Il colosso ecommerce di Jeff Bezos si dà alla sanità acquisendo One Medical, società specializzata nel campo della telemedicina con rete di cliniche private più grande in USA
Una vera e propria missione quella di Amazon: rendere l’assistenza sanitaria più conveniente, accessibile e divertente attraverso una perfetta combinazione di servizi di persona, digitali e virtuali.
“Pensiamo che l’assistenza sanitaria sia in cima alla lista delle esperienze che hanno bisogno di essere reinventate. Prenotare un appuntamento, aspettare settimane o addirittura mesi per essere visitati, prendersi una pausa dal lavoro, guidare fino alla clinica, trovare un parcheggio, aspettare in sala d’attesa e poi in sala d’esame per quelli che troppo spesso sono pochi minuti frettolosi con un medico, quindi fare un altro viaggio in farmacia: vediamo molte opportunità sia per migliorare la qualità dell’esperienza che per restituire alle persone tempo prezioso delle loro giornate“, ha affermato Neil Lindsay, SVP di Amazon Health Services.
In breve, conclude Lindsay, “Vogliamo essere una delle aziende che contribuirà a migliorare notevolmente l’esperienza sanitaria nei prossimi anni. Insieme all’approccio all’assistenza sanitaria incentrato sull’uomo e basato sulla tecnologia di One Medical, crediamo di poter aiutare più persone a ricevere cure migliori, quando e come ne hanno bisogno“.
Tutti i dettagli sull’acquisto di One Medical
Amazon ha rilevato il 100% di One Medical per 18 dollari per azione in una transazione interamente in contanti del valore di circa 3,9 miliardi di dollari, incluso il debito netto di One Medical. Secondo gli ultimi risultati trimestrali, riportati da Cnbc, One Medical “è cresciuta fino a supervisionare 188 studi medici in 25 mercati e conta 767.000 membri. Nel primo trimestre One Medical ha registrato una perdita netta di 90,9 milioni di dollari su un fatturato di 254,1 milioni di dollari”.
Al termine della transazione, Amir Dan Rubin, che rimarrà CEO di One Medical, dice: “L’opportunità di trasformare l’assistenza sanitaria e migliorare i risultati combinando il modello incentrato sull’uomo e basato sulla tecnologia di One Medical e il team eccezionale con l’ossessione per i clienti, la storia di invenzioni e la volontà di investire a lungo termine di Amazon è davvero entusiasmante“. E conclude: “C’è un’immensa opportunità di rendere l’esperienza sanitaria più accessibile, conveniente e persino divertente per pazienti, fornitori e pagatori. Non vediamo l’ora di innovare e ampliare l’accesso a servizi sanitari di qualità, insieme”.
Con sede a San Francisco, One Medical è un servizio di assistenza basato sull’abbonamento che promette ai clienti “accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7 alle cure virtuali”. Ma questa è solo l’ultima delle iniziative sanitarie di Amazon.
Le altre iniziative di Amazon nel campo della sanità
Nel 2018 Amazon ha acquisito la società di farmacie online PillPack per 753 milioni di dollari e nel 2020 ha lanciato Amazon Pharmacy come servizio di prescrizione e consegna.
L’azienda ha poi collaborato con JPMorgan Chase e Berkshire Hathaway per formare Haven, un’organizzazione sanitaria senza scopo di lucro progettata per ridurre i costi per i dipendenti delle aziende e migliorare l’esperienza delle cure primarie. Ma Haven ha chiuso nel 2021.
C’è poi Amazon Care, iniziata nel 2019: un’app di servizi video e di messaggistica 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per consentire alle persone di entrare in contatto con i medici.
Amazon sta anche sviluppando vaccini contro il cancro in collaborazione con il Fred Hutchinson Cancer Research Center e ha recentemente lanciato uno studio clinico approvato dalla FDA. Secondo clinicaltrials.gov, un database di studi clinici gestito dalla National Library of Medicine, Amazon e il Fred Hutchinson stanno cercando di reclutare 20 partecipanti di età superiore ai 18 anni per la fase iniziale, o fase 1, della sperimentazione, L’obiettivo è sviluppare “vaccini personalizzati” in grado di curare il cancro al seno e il melanoma. Lo studio dovrebbe essere completato entro il 1 novembre 2023.