 le vendite da siti italiani di commercio elettronico hanno generato 7.052 milioni di euro in beni immateriali (con il 54% del fatturato online in Italia) e 6.048 milioni in prodotti (46%). Nel 2015 si prevede una divisione al 50% tra le due tipologie. Il turismo, che nel 2007 generava il 53% delle vendite online, è sceso di 14 punti, dando spazio all’abbigliamento.
2. Verifica cosa si vende di più su Amazon ed eBay
Altri dati significativi possono essere trovati col sito web in lingua inglese: www.terapeak.com. Registrandosi e attivando il pacchetto “Professional” (al costo mensile di 29.95 USD, pari a 27 euro) sarà possibile visionare le tipologie di prodotto più venduti su Amazon ed eBay, i concorrenti e altri dati preziosi.
3. Studia cosa si cerca su Google
Un altro strumento utile e gratuito, in questa prima fase di analisi, è Google Trends (www.google.it/trends/?hl=it) che riporta le ricerche mensili di una determinata parola. Inoltre fornisce un dettaglio anche per città.
4. Copia Jeff Bezos di Amazon
Individuata una lista di prodotti/servizi potenziali, occorre approfondire alcuni aspetti. Come racconta Richard L. Brandt nel suo libro One click (Rizzoli Etas), Jeff Bezos optò per la vendita online di libri, osservando i seguenti aspetti:
- Descrizione del prodotto: un titolo e un autore possono bastare per identificare un libro.
- Notorietà: tutti conoscono e sanno cos’è un libro.
- Facilità di spedizione: i libri sono piccoli e poco ingombranti. Pertanto anche i costi di spedizione sono contenuti.
- Contraffazione: un libro non può essere falso.
- Margini di guadagno: seppur contenuti è possibile avere margini di guadagno e permettersi sconti e offerte.
- Accesso alle scorte: spostandosi da New York a Seattle, Bezos poteva avere accesso a migliaia di libri poiché i tre più grossi fornitori americani erano a poche ore di distanza dalla sua sede.
- Digitalizzazione: qualcuno aveva già digitalizzato parte dei cataloghi dei libri.
5. Individua una nicchia di mercato e specializzati
Piuttosto che vendere in generale “prodotti di arredamento”, è consigliabile presentarsi per esempio come specialisti del settore dell’illuminazione. Per esempio il sito www.artissimaluce.it ha adottato questa politica, registrando migliaia di vendite l’anno con la sola vendita di lampadari e prodotti per l’illuminazione.
Daniele Rutigliano è un esperto di commercio elettronico, in Italia e all’estero, Daniele Rutigliano è autore del libro E-commerce vincente, edito da Hoepli. Ceo della web agency Aproweb.it.
Redazione
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