All’Italia piace il Poke

Di
Melania Guarda Ceccoli
6 Dicembre 2022

Con 140 punti vendita e un giro d’affari da 328 milioni di euro, I Love Poke diventa leader in Italia.

 

Cereali, proteine, ortaggi e frutta. Questi sono gli ingredienti per un giro di affari di 328 milioni di euro (+117% nell’ultimo anno), che si prevede saliranno a 689 milioni nell’arco di un triennio. Questo è I Love Poke, che nel 2017 ha dato il via in Italia a questo piatto hawaiano e che oggi conta oltre 140 punti vendita, ma che a metà del prossimo anno saliranno a 230.

E così I Love Poke ha appena annunciato l’acquisizione di Pokescuse e Poke Kal e una nuova partneship con Giappo Italia, titolare del brand Giappoke, per espandersi sempre di più anche nel Sud Italia. In questo modo diventerà il leader del poke in Italia, raggiungendo il 30% di market share e i 130 milioni di euro di giro d’affari, con 30 milioni di euro di Ebitda previsti per fine 2023.

 

«Siamo felici di annunciare questi importanti accordi – commenta Michael Nazir Lewis, founder di I LOVE POKE con la moglie Dr. Rana Edwards – abbiamo scelto Pokescuse e Poke Kal perché hanno fatto un ottimo lavoro e sono capillarmente presenti sul territorio nazionale».

L’azienda, fondata da Rana Edwards e Michael Lewis, ha lo scopo di diffondere uno stile di vita sano ed equilibrato. Newyorkese, laureata con lode in Farmacologia, un Dottorato in Chimica Farmaceutica e un Master in Nutrizione ad Harvard, Rana Edwards ha messo al servizio di I LOVE POKE tutta la propria competenza scientifica e la grande passione per l’alimentazione sana, selezionando con attenzione le materie prime e creando ricette bilanciate e ricche di preziosi nutrienti. L’ambiente e la sostenibilità sono centrali  nella filosofia di I LOVE POKE: non a caso è la prima catena dedicata al poke a essere certificata ASC e MSC per il salmone e il tonno provenienti da acquacoltura responsabile e pesca sostenibile.

 

L’azienda ha scelto così di puntare sia sulle acquisizioni che sugli accordi di franchising. La formalizzazione delle acquisizioni di Poke Kal e Pokescuse avverrà il prossimo febbraio e porterà a una riconversione di sessantasei punti vendita (in totale tra i due marchi) entro l’estate, mentre Giappo Italia, rappresentata dall’imprenditore Enrico Schettino, diventa da subito master franchisee per il Sud Italia: il piano di sviluppo messo a punto dai rispettivi management prevede nei primi mesi di attività la conversione dei dodici store Giappoke e l’apertura di dieci nuovi punti vendita nel Meridione, che daranno lavoro ad almeno cinquanta addetti persone.

 

 

La seconda edizione del report “Il mercato del Poke in Italia”, presentata a fine settembre da Growth Capital in occasione della Giornata Mondiale del Poke, delinea un quadro più che roseo. In controtendenza rispetto al resto del mondo, l’Italia registra tassi di crescita superiori alla tripla cifra, che indicano una nazione con ancora grandi opportunità nel settore: 820 i punti vendita (+140% rispetto al 2021); market share in base al numero di store: 43% catene vs 57% store singoli e indipendenti; per il 2026 si attende un CAGR del 20% che potrebbe far volare il mercato a quota €689M.

 

Le bowl sono componibili e dai gusti tropicali, permettendo così a chiunque di scegliere ingredienti che vanno incontro ad ogni preferenza ed esigenza alimentare. Il tempo di composizione medio è di 1 minuto, in questo modo possono preparare un pasto sano e nutriente anche a chi va di fretta o non ha voglia di aspettare. Uno dei valori principali è la sostenibilità, che controllano ogni giorno con la qualità del prodotto e inserendo nel menu solamente ingredienti stagionali.

 

«Il successo del poke in Italia – conclude Lewis – ci rende orgogliosi di essere stati i primi a credere e a scommettere su questo piatto salutare e gustoso. Oggi la nostra è una realtà che dà lavoro a oltre cinquecento persone fra addetti in store e uffici: puntiamo molto sulla formazione del nostro personale e sulla qualità del prodotto, siamo gli unici ad avere un centro unico di produzione di oltre 4000 mq per la preparazione delle materie prime di base che poi distribuiamo in tutti i punti vendita in Italia. Crediamo molto nella sostenibilità, siamo l’unica catena di poke certifica ASC/MSC per il pesce, siamo plastic free e puntiamo molto sulla ricerca e l’innovazione nel food tech».

 

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