C’è chi vuole affittare la propria casa per pochi giorni, chi vuole trasformare una seconda casa in una struttura di accoglienza turistica. E chi ancora vuole creare una rete immobiliare per lanciare un business nel settore.
Quella degli affitti brevi è una formula di ospitalità che si afferma anche nel nostro Paese.
L’8% dei viaggiatori in Italia la preferiscono (7,5 milioni) e c’è un +33% di turisti che preferiscono case private ad alberghi.
Sono partiti dall’affitto del salotto di casa loro tre ragazzi americani, Joe Gebbia, Brian Chesky e Nathan Blecharczyk. E hanno creato Airbnb, un portale che mette in contatto chi ha spazio in più da affittare in casa con chi cerca un alloggio per una notte, una settimana o un mese. La loro azienda oggi vale 2,5 miliardi di dollari (clicca qui per leggere la loro storia).
Quali sono i passi per provare a seguire le loro orme?
1. Valuta la concorrenza: quanti alberghi e case vacanze ci sono nella tua zona, quali sono i prezzi e la qualità dell’offerta.
2. Occupati della burocrazia. Ottieni le autorizzazioni relative all’immobile.
3. Creati un portafoglio con almeno una decina di appartamenti. Inizia con gli appartamenti di amici e conoscenti.
4. Cerca collaboratori esterni per servizi: pulizie, accoglienza, trasporti…
5. Cura l’aspetto commerciale e promozionale.
6. Crea un sito per valorizzare al meglio le proprietà, con ottime foto, descrizioni accurate dell’immobile. Anche in inglese.
Se vuoi altri consigli e suggerimenti di esperti su come investire nel settore degli affitti brevi, leggi la cover story di Silvia Messa pubblicata sul numero in edicola. La formula particolare, con domande e risposte, trasforma un’inchiesta in un vademecum per iniziare da subito un’attività.
C’è anche chi come Halldis, ti insegna il mestiere e ti supporta nella fase di start up (http://www.it.halldis.com/)
Redazione